DAGO-RACCONTO
albero di penone davanti palazzo fendi
Oggi, ore 10, Largo Goldoni.
Sull’elegante slargo che divide via dei Condotti da via del Corso e Tomacelli, di fronte alla prestigioso palazzo Fendi, c’una piccola folla di curiosi. Si sono radunati lì per ammirare la nuova “opera di arte contemporanea” inaugurata in pompa magna ieri sera: l’albero realizzato dal grande artista Giuseppe Penone. Il nome dell’opera è poetico: “ Foglie di pietra”. A finanziare il progetto è stato il Gruppo Fendi. Resterà di sua proprietà per trent’anni, poi passerà alla città di Roma.
albero di giuseppe penone a largo goldoni 3
Molti fotografano con i loro cellulari l’albero in bronzo, che regge un grande masso in travertino. E’ altissimo, diciotto metri. Un colpo d’occhio insolito che incuriosisce.
Tra i curiosi, il più curioso è un cinquantenne romano, in giacca e camicia aperta, dall’aria popolare . Balbetta incredulo tra sé:
“Ma che è ‘sta roba?....Che cacchio me rappresenta?”.
A venirgli in soccorso è un giovane dall’aria saputella. Uno di quelli che probabilmente frequentano le gallerie moderne.
“ Quest’albero è un segno di modernità”.
“ Davero? “ fa il romano “ Ma modernità de che?”
Il saputello sorride:
albero di giuseppe penone a largo goldoni 2
“ L’artista ha voluto dire che il marmo dell’Antica Roma, sepolto sottoterra, esce allo scoperto, sale in aria e quindi guarda il futuro”
Il romano annuisce impressionato:
“ Ammazza! Allora io non ci avevo capito un cazzo! Me sembrava una roba caduta dar cielo. Come se chiama, un meteorita..."
“ Be’, nell’arte ognuno ci vede quello che vuole”.
Il romano ribatte perplesso:
“ Io però qui tanta arte nun ce la vedo…Me pare un albero della cuccagna venuto male...”
Il saputello si altera:
“ Venuto male?...Ma questo è un Penone!”.
“Mai coperto”
albero di giuseppe penone a largo goldoni 1
“ Penone è un genio”.
Il romano sbotta:
“ E allora ‘stavolta me sa che il genio s’è distratto!...Guarda che squallore!...Due tronchi striminziti che manco a Tolfa!...Senza ‘na foglia!...Ma che il genio ha voluto risparmià?”.
Il saputello gli lancia un’occhiata di disprezzo e si allontana.
Il nostro romano, diciamo una specie di Alberto Sordi in “ Vacanze intelligenti”, ci resta male.
Dopo un ultimo sguardo all’”opera”, si allontana anche lui, bofonchiando tra sé:
“ Boh, forse sarà che so’ ignorante…Però a me più che un’opera d’arte me pare ‘na sola…Famme annà a Fontana de’ Trevi così me ripijo...”
Viene fermato da un turista tedesco che indicando l’albero gli chiede:
la mostra di penone al museo della civilta italiana
“ Tu sapere chi essere autore?”
E lui risponde:
“ Pare che è il nuovo Bernini…Però a piazza Navona l’opera j’era venuta mejo…”
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