Da corriere.it
GUERRA RUSSIA UCRAINA
Ore 06:09 - Kiev: la nostra posizione negoziale è troppo debole per trattare ora
Davyd Arakhamia, negoziatore ucraino per i colloqui di pace con la Russia, attualmente in stallo, ha descritto la posizione negoziale di Kiev come «abbastanza debole». Per questo motivo «non vogliamo sederci al tavolo» per adesso ma «dobbiamo invertire la rotta in qualche modo». Nonostante i negoziati siano congelati, la delegazione ucraina, ha aggiunto Arakhamia, ha dialogato telefonicamente con la parte russa una o due volte a settimana: «Entrambe le parti capiscono perfettamente che non c'è spazio per i negoziati adesso». L'Ucraina sta perdendo fino a 1.000 soldati al giorno, tra feriti e uccisi, nel Donbass dove la Russia sta avanzando, Kiev ha reclutato un milione di persone ad oggi e ha il potenziale per due milioni, ha aggiunto.
Ore 05:56 - Biden: stiamo fornendo oltre 1,2 miliardi di aiuti a Kiev
SEVERODONETSK GUERRA RUSSIA UCRAINA
«Questa mattina ho parlato con il Presidente Zelensky per discutere della brutale guerra in corso con la Russia». Così il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un messaggio su Twitter. «Ho ribadito il nostro impegno a sostenere l’Ucraina e ho condiviso il fatto che gli Stati Uniti stanno fornendo oltre 1,2 miliardi di dollari in assistenza umanitaria e in sicurezza».
Ore 05:53 - Il Canada invierà a Kiev pezzi di ricambio per gli obici M777
Il Canada donerà all’Ucraina ulteriori circa 9 milioni di dollari in pezzi di ricambio di artiglieria. Lo ha annunciato la ministra della Difesa canadese Anita Anand. I ricambi - viene spiegato sul sito web del governo del Canada - consistono in dieci canne per M777 Howitzer, obici che richiedono una sostituzione regolare della canna di fuoco per assicurarne l’accuratezza e la massima gittata. Anand ha annunciato i nuovi aiuti militari a Kiev nel corso della riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina tenutasi presso la sede Nato a Bruxelles. Da febbraio 2022 il Canada ha impegnato 274 milioni di dollari in assistenza militare a Kiev.
Ore 05:52 - «Qui non è Mariupol»: la guerra dei ventenni a Severodonetsk
SEVERODONETSK GUERRA RUSSIA UCRAINA
«Il pericolo maggiore resta che i russi riescano a prenderci alle spalle. Ma per il resto la situazione oggi a Severodonetsk è molto diversa dall’assedio di Mariupol nei mesi scorsi». Sono usciti due giorni fa dai combattimenti più difficili del momento, i tre soldati ventenni che incontriamo nell’unica tavola calda funzionante di Sloviansk, una delle cittadine ancora controllate dagli ucraini nella provincia di Lugansk. Li comanda un sergente con la testa rasata che accetta di parlare solo col nome di battaglia: Nikita.
Non fa riferimenti specifici, ma racconta diretto. «Siamo rimasti due settimane nei sotterranei della Azot, la fabbrica chimica che tanti paragonano alle acciaierie Azovstal di Mariupol, senza sapere però che qui i sotterranei sono meno estesi e meno profondi. Non siamo organizzati per resistere a lungo, come avvenne a Mariupol, ma Severodonetsk si trova a poche centinaia di metri dalle prime linee ucraine, i rifornimenti continuano ad arrivare negli zaini di chi transita a piedi e noi stessi siamo potuti uscire camminando sui resti di un ponte. Abbiamo anche visto che passano munizioni, acqua e cibo su piccole barche che partono dalla riva di Lysychansk e in un paio di minuti attraversano il Siversky Donets».
