Nuove tasse che gravano sui cittadini? FALSO. Quello avveniva con la sinistra. Il nostro Governo è al lavoro per una manovra che rilanci l’economia e migliori la vita dei cittadini. pic.twitter.com/Di6X62bLZl
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 9, 2024
1. VERTICE GIORGETTI-LEO: MANCANO 9 MILIARDI NEL MIRINO CANONE RAI, GIOCHI E WEB TAX
Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
maurizio leo - giancarlo giorgetti
Sulla scrivania dei sacrifici di Giancarlo Giorgetti mancano nove miliardi. È intorno a quel tavolo che ieri mattina il ministro dell’Economia ha chiamato il suo vice, Maurizio Leo. Non a caso: è lui che ha la delega al fisco. E sono le tasse, insieme ai tagli, le riserve sensibili da cui il governo dovrà attingere le risorse che servono a completare le coperture di una legge di bilancio che si aggira intorno ai 24 miliardi.
[...] Il giorno cerchiato in rosso è martedì 15, l’ultimo giorno utile per inviare a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio (Dpb) che dovrà contenere le tabelle della Finanziaria. E quindi le entrate e le uscite, da tenere in equilibrio. [...]
GIORGIA MELONI
La colonna delle spese è definita: la proroga del taglio del cuneo fiscale e della sforbiciata all’Irpef sono le due voci blindate. Hanno titoli e importi. Il resto delle misure sarà indicato a grandi linee: sanità, incentivi alla natalità, sostegno alle famiglie numerose e rinnovo dei contratti pubblici. Nel conto finiranno anche le spese indifferibili: il totale fa 24 miliardi. Eccezioni escluse. A iniziare dalla riduzione delle imposte per il ceto medio e dall’estensione della flat tax fino a 90-95 mila euro, ma dentro alla lista in bilico c’è anche la conferma del taglio del canone Rai.
I problemi iniziano quando Giorgetti e Leo scorrono insieme la colonna delle risorse a disposizione. Quelle sicure ammontano a 14,8 miliardi: ai nove garantiti dallo spazio in deficit si sommano i 2,2 miliardi delle entrate strutturali, finiti nel fondo “taglia tasse”, e i 3,6 rimasti nel contenitore che serve per attuare la delega fiscale.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti 7
I sacrifici iniziano qui. Sono ben chiari a Giorgetti, anche all’indomani della sfuriata che gli ha riservato Giorgia Meloni per le uscite sui «sacrifici» da fare per tenere in piedi la manovra. Il ministro si tiene lontano dalla riunione del Cdm che la premier presiede a Palazzo Chigi proprio negli stessi minuti in cui riceve Leo al Mef. [...]
Più tagli per i ministeri, anche sopra i 3 miliardi. E poi le “mini tasse”: nel mirino ci sono i giochi. La tentazione di fare cassa con il riordino delle accise vale 1 miliardo, ma anche un certo malcontento. Sul tavolo dei sacrifici ci sono anche le tasse per i “grandi”: allo studio un aumento della web tax, che però fino ad oggi ha restituito un gettito molto basso.
La speranza è affidata al concordato preventivo biennale. I commercialisti hanno scritto a Giorgetti e Leo per chiedere un rinvio della scadenza fissata al 31 ottobre. Ma posticipare i termini farebbe slittare il conteggio delle risorse a disposizione per legge di bilancio. In Parlamento arriverà solo all’inizio di novembre. In ritardo. [...]
2. ACCISE E DETRAZIONI NEL MIRINO L'ULTIMO ROMPICAPO DEL GOVERNO "
Estratto dell’articolo di Anna Maria e Anna Maria Angelone per “La Stampa”
giorgia meloni giancarlo giorgetti
Accise, ristrutturazioni edilizie e, chissà, detrazioni delle spese mediche e sanitarie. Sono queste le aree dove la scure del ministro dell'Economia e finanze Giancarlo Giorgetti potrebbe abbattersi. Ma sul famigerato taglio delle cosiddette "tax expenditure" – promesso da diversi governi ma finora mai attuato – nessuno pare sbilanciarsi più.
