DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
1. GRILLO, LA CONTROFFENSIVA SOCIAL: VOTARE? NOI ANDIAMO PER FUNGHI
Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s
L’ala movimentista prepara la controffensiva mediatica. «Conte con i suoi ha invaso i media per dare una lettura fuorviante di tutta la vicenda», dicono. L’idea è ribattere colpo su colpo. A partire dai social. I sostenitori di Beppe Grillo lanciano l’hashtag «#iononvoto».
E commentano rilanciando l’astensionismo con un «Noi andiamo per funghi», che ricorda il craxiano «andate al mare» per il referendum del 1991. E l’ala pro garante cita un altro caso per giustificare la sua strategia politica: «Se il referendum di Renzi nel 2016 avesse previsto il quorum, il M5S avrebbe fatto appello a non andare a votare».
Ma la votazione del 5-8 dicembre rischia di non essere l’ultimo atto formale dello scontro. Grillo è pronto ad andare oltre e a moltiplicare i fronti. Anche a livello legale, coinvolgendo anche i suoi sostenitori. Un ginepraio di cause per dare filo da torcere ai contiani. A esplicitare le mosse è un post di Marco Bella, che ha tirato le fila della protesta anti Conte alla Costituente. L’ex deputato, collaboratore del blog del fondatore, scrive su Facebook: «Un quorum raggiunto di nuovo, sarebbe la fine della storia? Ma certo che no».
BEPPE GRILLO E I MANDATI DI CONTE - VIGNETTA DI ITALIA OGGI
Bella ipotizza nuovi passaggi sulla Rete «al netto di possibili azioni legali» (che vengono ventilate per la prima volta). «La soluzione c’è, ed è il dialogo. Se Conte e i parlamentari continuano ad attaccare chi gli ha permesso di essere lì, le cose non possono che peggiorare», puntualizza l’ex parlamentare.
E in questo senso va letto il silenzio prolungato del garante. Grillo aveva in mente di replicare a quanto accaduto alla Costituente ma in questi primi giorni ha desistito per lasciare uno spiraglio a una soluzione «pacifica». La speranza — secondo Bella — è quella di «smettere di insultare, sedersi a un tavolo e organizzare una serena separazione consensuale». Con Conte libero di farsi «il proprio partito».
ALESSANDRA TODDE GIUSEPPE CONTE
[…] Intanto, i big contiani continuano a tuonare con toni molto duri contro il fondatore. Ieri è stata la volta di Alessandra Todde. «Noi siamo una comunità adulta, una comunità democratica che non si fa limitare sui temi da dibattere e sulla democrazia», ha detto la governatrice sarda.
E ha aggiunto: «Abbiamo espresso molto chiaramente quella che è la nostra strada: vogliamo crescere, come dice tutta la base dei nostri iscritti». Sulla ripetizione del voto Todde attacca: «Credo che si stia comportando come un bambino piccolo che prende il pallone e vuole andare via. Noi siamo invece adulti e ci comporteremo come tali». […]
2. M5S, GRILLO NON SI FIDA DEL VOTO ONLINE “VOGLIO UN’ALTRA SOCIETÀ CHE CONTROLLI”
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - VIGNETTA DI ITALIA OGGI
https://www.repubblica.it/politica/2024/11/29/news/beppe_grillo_voto_m5s-423760261/
È tutto pronto o quasi per il sequel del voto sul destino di Beppe Grillo nel M5S, fissato dal 5 all’8 dicembre. Ma il garante destituito a metà dopo l’esito di domenica scorsa (34 mila sì alla sua sfiducia su 54 mila votanti) sta puntando i piedi: chiede una società terza che certifichi la votazione su SkyVote, richiesta fatta al Comitato di garanzia, di cui fanno parte Roberto Fico, Virginia Raggi e Laura Bottici.
Giuseppe Conte non vuole fornire appigli a Grillo, né SkyVote — che nel suo portafoglio ha clienti di peso come Rai, Luiss, Confcommercio, le Acli, solo per citarne alcune — ci sta a perdere la reputazione in caso di proteste del comico e quindi è arrivato il via libera: va bene per la certificazione esterna.
Solo che la società vidimatrice della consultazione online proposta non era di gradimento al fondatore. Il quale ha a sua volta avanzato una serie di nominativi ad hoc , si dice su consiglio di Davide Casaleggio.
Alla fine un accordo si troverà, garantiscono da via di Campo Marzio. Ma tutta la vicenda in sé è indicativa della totale sfiducia di Grillo, ormai sempre più determinato a rompere le uova nel paniere dell’attuale presidente.
BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MEME BY USBERGO
[…] Chi è vicino a Grillo assicura che la mossa del voto bis non è l’unica che serba in canna. Sulla potestà del simbolo delle 5 Stelle infatti sia Conte che il fondatore sono convinti di avere ragione. Cioè di esserne titolari. Gabriele Maestri, giurista e animatore del sito isimbolidelladiscordia. it , è probabilmente il maggior esperto italiano di simboli politici. «Il problema sta nella confusione tra simboli e marchi», spiega.
Infatti il brand del M5S, con le varie evoluzioni, è stato registrato due volte come marchio e due volte come simbolo politico, tramandato attraverso due associazioni diverse. Gli eventuali e ulteriori accordi tra garante e il M5S di Conte non sono mai stati resi noti, dopodiché secondo Maestri «nessuno dei due può essere sicuro al cento per cento di spuntarla.
E se anche l’associazione più vecchia, quella del 2012 di Grillo, può far valere una sorta di prelazione», poi «le leggi elettorali danno maggiore tutela ai simboli presenti in Parlamento, e lì c’è l’associazione guidata da Conte: le regole civilistiche sono una cosa e quelle elettorali un’altra». La cosa più semplice sarebbe quindi una risoluzione consensuale fra le parti, magari con una transazione. Ma la politica e le idee, in tutto questo, sembrano assai lontane.
GIUSEPPE CONTE AL TEATRO MANCINELLI DI ORVIETO PER LO SPETTACOLO DI GRILLOGIUSEPPE CONTE - ALESSANDRA TODDE giuseppe conte beppe grillo memeBEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE - ELEZIONI REGIONALI IN LIGURIA - VIGNETTA BY ROLLI PER IL SECOLO XIX
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