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    I PROGETTI ARCHITETTONICI PIU AFFASCINANTI DEL 2017: C'È ANCHE LA CITTA'-FORESTA CINESE DI BOERI, CHE DAL BOSCO VERTICALE VUOLE RICOPRIRE DI PIANTE CENTINAIA DI EDIFICI - E POI UN RISTORANTE SUBACQUEO, UNA SEQUOIA GRATTACIELO E UN HOTEL A FORMA DI CHITARRA


     
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    Filippo Piva per "www.gqitalia.it"

     

    Gli 80 anni di Renzo Piano, l’apertura del nuovo Louvre di Abu Dhabi, l’inaugurazione del City Life Shopping District a Milano. Il 2017 si è concluso in modo senza alcun dubbio interessante per il mondo del design e dell’architettura, sempre più attento alla sostenibilità ambientale, certo, ma anche incredibilmente ambizioso sul piano dell’estetica. O almeno così si potrebbe intuire sfogliando i progetti che sono via via venuti a galla negli ultimi 12 mesi, tra cui spiccano grattacieli dalle forme apparentemente impossibili o intere città incastonate all’interno di foreste artificiali. Ne abbiamo selezionati 5 che più degli altri sono riusciti a stuzzicare la nostra fantasia, tracciando la strada per quella che potrebbe essere la bellezza del futuro.

     

    La Forest City di Stefano Boeri Architetti

    Una città in grado di ospitare fino a 30 mila persone, ma anche di produrre ogni anno 900 tonnellate di ossigeno e di assorbire 10 mila tonnellate di CO2 e altre 57 tonnellate di polveri sottili, grazie ai suoi 40 mila alberi.

     

    Porta la firma dell’architetto italiano Stefano Boeri il progetto della città-foresta che sorgerà a Liuzhou, in Cina. Una meraviglia architettonica completamente in chiave green, che intende rivoluzionare le prospettive dell’abitare del futuro, fornendo una valida – e bellissima – alternativa all’espansione senza limiti delle periferie urbane. “Non ci limiteremo a realizzare prati e giardini, ma impianteremo alberi anche nelle facciate degli stessi edifici, prendendo come esempio proprio il nostro Bosco Verticale di Milano”, ci ha promesso lo stesso Boeri. E noi non vediamo l’ora di vedere tutto questo trasformato in realtà.

     

     

    forest city boeri architetti forest city boeri architetti

     

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    Il Big Bend dello studio Oiio

    Pensato per aggiungere un ulteriore tocco di innovazione al cuore di New York City, questo colosso ideato dallo studio Oiio si presenta come un lunghissimo grattacielo di 1,22 chilometri totali, che si piega su se stesso e ricade a terra, formando un curioso arco nel cielo. Un design estremo? Assolutamente sì, e per questo molto, molto interessante. Il progetto è attualmente alla ricerca di un finanziatore sufficientemente folle da investire in questa vera e propria impresa architettonica.

     

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    Il Giant Sequoia Skyscraper di Ko Jinhyeuk, Cheong Changwon, Cho Kyuhyung e Choi Sunwoong

    C’è un intero team di architetti coreani dietro l’esaltante idea di trasformare una sequoia gigante in un grattacielo. Un progetto che nasce per promuovere la conservazione di questi colossi della natura, sempre più a rischio negli Stati Uniti a causa della dilagante deforestazione, ma che di fatto potrebbe rivoluzionare il concetto stesso di costruzione. Utilizzando la corteccia dell’albero come parete esterna, infatti, si potrebbe dare vita a un mondo fatto di scuole, uffici, abitazioni e negozi letteralmente incastonati nella natura.

     

    giant sequoia skyscraper giant sequoia skyscraper

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    L’hotel a forma di chitarra di Hard Rock Café

    Il Seminole Hard Rock Hotel & Casinò Hollywood, complesso che sorge appunto nella città di Hollywood (quella in Florida, non quella californiana), è pronto per un iconico restyling che è stato annunciato proprio quest’anno. La struttura principale, quella che svetterà sopra il lago e gli edifici circostanti, avrà infatti le sembianze di una gigantesca chitarra elettrica di specchi. Un omaggio architettonico al rock unico al mondo, che racchiuderà al proprio interno anche un teatro da 7 mila posti, uno studio televisivo e una spa di 3.800 metri quadrati. Per rilassarsi a dovere dopo essersi scatenati al ritmo di musica, ovviamente.

     

    hard rock hotel hard rock hotel

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Il ristorante Under dello studio Snøhetta

    Immergersi fino a toccare il fondale marino, ma vestiti di tutto punto, per una cena indimenticabile. In Norvegia è stata annunciata la costruzione del primo ristorante subacqueo europeo: si chiamerà Under, e potrà ospitare fino a 100 commensali che partendo comodamente dalla terra ferma si ritroveranno a mangiare davanti a una vetrata di 11 metri da cui spiare gli abitanti del mare. L’apertura è prevista per il 2019. Un consiglio? Prenotate con largo anticipo. E lasciate a casa il costume.

     

     

    risotrante under risotrante under

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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