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    I VESCOVI SCOMUNICANO LA LEGGE ZAN: "TROPPI DUBBI E AMBIGUITA’ INTERPRETATIVE" - IN SENATO VIA ALL'ESAME DEL CONTESTATO PROVVEDIMENTO: CONTRARI LEGA E FI, SARANNO DECISIVI IN COMMISSIONE I RENZIANI - FA DISCUTERE LA PRESA DI POSIZIONE DEL LEGHISTA ANDREA OSTELLARI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE E STRENUO OPPOSITORE DEL PROVVEDIMENTO. SARÀ LUI IL RELATORE DEL TESTO. LA CIRINNA’ SI RIBELLA…


     
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    Giuseppe Alberto Falci per il "Corriere della Sera"

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    Sono le 9 e 30 del mattino di ieri quando la commissione Giustizia del Senato dà il via il libera alla calendarizzazione del disegno di legge Zan, Il provvedimento contro l' omotransfobia che da settimane è oggetto di scontro tra il centrosinistra e il centrodestra. In realtà il testo, approvato in prima lettura a Montecitorio il 4 novembre scorso, aspetta da settimane il via libera da Palazzo Madama, dove si è fermato per i veti incrociati.

     

    Ma, non essendo stato possibile raggiungere un accordo nell' ufficio di presidenza, ora spetta al plenum della commissione Giustizia decidere se inserirlo o meno nel calendario dei lavori: poco dopo le 9 si apre l' urna (assente l' ex grillino Giarrusso). E finisce 13 a 11 per il centrosinistra (Pd, M5S, Leu) allargato a Italia viva che con Giuseppe Cucca risulterà decisiva. La maggioranza del governo Draghi si spacca: esulta il Nazareno, protestano Lega e FI.

    ddl zan 7 ddl zan 7

     

    Lamenta criticità la Cei. «È un risultato importante per il Pd. Abbiamo compiuto un primo passo, ora via alla discussione» gioisce il franceschiniano Franco Mirabelli. Gli fa eco Alessandro Zan, autore del testo: «Finalmente può iniziare la discussione anche in Senato, per l' approvazione definitiva». Il renziano Cucca: «Senza il nostro voto sarebbe finita in altro modo. Attenzione, in commissione abbiamo un solo di voto di scarto».

    Gualtiero Bassetti, presidente Cei Gualtiero Bassetti, presidente Cei

    Eppure fa discutere la presa di posizione del leghista Andrea Ostellari, presidente della Commissione e strenuo oppositore del provvedimento, che sarà il relatore del testo e ha già chiarito la tabella di marcia: incardinamento in commissione entro maggio, a seguire audizioni e dibattito.

     

    Si ribella Monica Cirinnà: «Dispiace che abbia assunto il ruolo di relatore, in queste settimane ha dimostrato, purtroppo, di non avere a cuore l' imparzialità del suo ruolo».

    ostellari ostellari

    A questo punto la partita si sposta in commissione. Primo step: Ostellari dovrà presentare una relazione. Quando? E qui sorge il primo dubbio. Dice il berlusconiano Giacomo Caliendo: «Ce la farà a consegnarla la prossima settimana? Poi inizierà la discussione generale con la possibilità di nuove audizioni. Poi, ancora, gli emendamenti. Noi vogliamo confrontarci. Certo, tutto dipenderà dall' atteggiamento del centrosinistra. Se dovesse essere votato il testo di Montecitorio così com' è sarà scontro». Nell' attesa il testo continua a far discutere fuori dal Palazzo.

     

    È di ieri l' intervento della Cei che, riaffermando «l' unicità della famiglia, costituita dall' unione di uomo e donna», lamenta i «troppi dubbi sul testo» e chiede che si avvii un dialogo per evitare «ambiguità interpretative». Preoccupato Fabrizio Marrazzo, portavoce di Partito Gay: «No a emendamenti peggiorativi».

    manifestazione pro lgbt manifestazione pro lgbt

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