• Dagospia

    I MELONIANI STOPPANO IL BLITZ DI LEGA E FORZA ITALIA SU BALNEARI E REDDITOMETRO – ALLA FINE IL MEF, PER MANO DEL VICEMINISTRO LEO, HA ELIMINATO DAL DECRETO COESIONE I DUE EMENDAMENTI NON INERENTI AL PROVVEDIMENTO, COME CONSIGLIATO DAL QUIRINALE – IL MESSAGGIO DI FDI AGLI ALLEATI: IL GOVERNO NON SI PUÒ PERMETTERE UNO SCONTRO CON IL COLLE, TANTO PIÙ ORA CHE I MERCATI HANNO MESSO L'ITALIA NEL MIRINO – IL FORZISTA GASPARRI NON CI STA: “NON SI È ANCORA CHIUSO QUESTO CONFRONTO”


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo e Andrea Greco per “la Repubblica”

     

    MAURIZIO LEO GIORGIA MELONI MAURIZIO LEO GIORGIA MELONI

    Vietato sbandare. Incalzato dall'invito alla responsabilità che arriva dal Colle e dai mercati, il governo ferma il blitz di Forza Italia e Lega che vorrebbero rispettivamente la cancellazione del Redditometro e un aiuto ai balneari.

     

    Sopire, troncare e rinviare, è la linea dell'esecutivo. Soprattutto portare i due partiti della maggioranza a indietreggiare. La capriola va in scena al Senato: gli emendamenti "velenosi" saranno tolti dal decreto Coesione all'esame della commissione Bilancio.

     

    SERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

    L'azzardo - è il ragionamento maturato tra Palazzo Chigi e il Tesoro - va archiviato alla luce delle valutazioni del Quirinale sull'incompatibilità, per materia, tra le modifiche e l'impianto del provvedimento. E così i forzisti devono accontentarsi dell'impegno che il viceministro dell'Economia Maurizio Leo annuncerà giovedì, al termine del Consiglio dei ministri che darà il via libera al decreto legislativo per correggere il concordato preventivo biennale.

     

    […] l'esecutivo si impegna a recepire le indicazioni sul Redditometro che il Parlamento potrà indicare quando il decreto sbarcherà alle Camere per acquisire il parere delle commissioni competenti.

     

    maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti

    Ad annunciare la decisione confezionata a via XX settembre è il sottosegretario al Mef Federico Freni. Quando al mattino i lavori della commissione entrano nel vivo, Freni lancia un messaggio distensivo: «Le istanze di Forza Italia - sottolinea - sono ampiamente condivise e saranno valorizzate dal governo in un prossimo provvedimento normativo: il viceministro Leo, il ministro Giorgetti e tutta la maggioranza sono al lavoro per rispondere in modo concreto e operativo alle esigenze dei contribuenti con la serietà che sempre ha caratterizzato questo governo».

     

    maurizio gasparri foto di bacco maurizio gasparri foto di bacco

    […]  Maurizio Gasparri è invece scettico: «Non si è ancora chiuso questo confronto, vogliamo anche un'ulteriore conferma della volontà di risolvere la questione». Ma dietro le parole di Freni c'è la volontà del Mef, che non cambia nonostante il fastidio di FI.

     

     Anche perché, è il pensiero di Leo, una cancellazione frettolosa del Redditometro è tutto tranne che opportuna: allo studio c'è un diverso assetto dello strumento anti evasione, altro che abolizione. […]

     

     

    Anche la Lega deve alzare bandiera bianca. Dopo una giornata tra pressing e inviti al ritiro, il capogruppo Massimiliano Romeo annuncia che l'emendamento sulle concessioni balneari sarà trasformato in un ordine del giorno. Non passa, quindi, la validazione della mappatura delle spiagge: il bollino serviva a legittimare la scarsità del bene e quindi il rigetto della direttiva Bolkestein per la messa a gara delle concessioni.

     

    antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

    Il governo incassa la retromarcia, ma i segnali della prudenza non finiscono qui. A un evento a porte chiuse organizzato da Ambrosetti, Leo ha spiegato quanto sia importante, in questo ritorno di turbolenze sui titoli di Stato, mantenere il doppio binario che offre un'aliquota agevolata (al 12,5%) ai risparmiatori che investono in Btp e simili.

     

    «Quel 12,5% - ha detto - è importante e in questo momento non si tocca: non ce lo possiamo permettere, specie dopo la riduzione dei portafogli attuata dalle banche e dalla Bce». Ecco il dato di realtà che costringe il governo a silenziare la sua maggioranza.

    matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani 2 matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani 2

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport