Felice Naddeo per corriere.it
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La foga calcistica, talvolta, porta a qualche eccesso. Ma il limite della proverbiale «scivolata col piede a martello» è, a Frattaminore in provincia di Napoli, l’equivalente di una carezza. Perché le contese pallonare qui si risolvono a pistolettate. Non in aria, come avvertimento, ma sulle gambe per evitare all’avversario di giocare nuovamente. Ed è quanto accaduto il 7 luglio fa tra un 29enne e un trentenne che hanno litigato, sul campo da calcetto, per un fallo di gioco.
Dal diverbio, i due sono passati agli spintoni e poi alle armi. Dall’impianto sportivo è iniziato un inseguimento a bordo di scooter e auto con annessa sparatoria per le strade di Frattaminore. Il primo, sul motociclo, ha esploso numerosi colpi contro l’autovettura dell’avversario, colpendolo a una gamba. Seppur ferito, ha risposto al fuoco ferendo anch’egli il rivale a una gamba. Entrambi, poi, si sono presentati all’ospedale di Aversa per farsi curare, ma fingendo di non conoscersi. Le indagini, partite dalla segnalazione dei medici per le ferite d’arma da fuoco, hanno portato i carabinieri ad arrestare uno dei due «pistoleri» del calcetto. L’altro, per ora, è ancora ricercato.
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