mario draghi giuseppe conte
DAGONEWS
Mario Draghi e Giuseppe Conte, dall'insediamento del governo, si sono incontrati solo una volta, a luglio. Un vis à vis di un'ora, a luglio, per discutere della riforma Cartabia. Dopo quell'appuntamento, più nulla. I quotidiani raccontano di "contatti telefonici" tra i due. Ma a quanto risulta a Dagospia, Conte avrebbe provato più volte a raggiungere telefonicamente SuperMario senza mai ricevere risposta…
CONTE INCONTRA GLI ELETTI, L'IDEA DI VEDERE IL PREMIER DI MAIO, AVVISO SUL COLLE
GIUSEPPE CONTE MARIO DRAGHI
Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"
Giuseppe Conte scende in campo per provare a tenere a freno le tensioni interne ai gruppi parlamentari. Il presidente del Movimento ha assistito nelle ultime 28 ore a una escalation e ha deciso di intervenire, iniziando un confronto serrato (tematico) con gli eletti delle diverse commissioni. Il leader ha intenzione di lavorare a un'agenda per i prossimi mesi. Conte - che è in contatto telefonico con Mario Draghi - sta accarezzando anche l'idea di tornare a Palazzo Chigi per prospettare al premier le priorità del Movimento.
Al tempo stesso gli incontri con i parlamentari segnano la volontà del leader M5S di trovare un'intesa, un punto di equilibrio con deputati e senatori che finora è mancato. Il pranzo con Enrico Letta di lunedì ha dato il la a lamentele anche pubbliche, come quella di Sergio Battelli al Foglio . C'è chi chiede lo stop ai caminetti.
letta conte
«Sul nome del prossimo presidente della Repubblica ci deve essere ampia discussione interna. E non possiamo escludere nemmeno un passaggio in Rete», ha detto Conte all'Adnkronos . Ma le tensioni nel gruppo sono continuate a montare. Lo spettro per i parlamentari è che il presidente dei Cinque Stelle non sia contrario a un ritorno anticipato alle urne. «Credo che dobbiamo smetterla di fare giochetti, anche perché c'è chi sta guardando al Quirinale per creare un'altra crisi politica, e invece noi non dobbiamo assolutamente pensare a una crisi», ha detto intervenendo sulla questione Luigi Di Maio a Porta a Porta . Il ministro frena sull'idea di un bis ad interim a Sergio Mattarella: «Non esiste un presidente a scadenza». E sul rapporto con Conte parla di «lealtà».
GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI
I fedelissimi dell'ex premier provano a scacciare l'ipotesi di un voto anticipato che porterebbe molti colleghi a perdere lo scranno in Parlamento. «Conte non ha intenzione di andare al voto nel 2022», ribadiscono con forza. Sanno anche loro, ne sono consapevoli, che il leader e il gruppo parlamentare sono ancora distanti.
«Ci vuole tempo, non sono processi immediati», sottolineano. Per vedere il M5S contiano - assicurano - «ci vorrà qualche mese». Intanto, però, i temi della politica vanno avanti. La vicepresidente in pectore Paola Taverna sta lavorando per orchestrare le scelte del Movimento per le elezioni delle Province (un tempo viste come il fumo negli occhi dai Cinque Stelle).
PAOLA TAVERNA GIUSEPPE CONTE
Una novità doppia: non solo il nuovo corso contiano appoggia la mossa di partecipare alla scelta dei presidenti, ma soprattutto Taverna sta utilizzando ancora la vecchia rete dei facilitatori locali - in teoria «dismessa» dopo le Amministrative - come una sorte di pool di segreterie regionali. Un incontro tra la vicepresidente e i facilitatori è in agenda a breve: servirà per definire le strategie .