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    IL SENSO DEI GRILLINI PER LE FIRME – VIDEO: LE “IENE” INCALZANO LA RAGGI SULLA NEVE: COME FACEVA A SAPERE QUANTE FIRME AVREBBE AVUTO 3 GIORNI PRIMA DELLA FINE DELLA RACCOLTA? – I LEGALI M5S: E' UNA PRASSI COMUNE. MA SIA IL MINISTERO, SIA UN AVVOCATO DICONO CHE NON SI PUO’ – E LA SINDACA? “FATE RICORSO A CHI VI PARE, PURE ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO”


     
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    Da www.iene.mediaset.it

     

     

    Ieri, domenica 26 marzo in prima serata su Italia 1, a “Le Iene Show” è andato in onda il servizio di Filippo Roma che ha raggiunto Virginia Raggi sulle Dolomiti per porle delle domande su un presunto falso commesso nella presentazione della lista a sostegno della sua candidatura a Sindaco di Roma. Al centro della vicenda le firme dei cittadini che ogni partito o movimento che si vuole presentare alle elezioni deve raccogliere a sostegno della propria lista di candidati.

     

    iene con Onorato iene con Onorato

    Tutto ha inizio con la segnalazione di Alessandro Onorato, Consigliere Comunale della Lista Marchini.

     

    Iena: Cosa hai scoperto?

    Onorato: Una cosa davvero assurda… che chi ha presentato la candidatura a sindaco di Roma di Virginia Raggi e del Movimento Cinque Stelle e le firme dei cittadini utili a presentare questa candidatura è un chiaroveggente.

     

    Iena: E’ un chiaroveggente in che senso?

    Onorato: Basta leggere l’atto principale, il modulo nel quale si presentano le firme dei cittadini, dove risulta in maniera evidente che il 20 aprile 2016, almeno loro dichiarano di aver raccolto 1.352 firme di cittadini utilizzando 90 atti separati che sono i moduli con i quali vengono raccolte queste firme. Peccato, però, che sappiamo tutti che loro le firme le hanno raccolte 3 giorni dopo, cioè il 23 aprile 2016.

     

    Iena: E quindi?

    Onorato: O sono dei veggenti o c’è un falso.

     

    Iena: Spulciando le carte hai notato altre stranezze?

    Onorato: Risulta che abbiano utilizzato dieci cancellieri che sono dei pubblici ufficiali che servono per autenticare le firme di ogni singolo cittadino che deve andare a sottoscrivere la lista per la candidatura di un movimento politico o di un partito. Possono dieci cancellieri in una singola giornata coprire venti banchetti in venti zone di Roma? Ma non è che questi oltre ad avere delle doti di preveggenza hanno pure la dote dell’ubiquità?

    LE IENE FILIPPO ROMA VIRGINIA RAGGI LE IENE FILIPPO ROMA VIRGINIA RAGGI

     

    A detta di Onorato, quindi, nella presentazione della lista dei candidati, i Cinque Stelle, in data 20 aprile 2016, avrebbero dichiarato di avere raccolto le firme di 1.352 cittadini. Il Firma Day dei Pentastellati, cioè il giorno della raccolta delle firme, è avvenuto, però, il 23 aprile, ovvero 3 giorni dopo. La parlamentare romana Roberta Lombardi, proprio quel giorno, infatti twitta: “Raccolte in poche ore più di 3.500 firme […] Grazie Roma!” Anche la stessa Virginia Raggi, il giorno dopo, scrive in un tweet: “Ieri è stata una giornata straordinaria. Raccolte oltre 3.500 firme”.

     

    La Iena quindi si chiede: i 5 Stelle il 20 aprile come facevano a sapere cosa sarebbe successo tre giorni dopo? Inoltre, erano veramente solo 10 gli ufficiali autenticatori come sostiene Onorato? Come facevano ad essere presenti ad ognuno dei 20 banchetti organizzati in giro per Roma quel giorno?

    iene raggi iene raggi

     

    Filippo Roma intervista in merito Bruno Santamaria, (avvocato amministrativista, Presidente Camera Amministrativa Brianza).

     

    Iena: Lei ha visto l’atto principale della presentazione della candidatura della Raggi, ha notato qualcosa di strano?

    Santamaria: Questo è un atto dove due sottoscrittori dichiarano una determinata cosa in una determinata data. Il 20 di aprile, ed è una data certa perché è il 20 di aprile che il notaio autentica queste firme, hanno dichiarato su questo modulo chi sono i candidati, chi è candidato sindaco e poi addirittura ci sarebbe già scritto quante firme hanno raccolto per la validità ovviamente della presentazione della lista e il numero di atti separati, che sono gli atti in cui sono contenute tutte le firme dei sottoscrittori. Ora il problema qual è?

