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    COME E' DIVENTATO BUONO LA RUSSA! - “CON LA RIFORMA DEL PREMIERATO, NESSUNA RIDUZIONE DEL POTERE DEL PRESIDENTE, VENGONO RIDOTTE SOLO LE PREROGATIVE CHE, PER PRASSI E NON PER LA COSTITUZIONE, IL CAPO DELLO STATO HA DOVUTO MERITORIAMENTE E GIUSTAMENTE SVOLGERE QUANDO MANCAVANO LE MAGGIORANZE PARLAMENTARI" - "GIANNI LETTA DICE IL CONTRARIO? PARLA DA GIORNALISTA E STATISTA, NON DA COSTITUZIONALISTA" - CONCILIANTE: ''SE CI FOSSE UN EMENDAMENTO CHE LEGASSE LA CADUTA DI UN PREMIER AL NECESSARIO RITORNO ALLE URNE, NON MI STRACCEREI LE VESTI. MA UN SECONDO PREMIER NELLA STESSA LEGISLATURA RESTERÀ UNA IPOTESI PRESSOCHÉ IRREALIZZABILE''


     
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    Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

     

    Il presidente del Senato Ignazio La Russa […] deve già gettare uno sguardo ai prossimi impegnativi mesi romani. Ci sono la legge sull'autonomia differenziata e la riforma per il premierato, innanzitutto, entrambe in discussione a palazzo Madama. […] Spazio anche a un buon proposito: «Sarò ancor più imparziale di quanto già lo sia, se possibile, nel corso dell'esame della riforma costituzionale».

    ignazio la russa sergio mattarella ignazio la russa sergio mattarella

     

    A cosa si riferiva quando ha detto che mediare con tutti ha peggiorato il testo iniziale della riforma?

    «Forse mi sono spiegato male. Non è peggiorato il testo. È che nel programma elettorale, parlavamo di presidenzialismo. Insomma, volevamo qualcosa di più del premierato in tema di democrazia diretta. Trovo comunque sia stato saggio tentare di portare un testo il meno invasivo possibile.

     

    Sarà pure qualcosa di minore rispetto al presidenzialismo, ma non considero un errore la strada che la ministra Casellati ha scelto. La verità è che le buone mediazioni hanno il pregio di non accontentare né scontentare del tutto nessuno».

     

    Con quale risultato?

    giorgia meloni ignazio la russa e sergio mattarella all altare della patria 25 aprile 2023 giorgia meloni ignazio la russa e sergio mattarella all altare della patria 25 aprile 2023

    «Quello di una riforma volutamente minimale. L'obiettivo che il centrodestra si pone è quello di evitare l'instabilità governativa, perché serve una durata dei governi più lunga, di legislatura; l'altro obiettivo è il rispetto della volontà popolare che spesso è mancato in questi anni. Solo 5 articoli, niente di più».

     

    È sempre convinto che le prerogative del presidente della Repubblica non vengano intaccate dal premierato?

    «Vengono ridotte solo quelle che, per prassi e non per la Costituzione, il Capo dello Stato ha dovuto meritoriamente svolgere in questi anni, quando mancavano le maggioranze parlamentari.

    sergio mattarella e ignazio la russa all altare della patria 25 aprile 2023 sergio mattarella e ignazio la russa all altare della patria 25 aprile 2023

     

    Di fatto quando c'è stata una situazione con maggioranze chiare, il Capo dello Stato non ha mai dovuto sopperire all'inadeguatezza delle forze politiche per tenere in piedi una legislatura. Quando negli ultimi tempi, invece, questo non c'è stato, è toccato giustamente al Capo dello Stato a trovare soluzioni per superare lo stallo.

     

    Con il premierato, però, non esisteranno più maggioranze incerte: sarà il popolo che decide il premier e qualora mancasse una maggioranza si tornerebbe a votare. Nessuna riduzione di potere del Presidente, dunque, nemmeno di quelli acquisiti per prassi, ma solo il venir meno, grazie alla riforma ora proposta, della necessità di riparare urgenze politiche dovute alla mancanza di maggioranza chiara» .

     

    GIANNI LETTA GIORGIA MELONI GIANNI LETTA GIORGIA MELONI

    Il premier è eletto dal popolo, mentre il Capo dello Stato dal Parlamento: per Gianni Letta questo incide "fatalmente" sul ruolo del Quirinale.

