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    "I COMMENTI SPREZZANTI DI SALVINI ALIMENTANO UN CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE E ODIO" - I MEMBRI TOGATI DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA CHIEDONO DI APRIRE UNA PRATICA A TUTELA DEL GIP ALESSANDRA VELLA DOPO LE CRITICHE DI SALVINI ALLA DECISIONE DI SCARCERARE CAROLA RACKETE - IL MINISTRO BONAFEDE CORRE IN SOCCORSO DELLA VELLA: “NON SI DOVREBBE ARRIVARE AD ATTACCARE IL SINGOLO MAGISTRATO”


     
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    Alessandra Vella Alessandra Vella

    SEA WATCH: TOGATI CONTRO SALVINI, CSM TUTELI GIP

     (ANSA) - Il Csm apra una pratica a tutela del gip di Agrigento Alessandra Vella che non ha convalidato l'arresto della capitana della Sea Watch, Carola Rackete; una decisione definita vergognosa dal ministro Salvini. A chiederlo sono tutti i consiglieri togati del Csm.

     

    SEA WATCH: BONAFEDE, ERRORE ATTACCARE SINGOLO MAGISTRATO

    (ANSA) - "Non faccio polemica con nessuno, tantomeno con Salvini con cui stiamo facendo un lavoro importante in materia di giustizia. L'autonomia della magistratura è sancita dalla costituzione. Si può essere d'accordo o meno su una sentenza, ma non si dovrebbe arrivare ad attaccare il singolo magistrato, dicendogli di togliersi la toga e candidarsi".

     

    salvini bonafede salvini bonafede

    Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rispondendo ai cronisti alla Camera sulle ultime affermazioni del ministro dell'Interno. "Dal mio punto di vista l'autonomia e l'indipendenza della magistratura sono valori sanciti dalla nostra Costituzione che vanno rispettati - ha detto Bonafede -. Ciascuno può essere d'accordo con una decisione della magistratura o meno, si possono anche fare delle critiche, non si dovrebbe arrivare ad attaccare il singolo magistrato non sulla decisione, ma parlando di togliersi la toga e candidarsi in politica o meno".

     

     

    Sea Watch: togati Csm, Salvini insulta gip Agrigento 
    (ANSA) - Sulla decisione del gip di Agrigento che non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete il ministro Salvini e altri esponenti politici hanno fatto "commenti sprezzanti che trascendono in insulti che alimentano un clima di delegittimazione ed odio nei confronti del Gip di Agrigento, come si evince dal tenore dei numerosi post di minacce e insulti pubblicati sui social nelle ultime ore". Lo sostengono i consiglieri togati del Csm per i quali "si impone l'esigenza dell'intervento del Csm a tutela dell'indipendenza ed autonomia della giurisdizione".

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