     

    Siccome noi sappiamo che gli atti separati e la raccolta di quelle firme sono certamente avvenute in epoca successiva, è evidente che il 20 aprile non si poteva scrivere questo.

    Iena: L'Ufficio Elettorale del Comune di Roma avrebbe dovuto accertare queste presunte irregolarità?

    bruno santamaria bruno santamaria

    Santamaria: Certo, avrebbero l'obbligo di segnalare che ci sono degli errori o delle anomalie.

     

    Iena: Ma può essere ammessa una lista che riporta un falso?

    Santamaria: Teoricamente no, è una lista illegittima.

     

    Iena: Si può dire che l'atto principale di presentazione della candidatura della Raggi attesti un falso?

    Santamaria: Beh sì, certamente, al 20 di aprile attestava un falso.

     

    Anche per l’esperto di diritto amministrativo nella presentazione della candidatura del Sindaco Raggi ci sarebbe un falso. Filippo Roma, quindi, si reca con il consigliere Onorato presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Roma, dove, alla domanda se fosse possibile che il 20 aprile già fossero state raccolte 1.352 firme nonostante il Firma Day fosse tre giorno dopo, rispondono: “Il contenuto di quello che c’è scritto non poteva essere noto il 20 aprile, questo è sicuro.

     

    raggi iene raggi iene

    I numeretti che sono indicati qua, per esempio il numero degli atti separati o il numero delle firme o il numero dei certificati, vengono indicati al momento della presentazione della lista, perché nessuno può saperlo prima quanti sono i numeri…L’obiezione la capisco qualche stranezza c’è”. Inoltre, quando viene chiesto se fosse possibile accettare un documento falso, all’Ufficio Elettorale del comune dichiarano: “No, certo se contiene un falso no”.

     

    La Iena intervista, in seguito, l'avvocato Alessandro Canali, uno dei due sottoscrittori della lista nell'atto principale e uno dei due delegati di lista dei 5 Stelle.

     

    Iena: Come sta avvocato?

    Canali: No, non posso rilasciare dichiarazioni, mi dispiace.

    Iena: Ci faccia solo capire una cosa, nel giorno del Firma Day c'erano 10 autenticatori per 20 banchetti. Non è che c'era rischio che alcuni banchetti rimanessero scoperti?

    Canali: Non ho veramente idea.

     

    Iena: Hanno il dono dell’ubiquità questi autenticatori?

    Alessandro Canali Iene Alessandro Canali Iene

    Canali: Ma dipende…Per esempio se il banchetto, le faccio per assurdo, un banchetto è alla mattina e l’altro è al pomeriggio, può essere coperto da un autenticatore.

     

    Iena: Però, considerando che c'erano 6 banchetti con orario continuato, cioè dalla mattina alla sera…

    Canali: Comunque siete bravi…

     

    Iena: Ci impegniamo. Considerando che gli autenticatori erano 10 abbiamo notato che comunque dei banchetti inesorabilmente rimanevano scoperti.

    Canali: Io adesso non so come sono state autenticate, posso dire che quelli che abbiamo depositato noi erano, sembravano autenticate bene all'apparenza, poi non so, io non le ho autenticate.

     

    Iena: Lei però ci deve dare una mano a risolvere un mistero… La data di questo atto è il 20 aprile 2016, com’è possibile che c’erano 1.352 firmatari che ancora non esistevano, perché il Firma Day è del 23 aprile, tre giorni dopo?

     

    firma day 5 stelle firma day 5 stelle

    Canali: No, no, no. Questo è del tutto lecito. Le spiego il motivo. L’atto principale: io inizio la raccolta sottoscrizioni e non so quando e quante ne raccoglierò e quindi questo rimane in bianco. Questo si chiude nel momento in cui ho tutte le sottoscrizioni, chiudo l’atto principale e lo riempio. Ma perché è una fattispecie a formazione progressiva.

    Iena: Perché l'atto principale viene aperto prima della raccolta firme e non alla chiusura quando uno sa quante firme ci sono?

     

    Canali: Perché io non lo posso… e se è principale lo devo aprire prima della raccolta, non lo posso aprire dopo. Questo lo prevede la legge, non è… Io capisco che può sembrare un'anomalia, però si giustifica secondo il principio giuridico della fattispecie a formazione progressiva. Capisco che può sembrare un'anomalia però vi posso assicurare che è fatto con il rispetto del mille per mille delle norme.

     

    Secondo l'avvocato Canali, quindi, la legge prevederebbe che l'atto principale della presentazione della candidatura vada aperto prima della raccolta delle firme e vadano lasciate in bianco alcune voci dell'atto, che poi verranno riempite quando la raccolta delle firme è conclusa.

