Antonio Barillà Giuseppe Legato per “La Stampa”
juventus paratici nedved agnelli
Le operazioni di calciomercato effettuate dalla Juventus nell'ultimo triennio, che hanno generato in più circostanze discusse plusvalenze, già al centro di accertamenti da parte della Consob e poi della Covisoc, organismo di controllo delle società di calcio, diventano adesso un'ipotesi di accusa per la Procura di Torino che ha inviato i militari della Guardia di Finanza alla Continassa e nella sede milanese del club bianconero per acquisire documenti.
stefano bertola
Sei gli indagati, tra cui il presidente Andrea Agnelli, al vertice della società dal 19 maggio 2010. Con lui il vicepresidente Pavel Nedved, l'ex managing director area football Fabio Paratici, adesso al Tottenham, l'ex managing director area business Stefano Bertola, il direttore finanziario Stefano Cerrato e il suo predecessore Marco Re.
stefano CERRATO
Sia Bertola sia Re non fanno più parte dell'organigramma societario bianconero. I sei dirigenti sono accusati di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti: è altresì ipotizzato, a carico della società, il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti.
L'indagine, denominata Prisma, che ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell'Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, fa seguito come detto ad accertamenti di Borsa o interni al calcio, estesi non solo il club bianconero: al centro movimenti di calciatori con valutazioni spesso sospette che lascerebbero trasparire l'intenzione di creare plusvalenze fittizie finalizzate al falso in bilancio.
paratici nedved agnelli
Materia intricata che la magistratura ha trattato già in passato scontrandosi sovente con la difficoltà di stabilire il valore reale ed oggettivo di un calciatore, un parametro che possa consentire di inchiodare i responsabili di valutazioni gonfiate. In realtà, non esistendo listini o riferimenti, ogni società può essere libera di trattare su basi che ritiene eque.
Tra l'altro, nell'indagine calcistica sono stati registrati in altre realtà operazioni coinvolgenti calciatori ai quali sono state attribuite valutazioni elevate e poi finiti in categorie molto basse, cosa che alla Juventus non si è verificata. Per questo, a fronte dei precedenti accertamenti, pur senza commentare è sempre stata ostentata tranquillità.
Arthur
Silenzio anche ieri davanti all'apertura dell'inchiesta e all'acquisizione dei documenti della Guardia di finanza: «I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci - recita il comunicato della Procura -. Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni».
paratici sarri agnelli nedved
Sotto la lente della magistratura sono finiti i trasferimenti di Pereyra da Silva (8 milioni), Marques(8,3), Rovella (18), Portanova (10) e Petrelli (8), oltre ad Arthur (72) inserito in uno scambio con Pjanic (60). In alcuni casi, quindi, si tratta di Under 23. A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana, ove il club calcistico è quotato nell'ambito del Mercato Euronext Milan. -
ARTHUR JUVENTUS BENEVENTO