Estratto da www.adnkronos.com
CONTE LETTA
Mentre le chat del Pd sono intasate dalle percentuali dei congressi di circolo, fuori da whatsapp il centrosinistra perde il Lazio e resta molto indietro al centrodestra in Lombardia. L'assenza di uno schema di gioco in una elezione a turno unico porta il centrosinistra a una sconfitta schiacciante e annunciata. […]
Intanto comunque dai primi dati in arrivo si manifestano alcuni trend per quanto riguarda le dinamiche interne al campo 'alternativo' al centrodestra. Il primo è la tenuta del Pd nel voto di lista. Il secondo sono i risultati opachi di M5S e Terzo Polo.
GIUSEPPE CONTE DONATELLA BIANCHI
Nel Lazio il partito di Giuseppe Conte ha mancato l'obiettivo dell'opa sui dem: il Pd infatti è stimato intorno al 20% mentre il Movimento 5 Stelle sarebbe poco sotto il 10%. Quando al Terzo Polo nel Lazio viaggia attorno al 4-5% mentre il Lombardia la scelta solitaria con Letizia Moratti non ha avuto successo: Azione e Iv sarebbero sotto al 4%, un dato di gran lunga inferiore a quello delle politiche del 25 settembre.
CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI
Un quadro che fa dire ad Enrico Letta: "Il dato che esce dalle urne in Lombardia e Lazio è chiaro. Il centro destra vince in entrambe le regioni. Tuttavia, in un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo". E sottolinea: "Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito".
GIUSEPPE CONTE ENRICO LETTA MEME
Prosegue Letta: "L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione. E questo dato può essere un viatico fondamentale per il lavoro del nuovo gruppo dirigente che uscirà dalle Primarie del Pd del 26 febbraio".
Un'analisi respinta da Carlo Calenda: "La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo". Insomma, secondo il leader di Azione, non si sarebbe vinto neanche se si fosse andati uniti e rilancia: "La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare diventa ancora più urgente". […]
francesco rocca giorgia meloni SILVIO BERLUSCONI MATTEO SALVINI ATTILIO FONTANA GIORGIA MELONI MAURIZIO LUPI ATTILIO FONTANA AL SEGGIO PER LE REGIONALI DELLA LOMBARDIA giorgia meloni al comizio per francesco rocca
CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE DONATELLA BIANCHI