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    E SE VI DICESSIMO CHE IL MEMORABILE “DICI A ME?” DI ROBERT DE NIRO IN “TAXI DRIVER” SI DEVE AL MONTATORE CHE FECE DI NECESSITÀ VIRTÙ? - I VERI EROI DEL CINEMA SONO SEMPRE STATI LORO, I MONTATORI, SOLERTI ARTIGIANI CHIUSE PER ORE IN UNA STANZETTA BUIA, CERCANDO DI RICAVARE UNA BELLA STORIA DA ROTOLI DI PELLICOLA GIRATI DAI REGISTI - ORA COL DIGITALE IL MONDO È CAMBIATO, COME SI RACCONTA NEL LIBRO “FIRST CUT 2” DI GABRIELLA OLDHAM, CHE HA INTERVISTATO MOSTRI SACRI CHE, CON IL LORO TAGLIA E CUCI, HANNO REALIZZATO CAPOLAVORI DEL CINEMA… – VIDEO


     
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    Estratto dell’articolo di Mariarosa Mancuso per “Robinson – la Repubblica”

     

    robert de niro in taxi driver robert de niro in taxi driver

    Gli eroi segreti del cinema. I solerti artigiani che stavano ore e ore in una stanzetta buia, cercando di ricavare una bella storia da rotoli di costosa pellicola girati dai registi che potevano permetterselo. Gli altri badavano al risparmio, se erano bravi il film arrivava “ già montato”, con l’aiuto prezioso di uno storyboard. Se erano pasticcioni toccava al montatore faticare con la moviola. Alla ricerca del raccordo mancante.

    libro first cut gabriella oldham libro first cut gabriella oldham

     

    Responsabilità, precisione, sintonia con il regista — nelle condizioni di lavoro ideali. Il nome nei titoli di coda arriverà tardi, rispetto all’importanza del mestiere ( il sindacato, solo negli anni 50 del Novecento). In omaggio alla regola che il bravo montatore è quello che non si mostra: se vediamo un brutto taglio, uno scavalcamento di campo, se un personaggio ha in mano un bicchiere vuoto che magicamente si riempie di birra, se un microfono pende sulla testa dell’attore, addio magia. Tecnicamente: addio sospensione dell’incredulità.

     

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    Il memorabile, e insistito, «Dici a me?» di Robert De Niro in Taxi Driver si deve al montatore che fece di necessità virtù — non c’era copertura per la scena.

    montatore nel cinema 4 montatore nel cinema 4

    […] Walter Murch, premio Oscar per il montaggio del Paziente inglese nel 1997. Fuori tempo massimo per un libro pubblicato nel 1992. Non per questa edizione del 2012, che peraltro fa riferimento a un First Cut 2 uscito lo stesso anno: interviste a montatori che hanno vissuto il passaggio dalla celluloide all’era digitale. Walter Murch è stato interrogato a lungo da Michael Ondaatje, lo scrittore del Paziente inglese ( in un libro Garzanti, una ventina di anni fa).

     

    montatore nel cinema 5 montatore nel cinema 5

    «Prendo più o meno quattromila decisioni al giorno » , dice Sheldon Kahn, che ha montato Ghostbuster  e La mia Africa. Parliamo di anni in cui non c’erano i mille ripensamenti resi possibili dal montaggio digitale. I pionieri dell’arte, per ogni taglio e giunta dovevano sacrificare un paio di fotogrammi. 4000 decisioni per raccontare una storia che deve colpire al cuore. Non sempre la scelta migliore è mostrare l’attore che parla. Qualcuno volò sul nido del cuculo segna la svolta: vediamo le reazioni dei personaggi. […]

     

    montatore nel cinema 6 montatore nel cinema 6

    Oltre 500 pagine. Con molti aneddoti divertenti, e le interviste prese singolarmente sono interessanti. Purtroppo il volume sull’arte del montaggio soffre per la mancanza di un attento montaggio che eviti le ripetizioni e le cadute di ritmo. Rendendo la scrittura più attraente, e caratterizzando meglio gli interrogati. […]

     

     

    sheldon kahn sheldon kahn montatore nel cinema 3 montatore nel cinema 3 montatore nel cinema 1 montatore nel cinema 1 robert de niro in taxi driver 1 robert de niro in taxi driver 1 robert de niro in taxi driver 2 robert de niro in taxi driver 2 montatore nel cinema 2 montatore nel cinema 2 montatore nel cinema 7 montatore nel cinema 7

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