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    “I VIGILI? CERTI ATTEGGIAMENTI DA SCERIFFI NON LI TOLLERO” - L'INFETTIVOLOGO MATTEO BASSETTI, DOPO LA MULTA RICEVUTA PER LA MUSICA ALTA ALLA FESTA DEL FIGLIO, RINCARA LA DOSE CONTRO LA POLIZIA MUNICIPALE DI GENOVA, CHE AVEVA GIÀ ACCUSATO DI ESSERE “FORTE CON I DEBOLI”: “NON ERA UN RAVE PARTY CON RAGAZZINI UBRIACHI" - "NON PRETENDO UN TRATTAMENTO DI FAVORE. C’È QUALCUNO CHE NON GRADISCE LE COSE CHE FACCIO. NON È FACILE ESSERE SIMPATICI A TUTTI. PER L’INVIDIA UN VACCINO O UNA TERAPIA NON L’HO ANCORA TROVATA...” -VIDEO


     
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    Alfio Sciacca per corriere.it - Estratti

     

    MATTEO BASSETTI SBROCCA CONTRO LA POLIZIA MUNICIPALE MATTEO BASSETTI SBROCCA CONTRO LA POLIZIA MUNICIPALE

    «Quando ho parlato di deboli non facevo riferimento al ruolo che ognuno di noi occupa nella società, ma intendevo deboli per riferirmi a coloro che pagano le tasse, mettono la cintura di sicurezza, rispettano le regole. Forse qualcuno ha dato un'interpretazione sbagliata delle mie parole, ma la stragrande maggioranza delle persone hanno capito benissimo cosa volevo dire».

     

    Due giorni fa, dopo l’intervento dei vigili urbani per la musica troppo alta alla festa del figlio 16enne, il professore Matteo Bassetti ha postato un video sui social in cui ha duramente attaccato la polizia locale. «Ho la sensazione – aveva detto - che siano deboli coi forti e molto forti con i deboli». Reazione che ha suscitato non poche critiche su giornali e social. Ma anche a mente fredda l’infettivologo tiene il punto. 

     

    Torniamo indietro. Cosa è successo esattamente? È stato multato?

    «No. Ho ricevuto solo un ammonimento. Una procedura, che io non condivido, in base alla quale quando intervengono i vigili procedono comunque all’identificazione. In una situazione del genere, secondo me, i vigili potevano benissimo dirmi di spegnere la musica e basta.

     

    MATTEO BASSETTI SBROCCA CONTRO LA POLIZIA MUNICIPALE MATTEO BASSETTI SBROCCA CONTRO LA POLIZIA MUNICIPALE

    Va anche detto che quando sono arrivati la musica era già stata spenta. Tra l’altro stiamo parlando di una festicciola in famiglia, con nonni e zii. Non erano stati invitati neanche gli amici di mio figlio. Non era dunque un rave party con ragazzini ubriachi. La musica, poi, era solo una cassa collegata con l’Iphone».

     

    Ma la polizia municipale alla fine ha solo fatto il suo lavoro.

    «Lo so benissimo. Ma bastava che mi dicessero di abbassare il volume della musica e tutto poteva finire lì. Quel tipo di procedura vuol dire fare un po' gli sceriffi. La polizia locale dovrebbe invece avere un ruolo di maggiore vicinanza al cittadino, come si faceva una volta. Il fatto che mi hanno chiesto la carta identità a casa mia mi ha portato a chiedermi: questo atteggiamento lo avrebbero avuto anche se li avessero chiamati in qualche altra zona della città dove sappiamo che c’è tanta delinquenza?»

     

    L’assessore alla polizia locale, Sergio Gambino, ha replicato dicendo che i controlli vengono fatti con lo stesso rigore in ogni zona della città.

    post di matteo bassetti contro antonella viola post di matteo bassetti contro antonella viola

    «Se è vero quello che dice l’assessore io sono contento. Io non credo che sia vero, ma se l’assessore mi dice così allora dico bene. Non pretendo un trattamento di favore, io sono un cittadino come tutti gli altri che segue le regole. Vorrei però sapere se chi non le segue viene trattato allo stesso modo.

     

    Ma ho la sensazione che non sia così, e non solo a Genova. Sappiamo tutti che se vieni fermato e nell’auto non hai qualcosa in regola se sei un delinquente non ti succede niente, se sei una persona normale ti rovinano. Diciamolo chiaramente: questo è un Paese in cui spesso ci sono due pesi e due misure».

     

    I vigili li avrà chiamati un vicino. Forse nel suo quartiere non tutti la amano.

    «Sicuramente c’è qualcuno che non gradisce le cose che fa il professore Bassetti. Mi pare evidente. Non è facile essere simpatici a tutti. Per l’invidia un vaccino o una terapia non l’ho ancora trovata». 

     

    matteo bassetti foto di bacco (5) matteo bassetti foto di bacco (5)

    Nel video lei addirittura dice: «Questa non è la città dove voglio vivere». Che fa, medita di cambiare città? 

    «Macché. Io sto benissimo a Genova. Dico, però, che ci sono delle cose che potrebbero funzionare diversamente».

     

    Nel video vengono anche inquadrati i vigili urbani. Forse è un po’ troppo. 

    «Non vedo cosa ci sia di strano. Se vieni alle 23,30 a casa mia e mi chiedi di essere identificato come l’ultimo dei delinquenti sinceramente anche no. Forse c’è anche un errore dall’altra parte. Comunque sia chiaro che nei confronti dei vigili urbani io non ho nulla. Il problema è chi ci sta sopra. Se questa è la procedura importante che sia la procedura per tutti». 

     

    Diciamo la verità, non è stata una reazione un po' troppo di pancia? 

    «Forse è stata anche un po' di pancia e non pensavo che sollevasse tutto questo clamore. Ma c’erano dei precedenti ed erano successe altre cose con la polizia municipale. Evidentemente c’è qualcuno che gli dice di fare così e questo comportarsi da sceriffi io personalmente non lo vivo bene».

     

    Sta dicendo che l'hanno presa di mira?

    maria chiara milano vieusseux e matteo bassetti a venezia maria chiara milano vieusseux e matteo bassetti a venezia

    «Non lo so. L’assessore mi ha anche chiamato. Io e lui ci conosciamo bene. Abbiamo differenti vedute su certe cose, ma ci rispettiamo reciprocamente e ci siamo chiariti».

     

    (…)

    Suo figlio l’ha presa male?

    «Non più di tanto. Mi ha detto: forse la prossima volta chiudiamo la finestra. Anche i miei figli ormai ci hanno fatto l’abitudine. Dopo anni in cui sono stati addirittura minacciati di morte e avevano paura ad uscire di casa, robe del genere gli scivolano via».

    meme su matteo bassetti meme su matteo bassetti bassetti e la moglie 5 bassetti e la moglie 5 matteo bassetti matteo bassetti

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