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    I NUOVI MOSTRI DI FIRENZE - LA RAGAZZA CROCIFISSA E SEVIZIATA CON UN TUBO A UGNANO ERA UNA 26ENNE PROSTITUTA ROMENA - IL NASTRO ADESIVO USATO DALL'ASSASSINO PER LEGARLA È LO STESSO DI QUELLO USATO, DAL 2006 FINO A DUE MESI FA, ALL’OSPEDALE CAREGGI


     
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    1 - SEVIZIATA E CROCIFISSA, INCUBO-MANIACO
    Franca Selvatici e Luca Serrano' per ‘La Repubblica'

    DONNA CROCIFISSA TELO CHE RICOPRE IL CADAVEREDONNA CROCIFISSA TELO CHE RICOPRE IL CADAVERE

    Un maniaco seriale era all'opera da tempo, ma Firenze non se ne era accorta. Soltanto ieri - dopo che a Ugnano, estrema periferia della città, una giovane donna romena, Andrea Cristina Zamfir, 26 anni, ha perso la vita nei pressi di un cimitero, sotto un cavalcavia dell'autostrada, nuda, legata con nastro adesivo a una sbarra come in una crocifissione, seviziata con un tubo o un bastone, abbandonata mentre forse ancora era viva e cercava disperatamente di liberarsi con le ultime forze che le restavano.

    Soltanto ieri i fascicoli sparsi contenenti le denunce contro un maniaco che da tempo, forse da anni, porta le prostitute in quello stesso luogo, le lega, le violenta, le sevizia e le rapina, sono stati estratti dagli archivi di carabinieri e polizia e consegnati al pm Paolo Canessa: lo stesso magistrato che per anni ha indagato sui delitti del mostro di Firenze e poi anche su molte altre vicende drammatiche, come gli abusi compiuti dal sacerdote Lelio Cantini sulle bambine affidate alle sue cure.

    Fra poche settimane Canessa lascia Firenze perché è stato nominato procuratore di Pistoia. Questo era il suo ultimo turno di urgenza e il destino ha voluto che toccasse a lui indagare sul maniaco che ha terrorizzato altre prostitute prima di uccidere, la notte scorsa, la sua ultima vittima.

    Ora il pm sta mettendo insieme le denunce, alcune delle quali erano state raccolte in un'altra città toscana. Una delle donne seviziate ha parlato di due uomini. Mancando un archivio unificato, nessuno si era reso conto che da tempo le prostitute erano minacciate da un maniaco feroce e seriale (o forse due). E nonostante in alcuni casi le vittime siano riuscite a descriverlo, il seviziatore non è mai stato identificato.

    DONNA CROCIFISSA POLIZIA SCIENTIFICADONNA CROCIFISSA POLIZIA SCIENTIFICA

    Andrea Cristina Zamfir era minuta e magrissima. Forse tossicodipendente, era ospite di alcuni connazionali. «Una ragazza sbandata che ha fatto un brutto incontro », si limita a dire il pm.

    Ieri mattina un residente, che faceva un giro in bicicletta, è quasi svenuto quando l'ha vista appesa a quella sbarra, i polsi legati con nastro adesivo, i lividi di chi ha cercato disperatamente di liberarsi, la testa reclinata indietro, completamente nuda salvo due misere scarpe da ginnastica e i calzini, con tracce di sangue e vomito a terra. La polizia ha trovato i suoi abiti e il cellulare a circa un chilometro di distanza. Forse la povera ragazza aveva in un primo momento consentito ai desideri del cliente, senza sospettare che l'avrebbe ferocemente seviziata.

    Sotto quel cavalcavia c'è ogni notte un traffico squallido di prostitute e di clienti. I residenti delle ultime case di Ugnano hanno denunciato più e più volte il degrado e il pericolo. Un pomeriggio hanno soccorso una ragazza nuda, in stato confusionale, che invocava aiuto dopo essere stata aggredita da un cliente.

    DONNA CROCIFISSA POLIZIA A LAVORODONNA CROCIFISSA POLIZIA A LAVORO

    Un anno fa, la notte del 27 marzo 2013, una donna italiana di 46 anni, fu trovata legata a quella stessa sbarra con nastro adesivo. Era stata violentata, rapinata e seviziata con un bastone. Furono i residenti, risvegliati dalle sue grida, a soccorrerla e a chiamare i carabinieri. La donna riuscì a descrivere sommariamente il cliente, un uomo fra i 50 e i 60 anni, di corporatura robusta, probabilmente italiano. Anche la notte scorsa, verso le 23,30, qualcuno ha udito dei lamenti. «Ma sembrava un animale», ha spiegato una donna. E allora non sono state avvisate le forze dell'ordine, né chiamati i soccorsi. Se fosse accaduto, forse Andrea Cristina Zamfir si sarebbe salvata.

