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    OH MIO DIAZ! – I PISCHELLI DELL’ISTITUTO SUPERIORE PERTINI DI GENOVA (EX “SCUOLA DIAZ”) FANNO SCOPPIARE LA POLEMICA PERCHÉ È STATO ORGANIZZATO UN INCONTRO DI ORIENTAMENTO CON LE FORZE ARMATE - NELLA SCUOLA, DURANTE IL G8 DEL 2001, LA POLIZIA FECE IRRUZIONE PICCHIANDO GLI ATTIVISTI NO-GLOBAL CHE ERANO ACCAMPATI NELL’EDIFICIO, ADIBITO A CENTRO STAMPA - IL PESTAGGIO, CHE FECE FINIRE IN OSPEDALE 63 ATTIVISTI, VENNE DEFINITO "MACELLERIA MESSICANA"


     
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    Estratto dell’articolo di Michela Bompani per “La Repubblica”

     

    g8 genova la sottile linea rossa sky documentaries g8 genova la sottile linea rossa sky documentaries

    «Fuori la polizia dalla Diaz» e «Le divise danno i numeri, diamo i numeri alle divise»: gli striscioni sono comparsi sui cancelli dell’istituto superiore Pertini di Genova, la “scuola Diaz” come è divenuta terribilmente nota durante il G8, nella notte del 21 luglio 2001, quando la polizia fece irruzione, picchiando gli attivisti (63 su 93 finirono in ospedale, di cui tre in prognosi riservata).

     

    A scatenare la protesta degli studenti del collettivo Pertini, è stato «l’incontro di orientamento con le forze armate organizzato dalla scuola, con l’obiettivo di descrivere le prospettive di studio e lavoro all’interno di quel percorso», spiegano i ragazzi del collettivo che hanno diffuso un volantino denunciando l’iniziativa. «A pochi giorni di distanza dalle violente cariche della polizia contro gli studenti di Pisa, Firenze e Napoli, rifiutiamo che la polizia, proprio in una scuola così simbolica come la nostra, possa venire a fare lezione, come se niente fosse», attacca il collettivo.

    g8 di genova g8 di genova

     

    Il dirigente scolastico Alessandro Cavanna si stupisce della protesta perché «a scuola non sono entrate le forze dell’ordine ma un’associazione, Assorienta, che ha concordato con il coordinatore delle attività di orientamento di fare alcuni incontri sulle professioni, in questo caso la presentazione delle carriere nelle forze dell’ordine».

     

    «Siamo consapevoli del luogo in cui ci troviamo — spiega il dirigente — e facciamo da tempo un lavoro per sanare la frattura tra Stato e società civile che c’è stata nel 2001, sono state fatte manifestazioni di ricordo anche per il ventennale. Nel caso specifico, si tratta di attività legate alle 30 ore di orientamento formativo, obbligatorio da quest’anno, su cui si è fatto un progetto, con preventiva comunicazione alle famiglie.

     

    G8 GENOVA G8 GENOVA

    Le forze dell’ordine a volte hanno chiesto di concordare incontri ma su temi come bullismo e prevenzione, cybersecurity». Il preside apre agli studenti: «Se non erano d’accordo potevano dirlo. Per il resto, della questione giudiziaria si occupano i tribunali, di politica i politici, io mi occupo di formazione».

     

    «A farci lezione è stato un rappresentante delle forze dell’ordine in borghese — ribattono gli studenti — notiamo che la nostra scuola continua a coinvolgere spesso le forze dell’ordine nelle attività didattiche, da incontri sul cyberbullismo a quelli sul carcere minorile, con un continuo rimando securitario». E al collettivo del Pertini è arrivata la solidarietà di tutte le principali organizzazioni studentesche. […]

     

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    Il complesso scolastico Diaz-Pertini-Pascoli, durante il G8 del 2001, fu messo a disposizione del centro stampa del Genoa social forum e nelle sue aule vennero ospitati alcuni dei manifestanti arrivati da tutto il mondo. Ciò che accadde nella scuola, dopo l’irruzione e i pestaggi della polizia, venne definito “macelleria messicana”. Molti dei manifestanti presenti quella notte alla Diaz furono poi trasferiti nella caserma di Bolzaneto, dove si consumò un altro capitolo drammatico del G8 di Genova. […]

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