Estratto dell'articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
adina manolache
Lo chiamava «direttore». Ma senza alcun rispetto, anzi. Negli ultimi messaggi — quelli più violenti, nei quali sollecitava il versamento rapido di altre somme di denaro — Adina Manolache sembrava prendere in giro la sua vittima: «Allora direttore della Rai, vediamo quanto riesci a pagare».
La 30enne ora ai domiciliari con l’accusa di estorsione nella sua abitazione a Labaro, alle porte della Capitale, sapeva tutto o quasi della vita dell’uomo che aveva già adescato e stava ricattando da sei mesi.
E come in un copione già seguito altre volte — sebbene non abbia precedenti penali — la escort non ha avuto scrupoli nell’usare quelle informazioni per far precipitare ancora di più nel baratro il dirigente di viale Mazzini, ormai completamente in balìa della giovane conosciuta a settembre 2022 sul sito «Bakeka Incontri».
adina manolache
[…] solo qualche settimana prima, avrebbe minacciato il suo «direttore» spacciandosi per un malavitoso irritato perché il 66enne non aveva ancora pagato quanto previsto: «Il tempo è scaduto — gli ha scritto in un altro messaggio —, puoi anche salutare i tuoi gatti e quelli di chi ti sta vicino». Bellissimi esemplari di felini che evidentemente la escort aveva incontrato a casa del manager, a Prima Porta, non lontano da Labaro, venendo a conoscenza anche dei trascorsi personali del 66enne.
[…] in attesa che emergano indizi sulla partecipazione di complici all’estorsione, la giovane ha costruito giorno dopo giorno la sua trappola attorno al manager, stringendo sempre di più soprattutto quando ha avuto la sensazione che lui cominciava a dubitare di lei, anche se non riusciva a liberarsene.
Un rapporto diventato talmente stretto che, come ha raccontato il manager agli investigatori quando ha presentato la denuncia, la giovane era riuscita a ottenere la disponibilità del bancomat dell’uomo per effettuare prelievi da sola.
adina manolache
Un particolare che nei prossimi giorni potrebbe far scattare accertamenti paralleli da parte della Corte dei conti: i magistrati contabili, infatti, potrebbero voler capire se fra i quasi 100 mila euro versati dal dirigente della tv pubblica alla ragazza possano esserci somme collegate in qualche modo a conti correnti o carte di credito aziendali.
Fra lo scorso mese di marzo e l’inizio di settembre, fino a pochi giorni prima dell’arresto in flagranza — stando alla versione fornita dal manager — ci sarebbero stati più versamenti, anche con bonifici bancari, a favore della escort: da 5 a 15 mila euro, anche in più tranche, per i motivi più vari.
Tutti drammatici ma falsi: lo sfratto da casa, la malattia del figlio, il funerale della sorella, le minacce di strozzini e spacciatori. Infine, anche i problemi (finti) di ludopatia che avrebbero afflitto la 30enne a sua volta vittima di banditi che non hanno esitato a puntarle un coltello alla gola e a inviare quest’immagine al dirigente. Una disavventura che potrebbe essere capitata anche ad altri uomini che l’hanno conosciuta sullo stesso sito di incontri on line.
adina manolache adina manolache il cavallo di viale mazzini