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    HOUTHI, SIAMO FOTTUTI! – I PRODOTTI CHE ARRIVANO IN EUROPA PASSANDO PER IL MAR ROSSO SUBIRANNO AUMENTI FINO AL 10% - COME AL SOLITO, SONO I CONSUMATORI A DOVER SBORSARE PER LE CONSEGUENZE DEI CONFLITTI: IL COSTO PER TRASPORTARE UN CONTAINER DA SHANGHAI A GENOVA È QUASI QUADRUPLICATO, (PASSANDO DA 1.400 A 6.300 DOLLARI) E LE AZIENDE SI RIFANNO SUI CLIENTI – L’ITALIA, CHE PARTECIPA ALLA MISSIONE EUROPEA “ASPIDES”, INVIERÀ LE NAVI DELLA MARINA PER TUTELARE IL DIRITTO DI NAVIGAZIONE NELL'AREA...


     
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    L’EFFETTO MAR ROSSO «SUL MADE IN ITALY AUMENTI FINO AL 10%»

    Estratto dell’articolo di Giacomo Andreoli, Roberta Amoruso per “Il Messaggero”

     

    ribelli houthi ribelli houthi

    Ormai la chiamano "tassa Mar Rosso". Dall'elettronica, all'alimentare, dalla moda, all'arredo, fino alla componentistica auto, i prodotti che arrivano in Europa dall'Asia con navi portacontainer trasmetteranno aumenti che potrebbero arrivare al 10% sui prezzi a portata di imprese e famiglie. Almeno secondo alcuni produttori.

     

    E non può essere diversamente per una crisi che rischia di durare quanto basta per fare molti danni, visto che il costo per trasportare un container "tipico" da Shanghai a Genova è ormai quasi quadruplicato (+360%). Tra la fine di novembre e oggi il costo è infatti passato da 1.400 a 6.300 dollari.

    CAMBIO DELLE ROTTE ATTRAVERSO IL CANALE Di suez per le azioni degli houthi nel mar rosso CAMBIO DELLE ROTTE ATTRAVERSO IL CANALE Di suez per le azioni degli houthi nel mar rosso

     

    […] Dunque si tratta soltanto di capire fino a che punto arriverà la "tassa Mar Rosso" a carico delle famiglie (i prezzi generali in Europa possono crescere fino all'1,8% entro 12 mesi in Europa, stima per ora l'Ispi). Rivenditori britannici come Tesco, Marks & Spencer e Saisbury's hanno già lanciato l'allarme: l'aumento dei prezzi sarebbe inevitabile.

     

    E si moltiplicano gli allarmi sui ritardi nelle consegne, da Crocs a Text, fino a Ikea. Ma a confermare l'impasse è anche l'Associazione europea di produttori di auto, dopo gli stop annunciati negli stabilimenti di Tesla in Germania e Volvocar in Belgio. In generale potrebbero crescere i prezzi dei prodotti con i margini minori.

     

    «Tra i beni più a rischio», spiega Giacomo Calef, country manager Italia di Ns Partners, «ci sono quelli alimentari». Come conferma Coldiretti si tratti di: frutta fresca, pomodori, vino, pasta, formaggi, grano, frumento, caffé, olio di palma, carne di maiale e spezie. C'è poi l'elettronica, tra tv, smartphone, calcolatrici e schede elettroniche. Pagherebbero caro anche abbigliamento e meccanica e i margini potrebbero diventare troppo esigui persino per attori della fast-fashion (H&M, Shein, Inditex). E ancora: secondo l'ad di Filiere Italia, Luigi Scordamaglia, ci potrebbe essere pure una "speculazione" di produttori e commercianti. […]

     

    I MINISTRI TAJANI E CROSETTO RASSICURANO: NESSUN PROBLEMA, ABBIAMO I NUMERI LE RETICENZE DI MELONI SUPERATE DOPO UN CONFRONTO TRA ROMA E BRUXELLES

    Estratto dell’articolo di Grazia Longo, Ilario Lombardo per “La Stampa”

     

    milizie houthi - mar rosso milizie houthi - mar rosso

    Pronti al voto in Aula. I ministri degli Esteri e della Difesa Antonio Tajani e Guido Crosetto hanno dato rassicurazioni sulla possibilità di rendere ancora più vincolante il passaggio in Parlamento della missione Aspides, l'operazione marittima che l'Unione europea sta predisponendo per proteggere i mercantili dagli attacchi nel Mar Rosso degli Houthi, i ribelli filoiraniani dello Yemen.

