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    I VELENI DI FERRONI – QUANTI “BLA BLA BLA” SPRECATI IN UN INESISTENTE DIBATTITO SU “IL” E “LA” PRESIDENTE PER RIFERIRSI A GIORGIA MELONI. PER LA COSTITUZIONE IL PRESIDENTE È SEMPRE MASCHILE, PERCHÉ È IL RUOLO CHE CONTA, INDIPENDENTEMENTE DAL SESSO, ALLA FACCIA DI ASTERISCHI VARI – NESSUN LINGUISTA O NESSUNA FEMMINISTA HA AVUTO LA BONTÀ, O MEGLIO IL BUONGUSTO, DI APRIRE IL SACRO TESTO DELLA REPUBBLICA…


     
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    Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

     

    GIORGIA MELONI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI GIORGIA MELONI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

    Giorgia Meloni è il presidente del Consiglio dei ministri. Punto. Quanti “bla bla bla” sono stati subito sprecati in un inesistente dibattito su “il” e “la” presidente, generato ovviamente da parte dei soliti sfaccendati. Che si dimostrano, oltretutto, ignoranti del dettato costituzionale. Nel senso specificato dalla Treccani: quel testo non lo conoscono, lo ignorano. Già, perché scegliendo di comunicare ufficialmente che si tratta “del” presidente, Meloni non fa che attenersi a quanto è scritto nella Costituzione italiana. Alla faccia di chi dice che non rispetterà il testo dei padri costituenti.

     

    Nessun linguista, nessuna femminista, nessun “professorone” ha avuto la bontà, o meglio il buongusto, di aprire il sacro testo della Repubblica (forse non ne hanno mai avuto una copia?) alle pagine che contengono gli articoli 92, 93, 94, 95 e 96. E’ la parte seconda della Costituzione, titolo terzo, sezione prima: titolo, “Il Consiglio dei Ministri”. Leggiamo l’articolo 92: “Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”.

     

    MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI

    E’ tutto chiaro: la carica, legalmente, e al più alto livello, è “il Presidente”, e vale sia per il Capo dello Stato che per il premier. Andiamo all’articolo successivo, il 93: “Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica”. Qui il concetto viene ribadito: perché è il ruolo che conta, indipendentemente dal sesso, alla faccia di asterischi e ridicole invenzioni contemporanee.

     

    E l’articolo 95? “Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica”. Gran finale, con l’articolo 96: “Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale”.

     

    MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONI MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONI

    Quando si parla della Costituzione non c’è “libertà di scelta”: va applicata e basta. Ed è davvero curioso che tra coloro che accusano il capo del governo di “non valorizzare le battaglie delle donne” e di avere una “impostazione politico-culturale” d’altri tempi, addirittura ostile alla “declinazione della cariche al femminile”, ci sono proprio quelli che non vogliono cambiare nemmeno una virgola del testo costituzionale e fulminano con invettive ed anatemi qualsiasi ipotesi di modifica.

     

    Ma Meloni ha dimostrato nei fatti che la Costituzione si difende anche rispettandola in quelli che solo apparentemente sono dettagli: c’è scritto “il Presidente del Consiglio”, e così deve essere definito. Punto.

    GIURAMENTO GIORGIA MELONI GIURAMENTO GIORGIA MELONI giorgia meloni dopo il giuramento giorgia meloni dopo il giuramento giorgia meloni dopo il giuramento giorgia meloni dopo il giuramento GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI

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