Marco Antonellis per Dagospia
NICOLA ZINGARETTI RENZI
Mentre il Pd è sempre più attento alla ricerca di interlocutori politici (magari dalle parti di Fico) anche in vista di possibili ulteriori espulsioni tra i 5Stelle che indebolirebbero ulteriormente la maggioranza di governo aprendo alla possibilità di nuovi scenari, al Nazareno ci si interroga su come andrà il Congresso e soprattutto chi ne sarà il vincitore.
maurizio martina e graziano delrio
Si spera, soprattutto, che si superi almeno il milione e mezzo di votanti alle Primarie perché al di sotto sarebbe un "flop", spiegano fonti di vertice del partito. E infatti, tra i grandi "signori delle tessere" serpeggia addirittura il timore che si arrivi a stento al milione di partecipanti. Insomma, un disastro rispetto ai fasti del passato.
Dalle parti di Nicola Zingaretti, sempre in vantaggio nei sondaggi rispetto al competitor diretto Maurizio Martina (37 contro 32%) lo scenario peggiore e più temuto è quello della "vittoria dimezzata": Zinga verrebbe eletto Segretario soltanto in Assemblea nazionale, senza cioè superare il quorum del 50% alle Primarie. Il timore non è che Martina lo batta tra gli iscritti (tra i due, si dice all'interno del partito, ci sarebbe anche un patto tacito per non sovvertire in Assemblea il risultato che uscirà dalle primarie) ma che in ogni caso non superi il Quorum.
nicola zingaretti anna finocchiaro
Resta nettamente indietro nei sondaggi Roberto Giachetti, il renzianissimo candidato all'ultimo momento che corre in tandem con Anna Ascani. A lui però guarda con attenzione lo stesso Matteo Renzi per capire quanto ancora conterà nel partito e, se deciderà di fare una sua "cosa" spiegano dal Pd, potrebbero essere proprio i fedelissimi che ora stanno con Giachetti a lasciare il Partito Democratico per andare con il senatore di Rignano (che comunque ha deciso di non fare endorsement per nessuno in vista del congresso. La strategia è quella del "wait and see").
giachetti e ascani si candidano al congresso pd 1
Persino Maria Elena Boschi guarda con favore alla nascita di un nuovo soggetto politico mentre Luca Lotti preferirebbe restare nel Pd. Insomma, il Giglio magico è spaccato in due come una mela. Nel frattempo, con buona pace di Giancarlo Giorgetti, il potentissimo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dalle parti del Nazareno si nota una rinnovata attenzione da parte dei grandi fondi di investimento e del mondo delle imprese nei confronti del Pd.
BOSCHI LOTTI
In questi ambienti è forte la delusione per la manovra economica del governo gialloverde e si cercano nuove sponde facendo molta attenzione ai progetti, anche di governo, che potrebbero nascere nei prossimi mesi. Perché, come ama ripetere ai suoi interlocutori la parlamentare dem Di Giorgi "in questa fase politica servirebbe un segretario già operativo".