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    I LIBRI SONO PERICOLOSI MA LO SONO A TAL PUNTO CHE LE LIBRERIE SPARISCONO - IN PIAZZA MONTECITORIO, NELL’INDIFFERENZA DEI NOSTRI POLITICI, SCOMPAIONO LA HERDER, DOVE SI COMPRAVANO I LIBRI TEDESCHI, E LA SMAGLIANTE ARION


     
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    Pietrangelo Buttafuoco per ‘Il Foglio'

    LIBRERIA HERDER PIAZZA MONTECITORIOLIBRERIA HERDER PIAZZA MONTECITORIO

    #I libri sono pericolosi. "Perciò li bruciano" dice Pierluigi Battista. Ed è il titolo del suo ultimo saggio edito da Rizzoli. Lo leggerò stasera, poi vi dirò e intanto penso ai libri che si destinano sempre di più a un limbo dove rischiano di essere neppure flatus vocis - enti senza un essente - ma niente e basta. Niente e basta, infatti, c'è in piazza Montecitorio.

    Fino a poco tempo fa, lì, nel simbolico luogo di tutti i fatti, simbolici o meno, ce n'erano due di librerie. Tutte e due importanti. C'era la Herder, dove si compravano i libri tedeschi, e c'era la sontuosa Paesi Nuovi dove - gioia mio - ci lavorava la buonanima di Angelo, il più dolce dei commessi di libreria.

    Paesi Nuovi, poi, diventò Arion. E venne resa ancora più smagliante appunto da Marcello Ciccaglioni che ne fece la casa madre della sua catena di librerie indipendenti. Ma questa tana, da una settimana ormai, è chiusa. Ci passo ogni giorno e guardo dall'altra parte per illudermi di qualcosa che non sia quel niente e basta.

    LIBRERIA ARION PIAZZA MONTECITORIOLIBRERIA ARION PIAZZA MONTECITORIO

    Per esempio un inventario. Invece, pare proprio niente e basta. Ecco, #I libri sono pericolosi ma, evidentemente, lo sono a tal punto che le librerie spariscono. Si tratta di una strana malattia. Si chiama niente e basta.

     

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