    «Ho molto rispetto per Gianni Letta, ma parla da grande giornalista e uomo dello Stato, non da costituzionalista. Qualunque costituzionalista gli risponderebbe che i poteri nella nostra costituzione sono "paraordinati". Al di là della loro provenienza hanno quindi pari valore. Se così non fosse anche la durata settennale del Presidente della Repubblica sarebbe un plus rispetto a quella quinquennale del presidente del Consiglio».

     

    ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni

    Crede sia utile prevedere un "premier di scorta" nominato dalla stessa maggioranza, in caso di caduta del primo premier?

    «Secondo me è un'ipotesi di scuola messa nella riforma più per accontentare tutte le forze politiche coinvolte […] Ad oggi non vedo possibile che un premier, leader del primo partito di maggioranza, lasci palazzo Chigi e il suo partito accetti una soluzione diversa dal ritorno al voto».

     

    Su questo punto si augura modifiche in Parlamento?

    «[…] è una mediazione per dare al Parlamento il potere di far proseguire la legislatura anche senza il premier eletto. Detto questo, diciamo che se ci fosse un emendamento che legasse la caduta di un premier al necessario ritorno alle urne, non mi straccerei le vesti. Ma un secondo premier nella stessa legislatura resterà una ipotesi pressoché irrealizzabile».

    GIORGIA MELONI IGNAZIO LA RUSSA SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI IGNAZIO LA RUSSA SERGIO MATTARELLA

     

    Perché invece si vogliono eliminare i senatori a vita? Sono nomine basate sul merito e anche questo è un potere del Capo dello Stato.

    «È l'unico limite vero alle sue prerogative. Ma la necessità nasce dalla riduzione dei parlamentari. Più piccolo è il Parlamento, più pesano i senatori a vita. […]».

     

    Prima si voterà l'Autonomia differenziata.

    «Bisogna muovere un passo in una direzione e le critiche a oltranza mi sembrano perdenti. Se c'è un governo centrale forte, come sarebbe con il premierato, può essere un bene che si dia alle realtà territoriali la possibilità di esplicare al massimo le loro energie».

     

    SERGIO MATTARELLA IGNAZIO LA RUSSA SERGIO MATTARELLA IGNAZIO LA RUSSA

    […] Cosa apprezza di Schlein?

    «È arrivata a guidare il secondo partito d'Italia con delle idee che non erano quelle della maggioranza degli iscritti e porta temi che non sempre piacciono all'establishment del suo partito. Saranno tesi sbagliate? Forse, ma sono le sue e cerca di difenderle».

     

    Ora le opposizioni polemizzano per il deputato di FdI che ha portato una pistola al cenone di Capodanno.

    «La legge italiana sul possesso di armi è la più restrittiva d'Europa e sicuramente non va allargata. Anzi, io sarei ancora più rigido. In questo caso si tratta di un problema di opportunità: al cenone c'era bisogno di andare armato? Per me è sempre inopportuno, ma non è una questione politica. […]».

    schlein meloni schlein meloni

     

    Cosa pensa dell'inchiesta sugli appalti Anas che coinvolge Verdini? Servirà una maggiore attenzione di Meloni nelle nuove nomine dei vertici della società?

    «Con Verdini ho un buon rapporto sin dai tempi del Pdl. Credo che farà comunque bene il governo a guardarle con la lente di ingrandimento, per il bene dei cittadini. […]».

     

    Si aspetta un rapporto più sereno tra politica e magistratura in questo 2024?

    «Auspico che prevalga il rispetto delle prerogative costituzionali dell'uno e dell'altro potere sempre con il reciproco rispetto che c'è già nella stragrande maggioranza dei casi. […]».

     

    SERGIO MATTARELLA IGNAZIO LA RUSSA SERGIO MATTARELLA IGNAZIO LA RUSSA

    Le sentenze sui migranti sono state un problema per voi.

    «Ecco, quelli sono casi […] in cui è sembrato che la funzione di quei provvedimenti avesse una funzione non solo di giustizia, ma di sostituzione del potere politico. E non è quello il compito del potere giudiziario». […]

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