Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
PAOLA MURARO
Nessun avviso di garanzia ma qualche dubbio sì. Sul decennale ruolo da consulente dell' Ama (azienda romana dei rifiuti) di Paola Muraro, ora assessora del Comune di Roma amministrato dai grillini, i magistrati Alberto Galanti e Paolo Ielo, stanno facendo alcune ipotesi. Si tratta di approfondimenti che i due inquirenti, titolari di molte inchieste amministrative, non possono trascurare di fronte ad alcune denunce avanzate da vari soggetti nei mesi scorsi.
Ce ne sono 14 in procura, nate da altrettanti esposti presentati dal solo presidente dell'Ama, Daniele Fortini. Altre due - una sul tritovagliatore di Rocca Cencia, un' altra sul malfunzionamento degli impianti di Tmb (trattamento meccanico-biologico)- sono state avviate da poco.
VIRGINIA RAGGI E PAOLA MURARO
Il primo dubbio dei pm,relativo alla Muraro, è collegato a uno degli uomini chiave di Mafia Capitale, Franco Panzironi, già amministratore delegato dell' azienda in epoca Alemanno, a libro paga, per la procura, di Salvatore Buzzi, imprenditore delle coop. Proprio Panzironi avrebbe rivalutato ruolo e mansioni della Muraro che avrebbe beneficiato di una consulenza continuativa di ben 12 anni: dal 2004 al 2016.
Una decisione a norma? Quasi certamente no. E probabilmente - ma siamo agli inizi delle verifiche - neppure la retribuzione a sei zeri, percepita dalla Muraro, era a norma per la municipalizzata. Da qui l' esigenza di approfondire anche quest' aspetto, andando a ritroso fino al periodo del direttore generale Giovanni Fiscon (2013-2014), altro manager rimasto impigliato nelle vicende di Mafia Capitale, per arrivare agli anni di Panzironi.
PAOLA MURARO
Altri dubbi riguardano il tipo di lavoro svolto. L' assessora occupava un ruolo tecnico per il quale erano necessarie competenze specifiche su macchine sofisticate e strategiche come il Tmb. È un fatto che in quel periodo la prefettura diede mandato ai Carabinieri di effettuare una ricognizione su quegli impianti di Tmb pubblici che lavoravano a basso regime. Perché erano quasi fermi? Avrebbero dovuto funzionare, visto che lo stesso lavoro era svolto da un concorrente privato agguerrito come Manlio Cerroni, il ras dell' immondizia a Roma per un trentennio. Perché fargli un favore?
PAOLA MURARO
Qualche risposta potrebbe averla fornita ai pm Daniele Fortini, duramente attaccato dalla neoassessora proprio per non aver utilizzato il tritovagliatore di Cerroni a Rocca Cencia.
SALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI
La Muraro ieri ha spedito al manager nuove frecciate, chiedendo di essere sentita quando questi riferirà in commissione Antimafia, dai cui banchi Stella Bianchi (Pd) ribatte: «Non spetta a lei stabilire le modalità delle audizioni». E Muraro si difende: «Non sono stata contattata dai pm. Se fossi indagata? Non posso pensare a una cosa che non è nella mia disponibilità. Ho un mio dossier che tirerò fuori quando me lo chiederanno». E la sindaca Virginia Raggi: «Stiamo scontando l' effetto di una politica disastrosa fatta negli ultimi 20 anni sui rifiuti. Sapevamo che ci avrebbero attaccato: non sono preoccupata» .