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    I SULTANI PREFERISCONO LA ‘TOPAZ’ - SAPETE PERCHÉ IL ‘SALVATOR MUNDI’ ATTRIBUITO A LEONARDO È STATO VENDUTO ALLA CIFRA FOLLE DI 450 MILIONI, INVECE DEGLI 80 DI STIMA? PERCHÉ A LITIGARSELO ALL’ASTA SEGRETA ERANO IL PRINCIPE SAUDITA E IL SUO AMICO DEGLI EMIRATI ARABI, CONVINTI CHE A RILANCIARE FOSSERO GLI ODIATI QATARINI - QUANDO LO HANNO SCOPERTO,  HANNO SCAMBIATO LO YACHT ‘TOPAZ’ CON IL QUADRO, CHE ANDRÀ AL LOUVRE DI ABU DHABI


     
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    Francesco Tortora per www.corriere.it

     

    L'asta record

    mohammed bin salman dell arabia saudita e mohammed bin zayed degli emirati arabi uniti mohammed bin salman dell arabia saudita e mohammed bin zayed degli emirati arabi uniti

    Quando lo scorso novembre fu battuto all'asta da Christie's a New York per la cifra record di 450 milioni di dollari, i media di tutto il mondo si chiesero chi fosse l'acquirente anonimo del Salvator Mundi, il dipinto di Leonardo da Vinci, diventato l'opera d'arte più costosa della storia mai battuta all’asta. A distanza di 4 mesi il Daily Mail rivela che l'acquisto fu portato a termine dal principe saudita Bader bin Abdullah per conto dell'erede al trono del Paese, Mohammed Bin Salman (Mbs). Il tabloid racconta anche l'incredibile equivoco "geopolitico" che fece lievitare il prezzo del dipinto e che più tardi spinse il principe saudita a scambiare il Salvator Mundi con lo yacht da favola Topaz, di proprietà dello sceicco Mohammed Bin Zayed, sovrano de-facto degli Emirati Arabi Uniti.

     

    L'equivoco

    mohammed bin zayed mohammed bin zayed

    Secondo la ricostruzione del Daily Mail il principe saudita Mbs decise di acquistare il Salvator Mundi per un solo motivo: non farlo finire nella mani dei nemici del Qatar. Ma a quanto pare a partecipare in maniera anonima all'asta milionaria non furono i nemici qatariana, bensì un rappresentante degli Emirati Arabi Uniti, Paese amico dell'Arabia Saudita e che voleva acquistare il dipinto per il nuovo museo del Louvre di Abu Dhabi. Durante l'asta entrambi i contendenti pensavano che dietro i rilanci ci fosse il Qatar, feroce rivale in Medio Oriente sia dell'Arabia Saudita sia degli Emirati Arabi Uniti e perciò portarono l'asta fino alla cifra astronomica di 450 milioni di dollari. Solo alla fine della contesa, quando gli Emirati cedettero, i due contendenti seppero che il Qatar non aveva mostrato alcun interesse all'acquisto del quadro.

     

    L'ulteriore beffa

    Poche ore dopo l'acquisto del Salvator Mundi, l'erede al trono saudita Mbs ebbe un'ulteriore beffa: "L'anno prima dell'asta - spiega una fonte anonima al Daily Mail - il dipinto era stato offerto per soli 80 milioni al Qatar da Dmitrij Rybolovlev, il miliardario russo che al tempo possedeva il Salvator Mundi. I rappresentanti del Qatar l'hanno guardato, e hanno pensato che fosse troppo cristiano per la loro collezione, così hanno rifiutato... ".

    salvator mundi salvator mundi

     

    Le critiche in patria

    L'acquisto per 450 milioni di dollari del dipinto da parte dell'erede saudita Mbs è stato molto criticato in patria perché era stato portato a termine in un periodo in cui il governo aveva attuato forti misure di austerità a causa della crisi economica successiva al crollo del prezzo del petrolio.

     

    La svolta

    Per salvare la faccia e liberarsi della costosa opera d'arte, pochi giorni dopo l'asta Mbs stringe un patto con la sua controparte emiratina per scambiare il dipinto con il superyacht "Topaz" dello sceicco Mohammed Bin Zayed, valutato 450 milioni, la stessa cifra pagata per il dipinto. A una settimana dall'asta, il governo degli Emirati Arabi ha annunciato lo sbarco del Salvator Mundi nella sua collezione del Louvre di Abu Dhabi, con grande sorpresa dei fan dell'arte di tutto il mondo.

     

    Uno yacht da favola

    lo yacht topaz da 400 milioni di dollari lo yacht topaz da 400 milioni di dollari

    Lo yacht da favola Topaz, ricevuto dall'erede saudita Mbs e costruito in Gran Bretagna, misura 146 metri, è dotato di 26 camere e può ospitare fino a 79 persone. L'imbarcazione ha una piscina, due vasche idromassaggio, una sala conferenze, un cinema e due eliporti. Topaz si aggiunge ad altri due formidabili yacht già in possesso dell'erede al trono: il "Serene", acquistato per 550 milioni nel 2014 dal miliardario russo Yuri Shefler e che sfiora i 134 metri e il "Pegasus VIII" comprato lo stesso anno dall'investitore californiano Ronald Tutor per 125 milioni di dollari.

     

    La villa più costosa del mondo

    Gli yacht non sono gli unici acquisti da capogiro dell'erede al trono saudita. Nel 2015 Mbs ha comprato a Louveciennes, vicino Versailles, in Francia, un'immensa villa da 275 milioni di euro, già ribattezzata l'immobile più costoso del mondo.

     

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