Anais Ginori per “la Repubblica”
CHANEL CONTRO LA TAV
Campi di gelsomino e rose a perdita d' occhio ora minacciati dall' alta velocità. Niente più profumi ed effluvi da esportare nel mondo se Grasse - la capitale mondiale delle essenze - sarà attraversata dalla nuova linea ferroviaria che collegherà Ventimiglia a Marsiglia.
Ad alzare le barricate, in modo elegante ma deciso, è Chanel. La maison di moda ha diramato un comunicato di protesta contro il progetto. Il tracciato infatti passerebbe nella valle di Siagne, dove da oltre trent' anni si coltivano fiori per fabbricare profumi, tra cui il leggendario Chanel N°5 che Marilyn Monroe "indossava" prima di andare a dormire nuda nel suo letto.
CHANEL NUMERO 5
La fragranza, inventata personalmente da Mademoiselle Coco nel 1921, viene fabbricata ancora oggi con un bouquet di rose e gelsomini raccolti nei dodici preziosi ettari della valle di Siagne da una famiglia di coltivatori locali. L' oasi protetta potrebbe ora essere deturpata. Il progetto della nuova linea ferroviaria tra Cannes e Le Muy, scrive la maison nel comunicato, prevede una nuova stazione e il passaggio nella valle di Siagne di un cavalcavia proprio in mezzo alle serre di fiori.
«Va da sé che la costruzione di un cavalcavia e il passaggio regolare di treni ad alta velocità spingerebbe Chanel a cancellare gli accordi con gli artigiani della regione», minaccia la storia casa di moda di cui è direttore artistico Karl Lagerfeld.
Chanel propone invece di spostare il tracciato verso il mare, a Cannes, ipotesi per cui spinge con forza anche il sindaco della città. «L' impatto ambientale - conclude il comunicato - sarebbe in questo caso limitato ». Non è la prima volta che Chanel si batte per preservare il territorio intorno a Grasse. Qualche anno fa, la maison era riuscita a bloccare la nascita di una discarica.
CHANEL CONTRO LA TAV
COCO CHANEL
Il progetto di alta velocità tra Ventimiglia e Marsiglia si trascina da tempo. La linea, costruita alla fine dell' Ottocento, è una delle più vecchie e trafficate del paese, con record di ritardi per i pendolari. Il governo ha stanziato 6,7 miliardi di euro da investire sul potenziamento della Provenza-Costa Azzurra, da completare entro il 2030 per accorciare di almeno un' ora il tragitto tra Nizza e Marsiglia. Finora però non c' è accordo con gli enti locali. Sono in corso consultazioni pubbliche, ma alla fine sarà il ministero dei Trasporti a dover decidere.