Estratto dell'articolo di Giampaolo Scacchi per blitzquotidiano.it
joe biden e jim biden
Il Presidente americano Joe Biden e la sua famiglia sono sotto attacco dai repubblicani e in particolare nel Congresso per presunti affari sospetti dei suoi parenti che avrebbero sfruttato il nome del Presidente.
Questo avviene, però, dopo che il Congresso ha sorvolato su commistioni varie e conflitti di interesse dei familiari di Donald Trump.
È stato il DailyMail.com che in alcuni articoli ha accusato il fratello del Presidente, Jim Biden, di essere stato assunto da una società di costruzioni statunitense per negoziare affari con il governo saudita da 140 milioni di dollari nel 2012.
Un repubblicano di primo piano ha detto che la storia del DailyMail.com su Jim Biden che negozia un accordo con il governo saudita da 140 milioni di dollari dimostra che “le prove stanno aumentando” che la famiglia ha usato il nome di Joe per “arricchirsi”.
James Comer, presidente della Commissione per la supervisione e la responsabilità della Camera, sostiene che se il Presidente risultasse coinvolto, ciò sarebbe una minaccia alla sicurezza nazionale. A suo dire, infatti, questi affari riguarderebbero rapporti con svariati paesi tra cui Russia e Cina.
JOE HUNTER BIDEN
Ha inoltre affermato nel corso di una intervista a Fox News che se non otterrà i documenti richiesti per fare chiarezza adirà per vie legali contro i membri della famiglia Biden.
Il Congresso a guida repubblicana ha confermato di voler indagare sugli affari di famiglia del Presidente, tra cui Hunter e Jim, e sull’influenza esercitata in diverse occasioni per ottenere arricchimenti e potere.
JOE BIDEN
Secondo una dichiarazione giurata dell’ex funzionario del Tesoro, Thomas Sullivan, Jim Biden in più occasioni avrebbe osservato come il suo cognome sia stato importante per determinare la sua assunzione in Hill con l’incarico di negoziare con i sauditi.
L’intricata vicenda che coinvolge l’impresa di costruzioni Hill, stuoli di avvocati e il Governo Saudita dura da molti anni e il ruolo di Jim Biden è emerso per un litigio tra azienda e avvocati per un pagamento da parte dei sauditi.
Nel febbraio del 2012 era stato finalmente fissato un incontro dopo molti rinvii, a Riyadh, in Arabia Saudita, dal quale gli studi professionali sarebbero stati esclusi mentre l’amministratore delegato di Hill, Richter, avrebbe inviato sul posto Jim Biden perché considerato “determinante” per chiudere l’affare. Le ragioni di questa scelta sarebbero da ricercare proprio nel rapporto di parentela. Il Regno dell’Arabia Saudita non avrebbe osato mettere in difficoltà il fratello dell’allora vice Presidente.
hunter biden
L’azienda Hill aveva costruito negli anni ottanta impianti di desalinizzazione nel Regno mediorientale per un valore di circa 140 milioni di dollari.
Per il recupero della somma dovuta Hill aveva incaricato gli studi legali R.L. Walker & Co., Lankford & Reed e Poblete Tamargo. Entrambi avevano fatto parte dello “Special Claims Process”, un programma del governo statunitense per regolare i debiti non pagati del regno nei confronti delle aziende americane.
Ma Lankford & Reed sostiene che, intorno al 2011, Hill avrebbe ingaggiato anche Jim per concludere un accordo riservato per 100 milioni di dollari e non ha pagato agli avvocati la loro parte del 40% dopo anni di lavoro sul caso.
(...)
Anche il figlio del Presidente, Hunter, ha creato problemi alla famiglia. Infatti è attualmente sotto inchiesta federale per un affare multimilionario con il gigante petrolifero cinese CEFC.
hunter biden 2
Joe Biden ha sempre negato di essere a conoscenza o di aver in qualsiasi modo interferito con gli affari esteri della sua famiglia ma alcuni commenti di Jim e della moglie trascritti in una dichiarazione giurata del 2021 potrebbero far sorgere qualche dubbio in proposito.