    BEPPE GRILLO FIRMA DAY BY THE HAND BEPPE GRILLO FIRMA DAY BY THE HAND

     

    In merito, Bruno Santamaria, però, dichiara: “A me spiace smentire l'avvocato Canali ma la legge non prevede assolutamente questo” . E quando gli viene chiesto se esistono delle sentenze del Consiglio di Stato che prevedono l'apertura di un atto a formazione progressiva lasciando in bianco delle voci, Santamaria risponde: “No, che io sappia no, anzi le sentenze del Consiglio di Stato ribadiscono esattamente l'opposto”.

     

    La Iena, quindi, contatta l’Ufficio Servizi Elettorali del Ministero dell’Interno.

    Iena: Si può scrivere il numero delle firme in un giorno in cui le firme non sono state ancora effettivamente raccolte e autenticate?

    Ufficio elettorale del Ministero dell’Interno: Non si possono scrivere perché se io oggi non so quante firme ho raccolto non lo posso scrivere. Cioè io prima completo la raccolta delle firme e poi posso dire esattamente quante sono queste firme.

     

    Iena: E nel momento in cui avvio l’atto principale posso lasciare in bianco la voce dedicata al numero delle firme e compilarla successivamente quando ho raccolto e autenticato le firme? Si può fare questa cosa?

     

    BEPPE GRILLO KENYA MALINDI BEPPE GRILLO KENYA MALINDI

    Ufficio elettorale del Ministero dell’Interno: E perché bisognerebbe aggiungerlo dopo il numero dei sottoscrittori? Diciamo che è inverosimile che il documento possa contenere delle parti in bianco perché ancora non sono a nostra conoscenza.

    Iena: I delegati ci hanno detto che questa prassi di lasciare in bianco e di compilare dopo, mettendo una data precedente, è una cosa prevista dalla legge.

     

    Ufficio elettorale del Ministero dell’Interno: No, non è previsto e né imposto nulla. Questa è generalmente la data in cui tutte le cose vengono consegnate, quindi quella data deve essere esattamente la data che io consegno, e se io sto portando questa data oggi, non vedo perché dovrei scrivere la data di avant’ieri, non avrebbe senso, scriverò la data di oggi.

     

    La Iena, raggiunge, successivamente anche l'altro delegato di lista dei Pentastellati, l’avvocato Paolo Morricone.

     

    Iena: Come è possibile che 1.352 cittadini con le loro firme abbiano dichiarato di sostenere la lista Raggi quando ancora non esistevano?

    Morricone: Si può anche riempire questo punto successivamente.

     

    Iena: Ah, e questa cosa dove sta scritta?

    Morricone: Questo è pienamente regolare perché…

    Paolo Morricone Paolo Morricone

     

    Iena: Ma chi lo dice che è regolare?

    Morricone: Perché questo è un atto a formazione progressiva quindi si possono compiere…prima si…questo è l’atto principale.

     

    Iena: Si..

    Morricone: Viene redatto, poi si raccolgono le firme, una volta raccolte le firme si riempie questo tratto come fanno tutti gli altri partiti e si mette il numero dei sottoscrittori.

     

    Iena: Ma questa cosa che lei mi sta raccontando dove è scritta? C’è una legge che lo sancisce?

    Morricone: E’ certo sono i principi di diritto amministrativo

     

    Iena: Noi abbiamo parlato con il Ministero dell’Interno e ci ha detto che la legge non dice questo.

    Morricone: No, no, dice proprio questo.

     

    Iena: Ma c’è una legge che lo dice?

    Morricone: Ci sono, adesso non mi ricordo, ci sono sentenze del Consiglio di Stato.

    VIMINALE SEDE DEL MINISTERO DELLINTERNO VIMINALE SEDE DEL MINISTERO DELLINTERNO

    Iena: Non si ricorda, parla con estrema certezza poi non si ricorda la legge.

    Morricone: Non ce l’ho ma vi ha spiegato tutto il mio collega Canali che tra l’altro è uno espertissimo della materia amministrativa.

    Iena: Le firme che arrivavano dal futuro.

    Morricone: No, no, no.

     

    Ma gli altri candidati a sindaco di Roma, tra cui Alfio Marchini e Roberto Giachetti, che è andato al ballottaggio proprio con la Raggi, come interpretano la legge?

     

    Iena: Ma voi l’atto principale della presentazione della sua candidatura, l’avete chiuso prima o dopo la raccolta delle firme?

    Giachetti: No, allora guardi, prima si raccolgono le firme sull’atto separato completo, ci devono essere tutti i nomi, e poi si fa l’atto principale che deve contenere tutti i fascicoli delle firme raccolte.

     

    Iena: Quindi voi l’atto principale l’avete fatto dopo la raccolta delle firme?

    Giachetti: Assolutamente sì.

     

    Iena: Quand’è che avete fatto l’atto principale della presentazione della sua candidatura?

    GIACHETTI GIACHETTI

    Marchini: L’atto principale… sicuramente è stato l’ultimo giorno.