     

    «Per noi non c'è alcun problema a chiedere un voto in Parlamento – ha spiegato in queste ore Tajani ai collaboratori -. I voti li abbiamo, anche se fossero solo quelli della maggioranza. L'auspicio però è che, in questo caso, il consenso sia unanime». Anche perché, assicura il capo della diplomazia italiana, si tratta di una missione di natura difensiva, e non offensiva. Ci saranno regole d'ingaggio chiare, e nessuna velleità militaristica.

     

    meloni crosetto meloni crosetto

    Nel governo si stanno preparando a tutte le possibili richieste di delucidazioni da parte delle opposizioni, anche se non sembra si stiano riproponendo le polemiche che hanno accompagnato il dibattito sull'invio delle armi in Ucraina. D'altronde, la missione – come spiega il nome, che in greco significa "scudi" – avrà lo scopo di proteggere le rotte commerciali, e dunque la tenuta economica (costo dei trasporti, prezzi finali) dei Paesi europei, Italia compresa.

     

    Da quanto trapela dalla Difesa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un primo momento avrebbe preferito limitare il passaggio a una semplice informativa. Una posizione che è stata superata dopo un confronto politico tra Roma e Bruxelles. A questo punto, nelle prossime settimane, Camera e Senato potrebbero essere chiamati a esprimersi e a votare.

     

    I RAID DI STATI UNITI E GRAN BRETAGNA CONTRO GLI HOUTHI I RAID DI STATI UNITI E GRAN BRETAGNA CONTRO GLI HOUTHI

    Saranno tre le navi impegnate a difendere i cargo dai missili e dai droni degli Houthi. Una batterà bandiera italiana, mentre per le altre due proverranno da Spagna, Francia e Germania. L'Italia sceglierà la fregata tra le otto in dotazione alla Marina Militare. […] In aggiunta, potrebbe essere coinvolto un cacciatorpediniere (il Duilio o il Doria). I dettagli devono ancora essere definiti. Ma il tempo è sufficiente, dato che non si entrerà nel vivo delle attività prima del 19 febbraio.

     

    L'equipaggio italiano, secondo quanto anticipato da fonti militari, sarà di 170-180 uomini. Soldati che si muoveranno secondo il principio della legittima difesa: potranno sparare solo se attaccati. Il loro compito sarà quello di garantire la "Freedom of navigation" proclamata anche dal presidente americano Joe Biden il giorno dell'attacco scagliato dagli angloamericani contro le basi Houthi nello Yemen.

    attacco di miliziani houthi a nave mercantile attacco di miliziani houthi a nave mercantile

     

    Uno scudo a tutela della libera circolazione dei mercantili che transitano nel tratto compreso tra il Canale di Suez e, più a sud, lo Stretto di Bab el-Mandeb. Una rotta fondamentale, dove passa un terzo del traffico mondiale dei container e il 40% del commercio Asia-Europa.

     

    Non si tratterà di una scorta continua, ma di un monitoraggio costante che, in caso di necessità, consentirà di intervenire in tempi rapidi. Gli interessi economici da difendere sono troppi, e troppo delicati. Senza il piano di difesa, i mercantili saranno costretti a passare dal Capo di Buona Speranza con un ritardo di 12-15 giorni nella consegna delle merci, e con l'ovvia conseguenza di far ripiombare l'Occidente in una spirale inflazionistica senza controllo. […]

     

    guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023 guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023

    Le prossime tappe politiche sono già definite. Il 30 e il 31 gennaio si svolgerà a Bruxelles una riunione di tutti i ministri della Difesa dell'Unione europea. Il 1° febbraio il ministro Crosetto riferirà, con un'informativa, alla Commissione Difesa della Camera.  […]

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