    2 - DONNA CROCIFISSA: SI PROSTITUIVA A FIRENZE
    (ANSA) - Si prostituiva a Firenze in modo autonomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la romena di 26 anni trovata morta ieri a Firenze. La giovane, in Italia da alcuni anni, lavorava in strada senza far parte di un'organizzazione. Per questo motivo sarebbe difficile risalire al luogo dove è stata avvicinata dal suo cliente.

    Accertamenti sono in corso per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza, in particolare per individuare le persone con cui è entrata in contatto nella giornata di domenica. La giovane, secondo quanto emerso, avrebbe avuto problemi di droga, ma non ha precedenti di polizia legati a questo tipo di reati. L'unico precedente di polizia a suo carico, risalente a diversi anni fa, sarebbe relativo a una violazione delle norme sull'immigrazione.

    DONNA CROCIFISSA POLIZIA A LAVORODONNA CROCIFISSA POLIZIA A LAVORO

    3 - DONNA CROCIFISSA: POLIZIA IN OSPEDALE PER NASTRO DEL MANIACO
    (ANSA) - Gli investigatori della polizia sono andati stamani nell'ospedale di Careggi e sentito alcuni dirigenti per informarsi sul tipo di nastro adesivo usato dall'assassino per legare la prostituta trovata crocifissa in una strada della periferia di Firenze ieri. Al momento il nastro è uno dei primi indizi disponibili su cui la polizia può lavorare, anche perché stato usato più volte per legare non solo questa prostituta, uccisa, ma anche altre donne nei casi analoghi finiti sotto indagine.

    Come si apprende da fonti sanitarie, il nastro è lo stesso di quello usato nei reparti tecnici e sanitari di Careggi dal 2006 - anno di quando entrò in produzione e ne venne assegnata la fornitura da una ditta toscana - fino a due mesi fa, quando, per ragioni di contenimento della spesa, è stato rimpiazzato da comune nastro da pacchi di colore marrone.

    Invece, il nastro con cui l' assassino ha immobilizzato la prostituta, è di colore bianco e reca la scritta - in verde - dell'azienda ospedaliera universitaria di Careggi, il più importante ospedale della Toscana e il terzo in Italia per dimensioni, con circa 6.000 addetti, più di 15.000 accessi di utenti-pazienti ogni giorno oltre ai loro familiari e accompagnatori.

    DONNA CROCIFISSA LUOGO DEL DELITTODONNA CROCIFISSA LUOGO DEL DELITTO

    A questi vanno aggiunti gli addetti delle ditte esterne che hanno contratti di fornitura con Careggi. Il nastro non è considerato materiale di grande valore, si apprende ancora dall'Azienda ospedaliera universitaria, ma - considerata la sua finalità pratica e molto diffusa - è stato distribuito molto nei reparti, sia in occasione dei traslochi, sia nelle necessità quotidiane. Veniva usato anche dalle ditte esterne che hanno rapporti di fornitura con Careggi.

    4 - DONNA CROCIFISSA:6-7 PRECEDENTI,UNO IN LUOGHI MOSTRO FIRENZE
    (ANSA) - Sono sei o sette i casi di prostitute seviziate sui quali sta indagando la Procura di Firenze nell'inchiesta sulla donna trovata morta e legata, ieri, alla periferia della città. Fra i precedenti ce n'è uno avvenuto nel campo delle Bartoline, alle porte di Firenze: in quel luogo il 22 ottobre 1981 venne uccisa una delle otto coppiette vittime del mostro di Firenze.

    DONNA CROCIFISSA LUOGO DEL DELITTODONNA CROCIFISSA LUOGO DEL DELITTO

    Sui casi su cui si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori, stavano indagando le procure di Prato e Firenze, che adesso riuniranno i fascicoli. L'aggressione più vecchia risale al 2006. In quell'occasione ci fu anche un indagato che venne però poi prosciolto. Alle Bartoline, a Calenzano, venne invece seviziata con un manico di scopa una prostituta. In quello stesso posto il 22 ottobre del 1981 vennero uccisi Stefano Baldi e Susanna Cambi: quel duplice omicidio fa parte di quelli attribuiti al mostro di Firenze.

     

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