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    I CONTABILI NON TORNANO - I COMMERCIALISTI DELLA LEGA ALBERTO DI RUBBA E ANDREA MANZONI SFRUTTAVANO LA POLTRONA GUADAGNATA NELLA FONDAZIONE LOMBARDIA FILM COMMISSION GRAZIE ALLA POLITICA PER "OTTENERE ARRICCHIMENTI PERSONALI": SONO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DI CONDANNA - I DUE HANNO INCASSATO OLTRE 400 MILA EURO DEGLI 800 MILA STANZIATI DALLA REGIONE LOMBARDIA E SI SONO COMPRATI DUE VILLETTE ATTRAVERSO UNA SRL DAL NOME "QUANTOMENO IRRIDENTE": SI CHIAMA "TAAAC"...


     
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    Giuseppe Guastella per www.corriere.it

     

    andrea manzoni e alberto di rubba andrea manzoni e alberto di rubba

    Sfruttare la poltrona guadagnata nella Fondazione Lombardia Film Commission grazie alla politica per «ottenere arricchimenti personali» molto consistenti dirottando con un preciso progetto criminale «su sé stessi denaro pubblico».

     

    È il «pessimo esempio» dato dai commercialisti vicini alla Lega condannati per aver incassato oltre 400 mila euro degli 800 mila stanziati dalla Regione Lombardia nella vicenda dell’acquisto della sede di Cormano dell’ente.

     

    BARACHETTI DI RUBBA MANZONI CENTEMERO – LOMBARDIA FILM COMMISSION BARACHETTI DI RUBBA MANZONI CENTEMERO – LOMBARDIA FILM COMMISSION

    Nelle motivazioni della sentenza con cui il primo giugno ha condannato in abbreviato (pena scontata di un terzo) per turbativa d’asta a 5 anni di carcere Alberto Di Rubba, ex presidente di Flc ed ex direttore del gruppo Lega in Senato, e a 4 anni e 4 mesi Andrea Manzoni, ex consulente della Fondazione ed ex revisore dei conti del partito alla Camera, il giudice Guido Salvini scrive che è questo «modello davvero deteriore» di comportamento ad aggiungere «sfiducia e rifiuto da parte dei cittadini nei confronti delle amministrazioni territoriali e nella attività politica in genere».

     

    alberto di rubba e andrea manzoni alberto di rubba e andrea manzoni

    L’intero affare sarebbe stato «direzionato», sottolinea il giudice, per appropriarsi dei fondi destinati dalla Regione all’ente, che promuove l’immagine della Lombardia nelle produzioni cine-televisive, per permettergli di acquistare un capannone alla periferia Nord-Ovest di Milano.

     

    alberto di rubba alberto di rubba

    Un vorticoso giro di società vuote ha consentito, secondo i pm Eugenio Fusco e Stefano Civardi, che hanno diretto le indagini della Gdf ed hanno anche un fascicolo sui 49 milioni del partito spariti, a Di Rubba e Manzoni di spartire i 400 mila euro con Michele Scillieri, altro commercialista vicino alla Lega che ha patteggiato 3 anni e 4 mesi.

    alberto di rubba alberto di rubba

     

    La storia comincia nel 2016 quando, su richiesta di Di Rubba, il Pirellone stanzia un milione di euro a Flc che, nel maggio dell’anno dopo, dà il via alla ricerca della nuova sede con un avviso pubblico che è solo una formalità perché, sottolinea Salvini, è ritagliato su misura su un preciso capannone.

     

    È l’unico bene della Paloschi srl, società sull’orlo del fallimento che rischia di vederselo sottrarre dal Fisco al quale deve più di mezzo milione. L’immobile viene ceduto praticamente gratis alla Andromeda srl, dietro la quale si cela Scillieri, e da questa venduto a Flc che paga l’intero importo di 800 mila euro ancor prima di stipulare il rogito, permettendo in questo modo alla stessa Adromeda di ristrutturalo prima di consegnarlo.

     

    sede lombardia film commission sede lombardia film commission

    Un beneficio «sproporzionato», annota Salvini sottolineando la «spregiudicatezza» dei tre professionisti per i quali l’intera operazione doveva essere «semplicemente l’occasione per profitti personali».

     

    I lavori furono fatti da Francesco Barachetti, imprenditore edile bergamasco, anche lui vicino al partito di Matteo Salvini e imputato per questi fatti in un processo con rito ordinario. L’operazione consentì a Di Rubba e Manzoni di acquistare due villette (circa 300 mila euro di valore complessivo) sul lago di Garda (sono state confiscate) attraverso una srl a loro riferibile fondata «con l’unico obiettivo» di incassare i soldi di Flc.

     

    lombardia film commission lombardia film commission

    Si chiama Taaac, nome «quantomeno irridente», considera il giudice: è l’espressione che usa l’attore Renato Pozzetto quando con uno schiocco delle dita allude agli affari che portano «soldi facili».

     

    Le difese hanno detto che non c’è stato alcun danno per Flc in quanto l’edificio ristrutturato vale quanto è stato pagato. Una consulenza della Procura colloca il valore in 726 mila euro.

     

    la sede della lombardia film commission la sede della lombardia film commission

    Ammesso che qualcuno avesse mai auto intenzione di comprarlo, perché altrimenti, pieno di amianto e in condizioni pessime, «rischiava di rimanere invenduto e di deteriorarsi per un tempo indefinito».

     

    Solo grazie all’operazione costruita dagli imputati, dicono le motivazioni, ha trovato «un immediato e concreto valore commerciale» quel capannone solitario che «altrimenti poteva non valere nulla».

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