     

    Iena: Ma prima o dopo la raccolta delle firme?

    Marchini: Dopo, ovvio. Guarda è una delle cose su cui siamo stati più attenti.

     

    L’inviato, infine, per avere delucidazioni in merito, raggiunge il Sindaco di Roma Virginia Raggi.

     

    Iena: Scusi tanto se veniamo a disturbarla…

    Virginia Raggi: Potreste venire quando sono a Roma, no?

     

    Iena: Ma è una settimana che cerchiamo un’intervista col suo ufficio stampa, ma purtroppo ci rimbalza. Le rubiamo solo un minuto sindaco.

    Raggi: Ma un minuto è già troppo…

     

    Iena: Ci aiuti a risolvere il mistero delle firme che ritornano dal futuro, solo questo sindaco e poi la lasciamo andare. Le firme che ritornano dal futuro il grande mistero. Guardi…

    Raggi: Non so proprio di cosa sta parlando.

     

    Iena: E’ no, glielo faccio vedere, guardi.

    Raggi: Bravo.

     

    Iena: Qui ho l’atto principale di presentazione della sua candidatura.

     

    MARCHINI MARCHINI

    Raggi: Sì.

    Iena: Ha come data il 20 aprile.

    Raggi: Guardate, io ho un delegato di lista. Chiedete a lui.

    Iena: Siamo già stati ma non ci ha saputo spiegare. Il mistero sa qual è? Questo atto è del 20 aprile. Si dice che 1.352 cittadini attraverso la loro firma sostengono la sua lista.

    Raggi:  Chiedetelo al delegato di lista.

     

    Iena:  Ma non ci hanno saputo risolvere il problema.

    Raggi:  Guardi, se vuole, tiro la cordicella, spingo il pulsante, metto il disco, chiedete al delegato di lista. La risposta è sempre quella.

     

    Iena:  Ma come mai il 20 aprile voi sapevate già di avere 1.352 firme quando avete raccolto le firme il 23 aprile? Cosa sono, le firme che ritornano dal futuro?

    Raggi: Chieda al rappresentante di lista.

     

    Iena:  Gliel’ho chiesto, appunto. Sono andato sia da Morricone, che dall’avvocato Canali. Canali ci ha raccontato che è la legge che dice questo perché la legge impone…

    Raggi:  Se lui ha risposto così, probabilmente avrà studiato la legge e le avrà dato la risposta…

     

    virginia raggi in montagna a siusi virginia raggi in montagna a siusi

    Iena: Ma noi abbiamo verificato e questa legge non c’è. Ci siamo detti: andiamo dal Sindaco e lei saprà cosa è successo.

    Raggi: Non solo, io direi che proprio oggi, in questo preciso istante io vi posso dare tutte le risposte del mondo. Fate ricorso, fate denuncia, tanto una in più, una in meno…mi hanno denunciato anche per le foglie per terra a Roma, rendetevi conto.

     

    Iena:  Non voglio fare denuncia, voglio solo capire cosa è successo.

    Raggi:  Ma non potete capirlo da me perché io stavo facendo la campagna elettorale. C’è qualcuno che è stato delegato a raccogliere le firme, si è studiato le leggi, ha seguito le procedure e ha fatto tutto quello che doveva fare.

     

    Iena:  Perché non hanno studiato tanto bene queste leggi…

    Raggi:  Andate a dirlo a loro.

     

    Iena:  Un’ultima cosa. Dalle carte risultano 20 banchetti raccolta firme per 10 autenticatori. Come facevamo a coprire tutti e 20 banchetti del firma day?

    Raggi:  Ipotizzo: mattina-pomeriggio? Non lo so, ipotizzo.

    VIRGINIA RAGGI DORME IN TRENO VIRGINIA RAGGI DORME IN TRENO

     

    Iena:  Ho fatto il conto degli orari e qualche banchetto rimaneva scoperto.

    Raggi:  Guardi, io all’epoca facevo il candidato. Ho ancora poche ore di scii. Se potete andare io vorrei…

     

    Iena:  Insomma, lei non ci dà una mano a risolvere il mistero delle firme che tornano dal futuro.

    Raggi:  Purtroppo non posso perché in quel momento ero candidata ed ero impegnata a fare altro. Ci sono dei delegati che potranno rispondere alle vostre domande. Se non ci riescono…

     

    Iena:  Lo hanno già fatto ma ci hanno detto delle cose che non stanno né in cielo né in terra.

    Raggi:  Lo dice lei. Se vuole andare al Tar, vada al Tar, se vuole andare dal capo dello Stato, vada dal capo dello Stato, se vuole andare alla Corte Europea dei diritti dell’uomo…faccia quello che vuole. Grazie, arrivederci.

    Iena:  Arrivederci.

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