Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”
Ilkay Gundogan con la maglia della germania
Era l'Olympia Stadion di Berlino. Ma sembrava di essere a Istanbul. Non ha giocato in casa, la Nazionale tedesca sabato sera, quando ha perso 3-2 l'amichevole contro la Turchia. C'erano 70 mila spettatori e la maggioranza di loro erano o tedeschi di origine turca o turchi che vivono a Berlino.
[…] A creare il caso però sono stati i 90 minuti di fischi ininterrotti all'indirizzo della Mannschaft e in particolare del suo capitano, Ilkay Gundogan, nato a Gelsenkirchen da genitori turchi, che sin da giovane ha scelto la nazionalità tedesca anche se mantiene un forte legame con la terra dei suoi genitori, che visita ogni anno.
Ilkay Gundogan Recep erdogan
Gundogan, centrocampista del Barcellona, è un modello tedesco, esempio e fonte d'ispirazione per migliaia di ragazzi. Eppure sabato è stato insultato: «Verräter», il traditore ha continuato a gridare i tifosi turchi per l'intera partita.
Un comportamento che ha indignato tanti, a cominciare dalla Bild Zeitung, da sempre specchio degli umori profondi del Paese, che si lamenta dello scarso orgoglio e passione mostrati dai tifosi tedeschi e denuncia i fallimenti della politica d'integrazione: «Dovremmo essere fieri dei nostri valori e della nostra democrazia». […]
Ilkay Gundogan con la maglia della germania Ilkay Gundogan con la maglia della germania erdogan 3