S. Can. per il Messaggero
manuela sangiorgi
«Irrevocabili». Manuela Sangiorgi, ha 20 giorni per ripensarci, e per ritirare le sue dimissioni: se lei lascia, il M5S non riconquisterà mai più Imola.
«E chi se ne importa. Il M5S è morto quando morì Casaleggio».
Ma siete andati al governo.
«Loro. Quando Di Maio era ministro dello Sviluppo economico gli chiesi una mano per Mercatone Uno».
E lui?
«Non mi ha mai risposto».
Ma c' è anche Beppe Grillo.
«Una sera è stato in città e non mi ha nemmeno cercata».
Ma possibile che oggi (ieri ndr) si sia dimessa per queste cose?
«Scusi, ma non ce la faccio più».
All' improvviso Sangiorgi, 46 anni di cui 15 passati al patronato della Uil, scoppia in un pianto liberatorio.
«Hanno detto, i miei consiglieri, che avrei valorizzato il casale di mia madre. Un giorno sì e l' altro pure presentavano la sfiducia contro di me. Qui c' è un pezzo di M5S che va a braccetto con il Pd».
Ormai il mood è questo.
manuela sangiorgi
«Ma io liberai Imola, quindici mesi fa. Ho combattuto da sola. Anzi, con il mio portavoce scriveremo un libro».
E chi lo comprerà, scusi?
«Chi vuole conoscere questo mondo. Sono esausta, meglio disoccupata che sindaca grillina. Mi ero dimessa dalla Uil. Pensavo di durare, ma per 2.600 euro al mese non ne vale la pena».
Dicono che dietro le sue dimissioni ci sia il suo fidanzamento con un leghista.
Voce spezzata, ancora lacrime.
«I grillini sono come le SS!».
Non pianga, guardi al futuro.
«In primavera mi sposerò con il mio Simone».
E alle Regionali voterà Lega?
«Credo di sì, ci sto pensando. Anzi, se fossi in Bonaccini non starei tranquillo».
manuela sangiorgi
S. Can.