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    OSTIA SCONSACRATA – “I MIEI FIGLI SONO TOSSICI PER COLPA DEGLI SPADA” – UNA MADRE ROMPE L’OMERTA’ E FA ARRESTARE I RAMPOLLI DEL CLAN – I DUE FIGLI, SCHIAVI DELLA COCA E DEL CRACK, TORTURATI PER DEBITI DI DROGA, LA FIGLIA COSTRETTA A PROSTITUIRSI, LA DONNA, EX BADANTE, E’ ORA SOTTO PROTEZIONE: “D' ORA IN POI NIENTE SARÀ PIÙ COME PRIMA, SO COSA STO RISCHIANDO…”


     
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    Valeria Costantini e Rinaldo Frignani per il Corriere della Sera

     

    francesco spada francesco spada

    «So già che con quello che dirò adesso la mia, la nostra vita, non sarà più la stessa». La prima riga del verbale è già una sentenza. Da martedì scorso in sei sono sotto protezione, lontano da Roma, e soprattutto da Ostia: madre, nonna, e quattro figli, tre ventenni e una bimba di cinque anni.

     

    La loro colpa è quella di essersi ribellati al clan Spada e aver aperto un' altra voragine negli affari illegali della famiglia di piazza Gasparri, a cui per l' ennesima volta è stata contestata l' aggravante mafiosa. In questo caso aggiunta a reati come sequestro di persona e riduzione in schiavitù - oltre che estorsione e traffico di stupefacenti - che già da soli prevedono pene molto pesanti.

     

    «D' ora in poi niente sarà più come prima, so cosa sto rischiando», ha raccontato alla polizia la madre dei ragazzi, ex badante per decenni proprio in casa Spada, dove ha contribuito a crescere gli stessi figli dei boss, oggi 30enni. Personaggi che adesso avevano trasformato in schiavi i suoi figli, sfruttandoli come vedette dello spaccio, corrieri della droga, e poi umiliandoli sui social, senza contare i pestaggi per i debiti di cocaina.

     

    juan carlos spada juan carlos spada

    «A casa nostra hanno sempre fatto quello che volevano, i miei figli maschi sono diventati tossici per colpa loro, il più grande ha 23 anni e deve consumare almeno 150 euro di crack al giorno per non andare in astinenza», è il senso delle rivelazioni della madre coraggio che i poliziotti del commissariato Lido, diretti da Antonino Mendolia, hanno soprannominato «Mater matuta», la dea romana del mattino, protettrice della nascita degli esseri umani, onorata da Romolo.

     

    La sua denuncia disperata, di una donna ormai con le spalle al muro e terrorizzata all' idea che uno dei suoi figli rapito potesse essere ucciso - con gli Spada che hanno costretto il 23enne a telefonarle dicendole di «non fare la stupida» e di smetterla di parlare con la polizia -, ha portato al termine di una rocambolesca caccia all' uomo a Ostia venerdì scorso al fermo dei fratelli Juan Carlos e Francesco Spada, 32 e 34 anni, figli di Armando Spada - uno dei quattro boss della cosca, fratello di Roberto, l' aggressore fra l' altro del giornalista Daniele Piervincenzi - e Filomena Di Silvio, per i quali proprio la madre delle loro vittime ha lavorato dall' inizio degli anni Novanta.

    ostia ostia

     

    Una di famiglia, insomma, e proprio per questo consapevole della fine che i suoi ragazzi avrebbero potuto fare, prima o poi. Ecco perché le sue dichiarazioni, acquisite dai magistrati della Dda, potrebbero portare a un nuovo colpo al clan ancora attivo a Nuova Ostia nonostante i ripetuti blitz delle forze dell' ordine degli anni passati. «Per loro ho fatto di tutto: la cuoca, la badante, la donna delle pulizie. Sono arrivata dalla Romania con mio marito, che è poi morto di malattia. Ero sola, senza soldi, con tre figli piccoli: mi hanno fatta lavorare per loro», ha detto ancora in commissariato.

    FRANCESCO E JUAN CARLOS SPADA FRANCESCO E JUAN CARLOS SPADA

     

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