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    I FIGLI SONO DI CHI LI FA E LI ABBANDONA O DI CHI LI CRESCE? – LA TERRIBILE STORIA DI “MIELE”, IL BAMBINO SICILIANO CHE LA MADRE HA CONSEGNATO, SUBITO DOPO IL PARTO, AL PADRE NATURALE, CHE LO HA LASCIATO PER STRADA. IL PICCOLO HA VISSUTO TRE ANNI CON UNA FAMIGLIA AFFIDATARIA MA ORA IL TRIBUNALE DEI MINORI HA DECISO CHE DEVE ESSERE RICONSEGNATO ALLA MAMMA NATURALE (INDAGATA), “ANCHE CON L’USO DELLA FORZA” – “LA STAMPA”: “E SE FOSSE UNA STRATEGIA PER IL PROCESSO? E SE VENISSE CONDANNATA?”


     
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    Estratto dell’articolo di Assia Neumann Dayan per “La Stampa”

     

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    Miele l'unica volta che ha visto sua madre è stata quando lei lo ha partorito nel bagno di casa sua e dato al padre, […] che invece di portarlo in ospedale l'ha messo in mezzo a una strada. Quel giorno, fuori, c'erano sei gradi. Miele era infilato in un sacchetto della spazzatura, col cordone ombelicale attaccato, in ipotermia e in condizioni generali critiche.

     

    […] a sedici giorni viene dato in affido a una coppia, e lì rimane per tre anni. Miele entro il prossimo 28 dicembre dovrà tornare dalla donna che l'ha partorito in bagno e dato a un uomo che l'ha lasciato in mezzo a una strada come fosse immondizia.

     

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    La storia di Miele, soprannome che gli hanno dato i genitori con cui è cresciuto, inizia il 4 novembre 2020 a Ragusa, quando un commerciante ritrova un neonato davanti al suo negozio. Il bambino viene dato in affido preadottivo a una coppia. Le indagini portano all'uomo che ha ritrovato il neonato, lui è il padre naturale e Miele è nato da una relazione con una donna da cui ha già avuto una figlia.

     

    neonato neonato

    L'uomo non sapeva della gravidanza. La donna dice di aver dato il figlio a quell'uomo per portarlo in ospedale, poi avrebbe scoperto la notizia del ritrovamento di un neonato in mezzo alla strada da Facebook, ma […] non si fa viva. In mezzo ci sono tribunali, […] ricorsi, fino ad arrivare ad oggi con la sentenza del Tribunale di Catania che intima alla famiglia dove Miele vive da tre anni di ridare il bambino alla madre naturale «anche con l'uso della forza pubblica».

     

    Il padre naturale […] è stato condannato a due anni di carcere per abbandono di minore. La donna che ha partorito Miele è sotto processo, c'è un'udienza fissata per il prossimo 19 febbraio. Lei ha dichiarato che non voleva abbandonare il bambino, ed è per questo che ha richiesto di annullare la dichiarazione di adottabilità.

     

    neonato abbandonato ragusa neonato abbandonato ragusa

    I genitori di Miele hanno lanciato un appello su Change.org che ad oggi ha raccolto più di venticinquemila firme. Nell'appello si legge: «Pensiamo quindi di poter dare a Miele un nuovo futuro, ma invece, per una catena di assurdi errori giudiziari, la corte d'appello di Catania revoca lo stato di adottabilità».

     

    La Cassazione, infatti, ha accusato il Tribunale dei minori di non aver verificato l'esistenza dei genitori naturali, ed è così che siamo arrivati ad oggi.

     

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    Ma oltre alla vicenda processuale, c'è una vicenda umana straziante. L'interesse del minore è il principio che dovrebbe regolare non solo l'operato dei giudici, ma anche quello dei genitori. Qual è il bene di un figlio se non quello di stare in un ambiente protetto, con persone che lo amano, e di cercare di fargli vivere la migliore delle vite possibili?

     

    La donna che ha partorito Miele, evidentemente, è convinta che il migliore dei mondi possibili sia quello dove si prende un bambino, lo si toglie ai genitori con cui è cresciuto e lo si manda a vivere con estranei che non ha mai visto in una casa in cui non ha mai abitato, solo in virtù del fatto che questa donna lo ha partorito, che non è poco, ma non è abbastanza. I figli sono di chi li fa o di chi li cresce? Sono di entrambi e non sono di nessuno, i figli.

     

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    […] E se da parte della madre naturale la richiesta di riottenere il figlio fosse una strategia per il proprio processo? E se la madre naturale venisse condannata? Stiamo collocando un bambino dove, in carcere? A casa da solo? Con fratelli e parenti che non conosce, in una casa che non conosce, senza affetti, amici, niente? C'è davvero bisogno di correre questo rischio? Questo bambino […] sta per essere abbandonato per la seconda volta.  […]

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