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    I JIHADISTI NON ERANO SPARITI: ASPETTAVANO IL MOMENTO PER TORNARE - LA PROPAGANDA DEI TERRORISTI FA PROSELITI IN SIRIA E AFGHANISTAN E SPARGE NELLE EX REPUBBLICHE SOVIETICHE CONFINANTI: TURKMENISTAN, TAGIKISTAN, UZBEKISTAN - L’ALLARME PIÙ FORTE RIGUARDA L’AFRICA CENTRALE: MALI, BURKINA FASO, MOZAMBICO - IN TUNISIA DA ANNI SI STA SVILUPPANDO UNO DEI POLI PIÙ FORTI DEL NUOVO DAESH, CHE SI MUOVE INDISTURBATO NEL DESERTO TRA ALGERIA E SAHEL: LA CRISI ECONOMICA DEL PAESE HA SPINTO MASSE DI RAGAZZI SENZA FUTURO AD ADERIRE AI PROCLAMI DI ODIO…


     
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    Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “La Repubblica”

     

    raqqa oggi raqqa oggi

    Il vento del Califfato non si è spento con la caduta di Mosul e di Raqqa. La disfatta sul campo dello Stato islamico […] non ha fermato la macchina di morte jihadista. Ci sono nuclei armati che in Medio Oriente, in Asia e soprattutto in Africa stanno cercando di ricostruire la rete operativa dell’organizzazione. E soprattutto c’è una potente fabbrica dell’odio che si muove sul web e sui social, cercando di convertire al radicalismo musulmani in Europa e in Nord America, trasformandoli in “lupi solitari” come l’attentatore di Bruxelles.

     

    la piazza delle esecuzioni la piazza delle esecuzioni

    Daesh ha perso il suo Stato ma ha mantenuto una struttura digitale che sparge messaggi ossessivi per favorire il reclutamento […] L’attacco di Bruxelles sembra nascere da questa ragnatela di propaganda multimediale, che pare avere avuto un ruolo chiave pure nella designazione dell’obiettivo: contrariamente al killer che ha colpito in Francia pochi giorni fa, non si è cercato di cavalcare la situazione di Gaza. Isis ha sempre dedicato un’attenzione limitata alla causa palestinese.

     

    Il terrorista di Bruxelles ha ucciso gli svedesi per vendicare il rogo del Corano, che le autorità di Stoccolma hanno permesso di bruciare in pubblico due volte un mese fa. La vicenda ha avuto enorme eco tra le comunità musulmane di tutto il mondo […] Dopo la sconfitta a Mosul e Raqqa, capi e combattenti si sono dispersi in Siria e Iraq per poi riprendere lentamente la loro attività.

     

    ATTENTATO A BRUXELLES - ABDESALEM LASSOUED ATTENTATO A BRUXELLES - ABDESALEM LASSOUED

    Oggi la situazione internazionale determinata dal conflitto in Ucraina e dal sovrapporsi di crisi locali sta frenando le operazioni per eliminare questi focolai. In particolare in Siria le tensioni tra Stati Uniti e Russia rendono difficili i raid contro la rinascita di Daesh. Il sogno di ricostruire il Califfato si spinge però oltre il Levante e tenta di trasformare i buchi geopolitici nei capisaldi di un nuovo dominio territoriale. Accade in Afghanistan, dove il ritorno al potere dei talebani non riesce a soffocare l’espansione dell’Isis nel Nord.

     

    Da lì si sparge l’influenza nelle ex repubbliche sovietiche confinanti: Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan. L’allarme più forte riguarda l’Africa centrale, la Terra Promessa del Daesh: una vera epidemia che porta formazioni fondamentaliste vecchie e nuove ad affiliarsi all’Isis. I predicatori sfruttano la povertà della popolazione, la fragilità e la corruzione dei governi per ingigantire le loro schiere. Mali, Burkina Faso, Mozambico sono l’epicentro di uno sciame sismico che si estende fino al Maghreb e minaccia direttamente l’Europa.

    BANDIERE DELL ISIS PORTATE DA HAMAS BANDIERE DELL ISIS PORTATE DA HAMAS

     

    […] in Tunisia da anni si sta sviluppando uno dei poli più forti del nuovo Daesh, che si muove indisturbato nel deserto tra Algeria e Sahel. […] la crisi economica e istituzionale del Paese ha spinto masse di ragazzi senza futuro ad aderire ai proclami di odio. Ci sono state le stragi contro i turisti al Museo del Bardo e sulle spiagge di Sousse. E ci sono stati lupi solitari ingaggiati tra gli emigrati in Europa che hanno messo a segno colpi terribili: il più sanguinoso è stato il tir lanciato da Anis Amri sulle bancarelle di Natale a Berlino.

    stato islamico stato islamico

     

    La Tunisia è stata uno dei più grandi serbatoi di combattenti per il Califfato: l’Onu stima che cinquemila giovani abbiano raggiunto la Siria e l’Iraq. Mille sono tornati in patria […]

    terroristi isis con falsi passaporti 6 terroristi isis con falsi passaporti 6 isis k 1 isis k 1 isis su tiktok 1 isis su tiktok 1 Isis in Siria Isis in Siria

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