Estratto dell’articolo di Simona Buscaglia per “la Stampa”
MIGRANTI SBARCATI A CATANIA DALLA GEO BARENTS
Egiziana, tunisina, bangladese, siriana e afghana. Sono queste le principali nazionalità di coloro che hanno raggiunto le coste italiane nel 2022, un anno in cui gli sbarchi sono aumentati di più della metà rispetto al 2021 (+55,8%), con 105 mila arrivi.
migranti scendono dalla nave rise above a reggio calabria 4
A cambiare però è soprattutto la composizione per cittadinanza: «Prima la maggior parte delle persone che arrivavano via mare proveniva dall'Africa subsahariana – spiega Livia Ortensi, responsabile del settore statistica della Fondazione Ismu, che ieri ha pubblicato il 28° Rapporto sulle migrazioni –. Il motivo del calo potrebbe essere riconducibile agli accordi stretti tra l'Unione europea e il Niger, che sta facendo da barriera tramite delle leggi che hanno cercato di contrastare il traffico di esseri umani».
naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 2
Sono invece molto aumentati gli arrivi di cittadini nordafricani: «Egiziani e tunisini sono ora il maggior numero. Entrambi i Paesi stanno vivendo una profonda crisi economica e anche i loro immigrati hanno ripreso la via del mare. Molti ivoriani che arrivano qui prima vivevano in Tunisia, dove oggi esistono tensioni xenofobe nei confronti degli stranieri che li spingono a scappare da situazioni socialmente difficili».
migranti
Il tremendo naufragio sulle coste della Calabria si collega alla ripresa dei flussi dalla Turchia: le persone sbarcate in Italia che provengono da questa rotta (principalmente afghane, iraniane ed egiziane) erano quasi 13 mila nel 2021 e sono diventate oltre 16 mila nel 2022, anche se rimangono comunque un 15% del totale degli sbarchi via mare: «È una rotta costosissima, molto più delle altre: un viaggio dalla Turchia all'Italia puoi arrivare a pagarlo anche diecimila dollari – aggiunge Ortensi -. […]
sbarco migranti
Se poi gli stranieri presenti nel nostro Paese sono poco più di 6 milioni (88 mila in più rispetto al 2021), chi studia i fenomeni migratori pone l'accento sulle loro condizioni economiche, sempre più fragili, nonostante il tasso di attività sia aumentato, passando dal 65,6% al 67,6% nel 2021: nello stesso anno la povertà assoluta interessa infatti il 30,6% delle famiglie di soli stranieri, con un'alta incidenza di famiglie immigrate in difficoltà anche tra gli occupati, sintomo di quel «lavoro povero» che non crea integrazione. […]