1. CALCIO: CHELSEA VINCE TERZA DI FILA, SARRI BATTE BENITEZ
maurizio sarri
(ANSA) - E' una Premier League 'all'italiana' visto che a guidarla a punteggio pieno, assieme al Liverpool di Salah e Alisson, sono il Chelsea di Maurizio Sarri e il sorprendente Watford della famiglia Pozzo. I Blues sono andati a vincere per 2-1 sul campo del Newcastle guidato da Rafa Benitez nella sfida tra ex allenatori del Napoli. Il punteggio del St. James' Park non rende giustizia al dominio degli ospiti, che hanno avuto l'81% di possesso palla mentre i padroni di casa (schierati con il 5-4-1) si tenevano perennemente sulla difensiva. Il match è stato sbloccato solo al 31' st da un rigore di Hazard, concesso per fallo di Schar su Alonso.
Il Newcastle ha avuto però una reazione d'orgoglio pareggiando con Joselu, finalizzatore di un'azione 'viziata' in avvio da una gomitata di Yedlin a Giroud. Proprio il difensore americano, Yedlin, la 43' st ha deviato nella propria porta una conclusione di Marcos Alonso regalando al Chelsea il successo e la leadership in classifica. Ha esultato anche Maurizio Sarri che in precedenza, durante la partita, si era concesso una sigaretta a bordo campo, nonostante il divieto di fumare vigente in tutti gli stadi della Premier League.
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2. ABRAMOVICH-LONDRA, LA GUERRA CONTINUA "DUE MILIARDI PER VENDERE IL CHELSEA"
Erica Orsini per www.ilgiornale.it
Dopo quindici anni il Chelsea potrebbe cambiare proprietario.
Secondo le indiscrezioni rivelate ieri dalla stampa britannica il miliardario russo Roman Abramovich starebbe tentando di vendere il club per oltre 2 miliardi di sterline, un affare che, se portato a termine, spazzerebbe via qualsiasi record finora raggiunto in questo campo.
ROMAN ABRAMOVICH CON LO YACHT A CAPRI
Delle intenzioni di Abramovich si vocifera da tempo, soprattutto in seguito a un numero di proposte fatte da investitori danarosi subito dopo i problemi diplomatici che l'oligarca ha dovuto affrontare dopo il caso Skripal. La disputa ancora aperta tra Londra e Mosca dopo l'avvelenamento a Salisbury dell'ex agente segreto e sua figlia ha reso particolarmente difficile la vita di tutti gli espatriati nel Regno Unito. Altri oligarchi stanno già considerando di andarsene e lo stesso Abramovich si era visto rallentare le pratiche per il rinnovo del passaporto tanto che, per ovviare all'inconveniente, aveva poi ottenuto la cittadinanza israeliana. Appare quindi credibile l'ipotesi di una vendita che potrebbe fruttargli una cifra monstre.
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Abramovich aveva acquistato il club nel 2003 per la cifra iniziale di 60 milioni, ma i conti sono sempre rimasti in rosso negli anni della sua gestione, a eccezione del fortunato biennio 2013-14, durante il quale fu registrato un profitto di quasi 15 milioni. Molto probabilmente quindi, la maggior parte dei soldi ottenuti dalla cessione se ne andrebbero per coprire i debiti. Anche un pareggio contabile comunque non fa mai male, neppure a un multimiliardario come lui. Ancora nei primi posti della Lista dei Paperoni compilata dal Sunday Times, Abramovich si trova anche al quarto posto nella classifica dei divorzi più costosi di ogni tempo.
sofia e roman abramovich
La separazione, nel 2007, dalla sua seconda moglie Irina, gli è costata 150 milioni di sterline, non esattamente briciole. Tornando alla vendita del Chelsea, il miliardario quest'anno aveva già rifiutato l'offerta di due miliardi avanzata da Sir Jim Radcliffe, il proprietario del gigante petrolchimico «Ineos», ma a quanto pare sarebbe disponibile a considerare opzioni maggiori se è vero quello che afferma il Sunday Times. Il giornale rivelava ieri che nella squadra di direttori del club sarebbe stato aggiunto Joe Ravitch della «Reine Group», la stessa banca di investimenti che nel 2015 ha supportato il proprietario del Manchester City di Abu Dhabi nella cessione del 13 per cento delle quote agli investitori cinesi.
roman abramovich e putin
Le indiscrezioni sulla Reine Group devono essere ancora confermate dato che la società per ora non ha rilasciato commenti, mentre un portavoce di Abramovich a Mosca ha dichiarato all'agenzia Reuters che non ha nulla da dire sulle speculazioni del mercato. Anche fonti del club smentiscono le ipotesi di una vendita spiegando che non è cambiato nulla dal rifiuto dell'offerta fatta da Radcliffe, ma della possibilità si continua a parlare da mesi nel settore. Le spese per l'acquisto di giocatori sono molto diminuite, e anche l'ambizioso piano di ristrutturazione della sede principale del club a Stamford Bridge, lo scorso maggio, ha subito una battuta d'arresto. I tempi gloriosi dei 5 titoli vinti nella Premier League e le cinque coppe guadagnate nella FA Cup, il più prestigioso torneo nazionale inglese, sembrano lontanissimi.
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