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    I MOTORI DI RICERCA DIVENTERANNO OBSOLETI? - DOPO GOOGLE E OPENAI, ANCHE META VORREBBE CREARE UN PROPRIO MOTORE DI RICERCA ALIMENTATO DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - L'AZIENDA DI SAM ALTMAN, CHE SI AFFIDA AL SUO PIÙ GRANDE INVESTITORE MICROSOFT E AL SUO BING, HA GIÀ PRESENTATO SEARCHGPT, ATTUALMENTE IN VIA SPERIMENTALE - PURE "BIG G", VUOLE "PENSIONARE" IL VECCHIO MODELLO E INTEGRARE I SUOI PRODOTTI CON IL MODELLO DI IA "GEMINI"…


     
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    MARK ZUCKERBERG - META MARK ZUCKERBERG - META

    (ANSA) - Meta sta lavorando ad un motore di ricerca basato sull'intelligenza artificiale in sfida a Google e Microsoft. Un segmento su cui si è già inserita OpenAI, la casa madre di ChatGpt. A riportare le indiscrezioni il sito The Information. Secondo quanto trapela, il programma della società di Mark Zuckerberg fornirà risposte agli utenti sulla base di Meta AI, il chatbot dell'azienda presente su WhatsApp, Instagram e Facebook, al momento non in Europa.

    SEARCHGPT SEARCHGPT

     

    Meta attualmente si affida ai motori di ricerca Google e Bing per fornire risposte agli utenti sugli argomenti di attualità. La mossa si inserisce in un contesto di crescente interesse per i motori di ricerca nei confronti dell'intelligenza artificiale. Google sta integrando sempre di più il suo ultimo e più potente modello di intelligenza artificiale Gemini in prodotti come la ricerca e punta a espandere il strumento 'AI Overviews' cioè i riepiloghi generati dal chatbot.

    GOOGLE GEMINI GOOGLE GEMINI

     

    OpenAI, che si affida al suo più grande investitore Microsoft e al suo Bing, ha già presentato SearchGpt, attualmente in via sperimentale. Un altro concorrente outsider è Perplexity, al centro di controversie legali con editori come News Corp e il New York Times con l'accusa di aver addestrato la sua IA su contenuti coperti dal diritto d'autore.

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