Luca Monticelli per "la Stampa"
dario scannapieco
Dario Scannapieco per Cassa depositi e prestiti, Luigi Ferraris e Paolo Scaroni per Ferrovie. Sono questi i nomi caldi della prima tornata di nomine del governo Draghi. A 24 ore dall' assemblea di Cdp la lista del rinnovo del consiglio di amministrazione non è ancora definita, mentre per Fs si va verso una convocazione lampo tanto che la deadline di venerdì dovrebbe essere anticipata. Ieri a Palazzo Chigi i funzionari del Mef e lo staff di Draghi hanno fatto una breve ricognizione con il premier, ma il vertice per chiudere è saltato e probabilmente si terrà questa mattina.
Luigi Ferraris
Complice il Consiglio europeo che ha tenuto Mario Draghi occupato a Bruxelles, il suo rientro a Roma, infatti, è avvenuto solo in serata. I contatti con il ministro dell' Economia Daniele Franco e il direttore generale del Mef Alessandro Rivera nelle ultime ore sono proseguiti costantemente.
Scannapieco sembra quindi favorito per la carica di amministratore delegato della Cassa, ma Fabrizio Palermo conta ancora di spuntarla. Innanzitutto per gli agganci politici: pur essendo uomo del Movimento 5 stelle l' attuale capo azienda è stimato dal Partito democratico e dalla Lega per i risultati raggiunti durante il suo mandato.
PAOLO SCARONI
E ha l' apprezzamento delle fondazioni bancarie, seconde azioniste di Cdp con il 16%. Poi perché nel 2018 fu proprio lui a bruciare all' ultimo miglio Scannapieco, dato in pole per la poltrona di ad pure tre anni fa. Inoltre Palermo ha incontrato Francesco Giavazzi, il consigliere economico del premier, e a quanto raccontano fonti vicino al dossier il colloquio è andato «bene»: si è discusso delle strategie e del futuro di Cdp.
FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK
Palermo fino all' ultimo non ha avuto indicazioni, ma non pensa a un piano B. Il Tesoro potrebbe portare la lista con i nominativi direttamente in assemblea senza pubblicarla prima. Se sarà rimosso da Cdp, è il ragionamento fatto da Palermo, per lui non si apriranno le porte di un' altra partecipata, come vorrebbero i 5 stelle, né tantomeno aspetterà sulla riva del fiume un eventuale passo indietro di Alessandro Profumo da Leonardo.
Si parla tanto del "metodo Draghi" e del fatto che le decisioni sui vertici delle aziende di stato verranno prese dal presidente del Consiglio in completa autonomia, eppure in questi giorni Giavazzi sembra il vero "dominus" della partita sulle nomine. Ha organizzato faccia a faccia con molti dei pretendenti: ha visto Scannapieco, Ferraris e Scaroni.
fabrizio palermo
Non l' amministratore di Fs Gianfranco Battisti, né il presidente Gianluigi Castelli. Un indizio importante nel capire l' orientamento di Palazzo Chigi. Luigi Ferraris - una carriera tra Enel, Poste e Terna - e Paolo Scaroni, al momento presidente del Milan, potrebbero non avere più concorrenti. Il primo è spinto anche da Luigi Di Maio, che compenserebbe la perdita dei "suoi" Palermo e Battisti, mentre il secondo vanta un rapporto di lunga data con Draghi.
gianfranco battisti
Intanto, i partiti hanno consegnato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e al capo di gabinetto del premier, Antonio Funiciello, i loro nomi per il cda di Cdp. Il Pd ha indicato Carlo Cerami, il M5s Francesco Floro Flores, entrambi già consiglieri. Alberto Bagnai della Lega ha presentato due nomi: Samuele Pasi e Franca Brusco (collegio sindacale). I pentastellati sono in subbuglio, un grido d' allarme arriva dai gruppi parlamentari che lamentano come Giuseppe Conte non riesca a incidere: se le indiscrezioni saranno confermate, rilevano, per il Movimento sarà un' altra sconfitta.
gianluigi castelli 5