«Sinceramente, non mi sento di fare ipotesi», precisa a La Stampa Marco Osnato, onorevole di Fratelli d'Italia a capo della commissione Finanze della Camera dei deputati, favorevole a uno sfoltimento delle spese fiscali. Ulteriori interventi sui famigerati bonus edilizi? «Mi pare corretto ragionare sulle rendite catastali di chi ne ha usufruito, visto che oggi gode di un immobile riqualificato e dunque di maggior valore. Anche perché erano norme già previste e parliamo di entrate per gli enti locali». [...]
GIANCARLO GIORGETTI MEME BY EDOARDO BARALDI
La revisione delle agevolazioni fiscali non dovrebbe toccare quelle sul lavoro o le detrazioni per interessi sui mutui della prima casa. Nel mirino, ci sarebbero innanzitutto la miriade di piccole agevolazioni: un ventaglio di 25 misure inferiori a 10 milioni di euro ciascuna. Eliminate porterebbero un risparmio di circa 400 milioni di euro. Non così succoso. In molti, dunque, temono "tagli lineari" più sostanziosi.
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Fra i punti fermi, ci sarebbe quello di mettere mano alle accise sul gasolio ma escludendo gli autotrasportatori. «Da qui, vogliono ottenere tre miliardi di euro», sottolinea ancora l'onorevole pentastellato. «Ma l'aumento delle accise del gasolio colpirà comunque i trasporti dei beni di prima necessità così come i mezzi agricoli: in definitiva, si tradurrà in un aumento dei prezzi del carrello della spesa alimentare che si scaricherà su tutti i consumatori».
LA SOLITUDINE DI GIORGETTI - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Altre agevolazioni sotto la lente? «Noi temiamo si tocchi il capitolo delle detrazioni delle spese mediche e sanitarie o quelle per i figli a carico, che aiutano tanti nuclei familiari», conclude l'onorevole M5S Fenu. Che il passaggio sia stretto e periglioso è evidente. Già, perché ritoccare una delle misure ormai concesse significa scontentare qualcuno. Ma tutti concordano sul fatto che molte sono a beneficio di piccole nicchie.
[...] Il censimento conta, solo negli ultimi otto anni, un balzo da 444 voci di spesa nel 2016 a 625 nel 2024 pari a oltre il 40% in più (alcune di queste sono già non riconfermate come il bonus mobili). Un numero così massiccio che – evidenzia il resoconto – mette l'Italia al primo posto fra i paesi dell'area Ocse.
In termini di mancato gettito per le casse erariali, la perdita è salita da 54 miliardi di euro nel 2018 a 105 miliardi di euro nell'anno in corso (attorno ai 6 punti di Pil). E, di questi, 47 miliardi di euro rappresentano le minori entrate per la fiscalità locale.
maurizio leo - giancarlo giorgetti
La "giungla" di ben 625 misure fra deduzioni, detrazioni e bonus vari contempla una varietà di agevolazioni. Nel ricco inventario si trovano provvedimenti che riguardano più della metà delle "missioni" del bilancio dello Stato. I più numerosi (soprattutto per sostenere la ripresa post pandemia) riguardano il settore della competitività e imprese (109 agevolazioni a vario titolo), seguite dalle misure per diritti sociali e famiglia. Altre 59 riguardano il lavoro, 58 la casa e l'urbanistica, una ventina sono per la tutela della salute e altrettante per l'istruzione. Numerose anche le agevolazioni per il mondo agricolo.
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giorgia meloni e giancarlo giorgetti 4
Discorso a parte meritano le detrazioni per spese sanitarie. Un'analisi dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani dell'università Cattolica rileva che queste sfiorano un importo di 4 miliardi di euro e sono utilizzate da 18, 7 milioni di contribuenti. Ma tale fenomeno va di pari passo con il ricorso alla sanità privata. Dal 2012, questa ha registrato un aumento costante dell'1, 4% annuo. Ma una parte significativa della spesa privata non è portata in detrazione dai contribuenti. Inoltre, a beneficiarne di meno sono i redditi imponibili inferiori a 15 mila euro: appena l'11% di detrazioni.
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