1. MORTE DAVID ROSSI, I PM DI GENOVA SEQUESTRANO I VIDEO DELLE IENE
giuseppe mussari fabrizio viola lorenza pieraccini iene david rossi
La procura di Genova ha disposto il sequestro di una copia di tutti i filmati originali, i fuorionda e le interviste realizzate per i quattro servizi de Le Iene sulla morte di David Rossi, il capo comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. I magistrati genovesi indagano sulle frasi dell’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini rilasciate durante la puntata della trasmissione nel corso della quale aveva detto di aver saputo di «festini» ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica.
Proprio per il coinvolgimento, sia pure ancora ipotetico, di magistrati nell’inchiesta, la competenza territoriale è stata spostata fuori dalla Toscana, così come prevede la procedura in casi del genere. Previsti anche numerosi interrogatori.
vittoria ricci madre di david rossi
Un altro fascicolo è aperto per diffamazione, contro ignoti, dopo la querela sporta dai magistrati toscani.
Al momento la procura ligure non ha la garanzia di ricevere interamente i video di cui ha disposto il sequestro. Gli autori de Le Iene sottolineano infatti in una nota che ai magistrati genovesi «sarà consegnato tutto il materiale, così come richiesto per legge, ad eccezione di alcune interviste rilasciate da persone che hanno chiesto di garantire il proprio anonimato e per cui vige il segreto professionale».
le iene la funzionaria del mps
Nella puntata andata in onda ieri sera, inoltre, è stata intervistata la figlia di Rossi, Carolina Orlandi che ha detto: «Quello che è stato fatto fino ad oggi lo definirei viziato. Siamo partiti da un assunto che era quello del suicidio e sono state fatte delle perizie dopo tre anni e mezzo dalla morte. O si parla di suicidio per mancanza di prove, oppure scrivano nero su bianco “non si può” sapere perché noi non abbiamo fatto le indagini».
Gli interrogatori.
antonino monteleone rosy bindi
La procura di Genova sentirà, dalla prossima settimana, una decina di persone informate sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulle frasi dell’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini rilasciate durante la puntata delle Iene dedicata alla morte di David Rossi, avvenuta il 6 marzo 2013, quando era capo comunicazione di Banca Mps, precipitando da una finestra di Rocca Salimbeni, sede dell’istituto senese.
antonino monteleone fabrizio viola le iene su david rossi
Due di loro erano state indicate dallo stesso Piccini quando era stato sentito dai pm genovesi, mentre i nomi delle altre sono stati ricavati dalle interviste rilasciate agli autori della trasmissione televisiva. Piccini, nell’intervista, aveva detto di aver saputo di «festini» ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica. Le persone che verranno ascoltate in procura dovrebbero essere informate delle presunte feste, dei nomi di chi vi partecipò e se è vero che vi fossero o meno coinvolti anche giudici di Siena. Piccini, a fine ottobre, aveva confermato al procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e al sostituto Cristina Camaiori, che per lui quello di Rossi non era stato un suicidio e aveva fatto il nome di due persone che gli avevano raccontato dei party ai quali avrebbero partecipato importanti nomi della città.
L’inchiesta genovese, al momento per atti relativi, per potere proseguire dovrebbe trovare un nesso causale tra l’eventuale partecipazione dei magistrati ai festini e gli altrettanto eventuali depistaggi nell’inchiesta sulla morte di Rossi.
antonino monteleone fabrizio viola le iene su david rossi
2. DAVID ROSSI, NUOVE INDAGINI E IL GIALLO DEI FAZZOLETTI SPARITI
Andrea Riva per www.ilgiornale.it
Emergono nuovi dettagli sulla vicenda di David Rossi. Da un mese Le Iene hanno riportato alla luce questo caso, forse etichettato con troppa fretta come suicidio.
Le cose che non tornano nella morte del responsabile della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena sono molte: dalla caduta al segno dell'orologio, passando per l'ombra dei festini hard.
antonino monteleone de le iene sulla morte di david rossi 7
Ora la procura di Genova ha avviato due indagini e ha disposto il sequestro di tutti i filmati originali e dei fuori onda registrati dal programma di Italia 1. Antonino Monteleone, la "iena" che ha portato avanti l'inchiesta, ha dato la sua disponibilità, ma con dei limiti. Le Iene hanno infatti deciso di non dare quei video, come quello di un funzionario dell'ex funzionario del comune di Siena che racconta dei festini a base di sesso - che potrebbero svelare l'identità delle fonti utilizzate. La procura di Genova, spiega Monteleone, ha infatti aperto due indagini: una per diffamazione e una per abuso d'ufficio.
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La procura di Siena ha diffuso un comunicato stampa che dovrebbe sciogliere ogni dubbio sulla morte di Rossi. I vestiti di David non sono mai stati analizzati per capire se erano rintracciabili o meno tracce di Dna. Scrive la procura: "Ragionando ex post la critica è condivisibile. Bisogna però calarsi nel contesto iniziale quando appariva a tutti chiaro l'evento suicidario, la cui prova determinante era costituita: dalle lettere d'addio, dagli esiti dell'ispezione medico-legale e dalla relazione autoptica, dall'assenza di tracce di colluttazione o di terzi nell'ufficio da dove il Rossi è precipitato...".
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Ma qualcosa, come spiega la figlia di David, Carolina Orlandi, non torna: "Un magistrato non può dire a priori: 'Quello si è buttato dalla finestra'". Ma poi c'è un altro punto che è difficilmente spiegabile con un suicidio di questo tipo: le lesioni sul naso e alla bocca, dato che il corpo impatta col sedere. Nessuno ha mai fatto un esame istologico e non si può quindi capire quando David si è procurato quelle ferite.
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La procura di Siena, a tal proposito, fa una ammissione molto importante: "Certamente su queste lesioni si può dire che non vi è stato un accertamento medico-legale adeguato". E infine un'ultima questione, forse la più rilevante: i fazzoletti di carta sporchi di sangue, distrutti anch'essi prima di essere esaminati. Scrive a tal proposito la procura: "Appare ovvio dire che con il senno di poi poteva essere utile il mantenimento in sequestro dei fazzolettini di carta, ma c'è da chiedersi, prima di farne diventare un caso determinante per le sorti di un'indagine, quale peso avrebbe potuto avere l'eventuale loro analisi".
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Ma quei fazzolettini sarebbero potuti essere la prova di una eventuale colluttazione all'interno dell'ufficio di Rossi. Colluttazione che, nella ricostruzione delle Iene, dimostrerebbe il perché di alcuni ematomi, come quello all'inguine o al braccio. E poi c'è la grande incognita della testa mai sentita: Lorenza Pieraccini.
Dubbi su dubbi. Per un caso che non sembra trovare mai fine.
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