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    “NON MI GUARDARE NEGLI OCCHI SE NO TI DO UNA TESTATA IN FACCIA” - IL FRATELLO DELLA SENATRICE CIRINNÀ E’ STATO ARRESTATO PER USURA ED ESTORSIONE NELL'INCHIESTA CONTRO IL CLAN SENESE: OSTENTAVA MODI DA PICCOLO BOSS – IL LEGALE: “QUAL È LA RILEVANZA DEL FATTO? MI PARE CHE SI STIA SUBDOLAMENTE CAVALCANDO TUTTO QUESTO PER COLPIRE LA SENATRICE" - LA SOLIDARIETA' ALLA CIRINNA' DI BETTINI...


     
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    Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

     

    monica cirinnà monica cirinnà

    La notizia si diffonde al mattino presto: nella notte Claudio Cirinnà, fratello più piccolo della senatrice pd, Monica, è stato arrestato per usura ed estorsione. Una doppia circostanza amplifica la novità: la prima è che Cirinnà finisce nella stessa retata della camorra organizzata attorno al boss Michele Senese.

     

    La seconda sono i precedenti, il reato di contrabbando di gasolio che, già nel 2015, aveva portato il fratello della senatrice alla latitanza finita con un patteggiamento nel 2017.

     

    Più che sufficiente a scatenare i commentatori meno aggraziati sul web. È la Cirinnà, forse nel tentativo di prevenire il peggio, a pubblicare un post sui social nel quale, prendendo le distanze dal fratello, si dice avvilita: «Apprendo con amarezza e dolore da notizie di agenzia che mio fratello sarebbe coinvolto in un' inchiesta giudiziaria. So pochissimo della sua vita travagliata ma se così fosse sarei addolorata e profondamente delusa».

     

    fratello cirinnà - retata contro il clan senese fratello cirinnà - retata contro il clan senese

    Le contestazioni mosse dall' aggiunto della Dda capitolina Ilaria Calò e dal suo sostituto Francesco Minisci, sono pesanti: Cirinnà avrebbe estorto denaro a un piccolo imprenditore Antonio Leone (vittima denunciante anche dei Senese) dopo avergli prestato 138 mila 500 euro.

     

    Come si legge nell' ordinanza Cirinnà «minacciava più volte telefonicamente il Leone che, in mancanza di ulteriori pagamenti, sarebbe passato alle vie di fatto sia nei suoi confronti che verso i suoi familiari». Minacce che Leone prende molto seriamente al punto da consegnare diverse tranche di denaro nelle mani di Riccardo Cirinnà, il figlio, a sua volta finito ai domiciliari.

     

    michele senese michele senese

    Claudio Cirinnà ostenta modi da piccolo boss come annotano gli investigatori dello Sco della polizia e del nucleo di polizia valutaria della Finanza: «In data 7 aprile 2017 aggrediva verbalmente Antonio Leone intimorendolo con un cane molosso che teneva al guinzaglio, intimandogli il pagamento di ulteriore denaro legato alla restituzione del prestito usurario, pronunciando tra l' altro le seguenti, testuali parole: "non mi guardare negli occhi, non mi sfidare altrimenti ti do una testata in faccia». Cirinnà, titolare di un bed&breakfast vicino a San Pietro, sta valutando l' eventualità di fare ricorso al Tribunale del riesame.

     

    Parla per la senatrice l' avvocato Antonio Andreozzi che, da difensore di Claudio, si definisce stupito per il rilievo dato alla notizia: «Qual è la rilevanza del fatto? Mi pare che si stia subdolamente cavalcando tutto questo per colpire la senatrice. La si vuole attaccare? Allora ci si confronti sul suo terreno di lavoro senza strumentalizzare la sua vita privata».

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    La retata nei confronti dei Senese ha portato a 28 arresti (fra carcere e domiciliari). Come sottolineato dagli investigatori la presenza del clan legato alla famiglia di Afragola è ritenuta «altamente inquinante» degli equilibri della capitale. Nato da un' inchiesta sul riciclaggio di denaro da parte del ristoratore Gianni Micalusi («Assunta madre») l' approfondimento degli inquirenti va a colpire i canali attraverso i quali il clan di Michele 'o pazz' reimpiegava denaro proveniente dal traffico di sostanze stupefacenti e altri illeciti.

     

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    Fra i metodi utilizzati, oltre al più tradizionale (quello dell' investimento in locali, bar e ristoranti), anche l' acquisto di merci griffate come i giubbotti della Colmar, quelli della Belstaff e l' abbigliamento di marca Dsquared2 (le griffe sono comunque estranee all' inchiesta). Da anni i Senese trovano vantaggioso reinvestire nel commercio di capi d' abbigliamento è spiegato nell' ordinanza di arresto.

     

    «Le inchieste sulla famiglia Senese - sottolinea inoltre la gip Annalisa Marzano - hanno svelato la profonda influenza esercitata nell' ambiente criminale locale. La famiglia Senese costituisce una vera e propria società del crimine illecito che ha il suo quartiere generale a Roma sebbene poi ricorra ad investimenti finanziari ed economici in diverse parti del territorio nazionale da Napoli a Milano facendo tappa in Svizzera».

     

    CIRINNA' CIRINNA'

    Solidarietà alla Cirinnà viene espressa da Goffredo Bettini della direzione pd: «Tutto ciò non colpisce affatto la sua integerrima figura politica, semmai le arreca un dolore intimo».

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