GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY
Gianfranco Ferroni per "Il Tempo"
Conte prepara il regalo di compleanno a Renzi
Lunedì prossimo, 11 gennaio, sarà un grande giorno per Matteo Renzi: l’ex premier spegnerà 46 candeline sulla torta. Tra i fedelissimi del cosiddetto “giglio magico” qualcuno pensa di scrivere una letterina all’attuale presidente del consiglio: “Caro Conte, anzi ‘Giuseppi’ come ti chiamava Donald Trump, per il compleanno di Matteo a quale regalo hai pensato?” Non si accettano scommesse, i grillini sono contro i giochi d'azzardo.
salvatore margiotta foto di bacco
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Macché Speranza... ci pensa Margiotta
Volano i coltelli, nella maggioranza di governo, anche sul tema dei rifiuti nucleari. E’ sufficiente fare qualche telefonata tra Potenza e Matera per conoscere il pensiero dei lucani sul tema del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi per ascoltare giudizi di questo tipo: “Ma quale Roberto Speranza, che si vanta di essere lucano solo ogni tanto, chi ci salverà dall’arrivo di quella schifezza è un politico che davvero conosce e lavora per questo territorio, si chiama Salvatore Margiotta”.
GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA
In effetti, il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti si è mosso subito per disinnescare la bomba nucleare, affermando che già a suo tempo “il colpo di mano di Scanzano fu sventato dal popolo lucano”. Intanto, la guerra tra LeU e il Pd continua anche a livello territoriale.
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Non solo Arcuri, anche la Costa è un commissario
Silvia Costa
Tutti parlano del supercommissario Domenico Arcuri, ma c’è anche chi, senza clamore, vanta un’analoga carica voluta da Palazzo Chigi: pochi se ne sono accorti, ma il commissario straordinario del governo per gli interventi di restauro e valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'isola di Santo Stefano a Ventotene è la storica europarlamentare Silvia Costa.
GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI
Che grazie all’incarico conquistato è partita all’attacco per sostenere e promuovere la storia dei diritti umani, della libertà politica, della sua repressione in particolare nel carcere di Santo Stefano e nel confino di Ventotene, oltre che della storia della nascita del pensiero europeo. Vasto programma.
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giovanni malagò foto mezzelani gmt010
Malagò, Bochicchio e lo yacht
Andando in giro nel centro di Roma è facile incontrare i soci del Circolo Canottieri Aniene. E mettendosi accanto a loro si ascoltano conversazioni sempre interessanti. Un esempio? Uno degli argomenti più gettonati negli ultimi giorni è quello relativo al finanziere Massimo Bochicchio, il gestore patrimoniale accusato di aver fatto sparire più di 30 milioni di euro dalle tasche dell'allenatore dell'Inter, Antonio Conte, e creatore di una “rete di raccolta di capitali” nella quale sarebbe rimasto impigliato anche l'ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta, che lo scorso 3 dicembre è stato eletto nel comitato dei creditori di una delle società di Bochicchio, la Tiber Capital, finita in liquidazione per insolvenza.
MALAGO' ANIENE COPPA DEI CANOTTIERI
Ma ecco che arriva la curiosità, che sembra una leggenda metropolitana, raccontata da un socio del circolo con battute davvero esilaranti, una storiella che sintetizzata suona così: “Ma ti ricordi quando Bochicchio comprò da Giovanni Malagò la sua vecchia barca, un Magnum quarantaquattro piedi con i colori dell’Aniene, blu e con i cuscini gialli? Era una ventina di anni fa. Se non ricordo male si chiamava Joker”.
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Mastella non ricorda gli insulti di Grillo
beppe grillo alla presentazione del libro blu dell'agenzia delle dogane
“Clemente Mastella vuole tenere fede al proprio nome: la bontà è il suo forte, evidentemente. Cristianamente, porge l’altra guancia”, dice chi lo conosce da decenni. E’ il solo modo per spiegare la sua voglia di salvare il premier Giuseppe Conte “dopo tutto quello che ha subito dai grillini, e in particolare da Beppe Grillo, quando Clemente era stato ministro della Giustizia”.
CLEMENTE MASTELLA
Già, perché andando a vedere negli archivi, ai tempi del Vaffa Day proprio Grillo attaccava Mastella indicandolo come “responsabile dell’indulto, un provvedimento che gli italiani non volevano”. In quel tempo esistevano i Popolari-Udeur che, in una nota, scrivevano come “il comico Grillo dimostra anche stavolta il suo grado di alfabetizzazione costituzionale”. Con il capogruppo dell’Udeur al Senato, Tommaso Barbato, che bollava quella di Grillo come una “meschina provocazione”. Ma quanto è buono Clemente…