La guerra del grano in Ucraina
Ore 05:51 - Unhcr, record assoluto di persone in fuga nel mondo
Il numero delle persone costrette a fuggire dalle proprie case è aumentato ogni anno nell’ultimo decennio, ed è ora il più elevato da quando si è cominciato a registrare il dato. A riferirlo è il rapporto statistico annuale dell’Unhcr `Global Trends 2021´ pubblicato oggi, sottolineando che alla fine dello scorso anno, le persone in fuga risultavano essere 89,3 milioni, un aumento dell’8% rispetto al 2020 e ben oltre il doppio rispetto al dato registrato 10 anni fa. L’invasione russa dell’Ucraina e altre emergenze come in Africa o in Afghanistan hanno portato la cifra a superare la drammatica soglia dei 100 milioni a maggio 2022.
La nave russa con il grano rubato in Ucraina
Ore 05:50 - Sondaggio: per il 56% degli italiani la colpa della guerra è della Russia
Lo European Council on Foreign Relations di Londra ha affidato a YouGov e Datapraxis un sondaggio dal quale emergono attitudini profondamente diverse dell’opinione pubblica nei principali Paesi europei a proposito della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze. Le differenze sono evidenti tanto nella lettura del conflitto e delle sue responsabilità, che negli auspici su come arrivare alla pace o nelle conclusioni da trarre nelle politiche nazionali in ciascuno dei Paesi. Per esempio, le percezioni degli elettori in Europa variano molto riguardo alla domanda di fondo: «Chi è responsabile per lo scoppio della guerra in Ucraina?».
GUERRA RUSSIA UCRAINA
Nel sondaggio Ecfr/YouGov/Datapraxis il 90% dei finlandesi e oltre l’80% di britannici, polacchi, svedesi e portoghesi ritiene che la Russia abbia la “responsabilità principale” e mai più del 10% la attribuisce invece all’Ucraina, agli Stati Uniti o all’Unione europea. Le risposte invece sono di altro tenore nei Paesi d’Europa occidentale e del Sud. In Germania il 66% degli intervistati attribuisce la principale responsabilità della guerra alla Russia, in Francia lo fa il 62%, mentre in Italia il 56% vede la Russia come primo colpevole della guerra e il 27% indica invece il ruolo “dell’Ucraina, dell’Unione europea o degli Stati Uniti”. (Leggi qui l’articolo completo di Federico Fubini)
Ore 05:49 - Armi agli Ucraini, ecco quali sono le difficoltà per l’esercito di Kiev
GUERRA RUSSIA UCRAINA
In certe storie la verità sta nel mezzo. E ciò vale ancora di più sul tema degli aiuti bellici all’Ucraina: non bastano mai, ci sono strettoie, serve tempo. Gli ucraini sono affezionati ai vecchi sistemi, alcuni risalenti — come concezione — all’era sovietica, oppure abbracciano soluzioni agili. Scelta legata al momento, con il fronte devastato dalle bordate continue. Così è avvenuto che abbiano preferito utilizzare dei mini-droni d’origine commerciale modificati per lanciare granate piuttosto che affidarsi ai moderni droni-kamikaze Switchblade inviati dagli Usa. È una questione di praticità — spiega la Cnn —, di preparazione non perfetta, di esigenze immediate.
UCRAINA DEPORTAZIONE RUSSIA 55
Sul campo di battaglia, in condizioni di stress, è evidente che un soldato padroneggi meglio un mezzo che conosce da anni piuttosto che un blindato mai visto prima di allora. Solo che siamo in una fase di transizione: gradualmente la difesa dovrà passare al materiale Nato, con tutto ciò che consegue. Fonti americane hanno fatto trapelare che il training per gli ormai famosi lanciarazzi a lungo raggio Himars è stato accorciato, più rapido sembra essere anche quello per i cannoni da 155 mm, sempre statunitensi, che hanno avuto un impatto favorevole per i difensori. Anche per i Caesar francesi erano uscite informazioni sulla sua complessità, poi superate. Tutto è relativo: un’inferiorità in numeri e potenza può essere mascherata da inefficienze tecniche e penuria di risorse.
Ore 05:46 - Kiev, i russi attaccano nel Lugansk da 9 direzioni
putin zelensky biden
«La lotta feroce per il Lugansk continua e gli invasori russi stanno cercando di attaccare contemporaneamente da 9 direzioni». Lo ha annunciato su Facebook il comandante in Capo delle Forze Armate dell’Ucraina Valeriy Zaluzhny.