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    IL "PESCE VOLANTE" DELLA CINA - IL 19ENNE PAN ZHANLE, CHE HA REALIZZATO IL NUOVO RECORD DEL MONDO SUI 100 METRI STILE LIBERO, ERA SCONOSCIUTO FINO A SETTEMBRE 2023 - COME FA UN ANONIMO ATLETA A DIVENTARE, NEL GIRO DI POCHI MESI, PRIMATISTA DEL MONDO? PRIMA DELLE OLIMPIADI DEL 2021, 23 NUOTATORI CINESI RISULTARONO POSITIVI AL TEST ANTI-DOPING - MARCO PEDOJA, TECNICO DI NICOLÒ MARTINENGHI, HA AMMESSO: “OGNI VOLTA CHE HO INCROCIATO QUALCUNO DELLA SQUADRA CINESE HO DETTO 'DOPATI' AD ALTA VOCE. SONO ANDATO A ESULTARGLI IN FACCIA..." 


     
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    MOSTRUOSO PAN ZHANLE: NUOVO RECORD DEL MONDO SIDERALE NEI 100 STILE

    Estratto dell'articolo di Riccardo Crivelli per www.gazzetta.it

     

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    L'urlo di Tarzan arriva dalla Cina e scuote il mondo con un'impresa mostruosa, una di quelle prestazioni che scrivono pagine indelebili nel favoloso ed eterno romanzo dello sport.

     

    Il nuovo campione olimpico dei 100 sl, la gara regina delle piscine, è Pan Zhanle, un ragazzo di non ancora vent'anni (li farà domenica) semisconosciuto fino a settembre e che dai Mondiali di Doha a febbraio in 5 mesi ha portato lo sprint fuori dal pianeta Terra per ammantarlo di una dimensione sovrumana.

     

    Nella città che cent'anni fa costruì la leggenda di Johnny Weissmuller, che poi diventò il più celebre Tarzan del grande schermo, il primo olimpionico cinese sulla distanza celebra il proprio, di mito, non soltanto con l'oro ma anche con un record del mondo siderale, un 46''40 che appartiene al futuro e toglie addirittura 40/100 al tempo che lui stesso aveva stabilito in Qatar nella prima frazione della staffetta 4x100, poi vinta.

     

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    Con una seconda vasca folgorante (al passaggio ai 50 era stato di due centesimi più lento rispetto al precedente limite, 22''28 contro 22''26), Pan stritola senza pietà la concorrenza, infliggendo distacchi abissali, quasi avesse nuotato una gara a sé: l'australiano Chalmers, comunque una solida certezza a questi livelli dopo il titolo di Rio 2016 e l'argento di Tokyo, è di nuovo secondo come tre anni fa in 47''48, mentre l'ex detentore del record Popovici, appunto detronizzato a febbraio, si deve accontentare del bronzo in 47''49, rinfoderando l'ambizione di fare doppietta con i 200 già conquistati e soprattutto non prendendo nemmeno la targa del fenomenale rivale, cui aveva promesso dopo gli Europei di riappropriarsi del primato, accompagnandolo ovviamente con il titolo dei Giochi. [...]

     

    IL TECNICO DI NICOLÒ MARTINENGHI SENZA FRENI: “AI CINESI HO URLATO DOPATI, TROPPE COSE NON TORNANO”

    Giandomenico Tiseo per www.oasport.it

     

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    Questione di trasparenza. Lo scandalo “doping cinese” continua a tenere banco nel corso di queste Olimpiadi di Parigi 2024. Il pensiero è legato al caso dei 23 nuotatori del Paese asiatico di cui hanno parlato e scritto New York Times e l’ARD nelle settimane passate: atleti risultati positivi alla sostanza vietata trimetazidina (TMZ), in occasione di un raduno all’inizio dell’anno solare 2021, circa sette mesi prima dei Giochi di Tokyo.

     

    Come si sa, i nuotatori non sono stati sanzionati dalla CHINADA (Agenzia antidoping cinese) perché sarebbero state trovate tracce della sostanza incriminata nell’hotel in cui stavano soggiornando. La WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) ha poi confermato la decisione della CHINADA menzionata, non avendo basi per mettere in dubbio la spiegazione della contaminazione ambientale.

     

    DOPING DOPING

    Giustificazioni che però non hanno convinto tanti tra gli addetti ai lavori, tra cui il tecnico di Nicolò Martinenghi (oro nei 100 rana a Parigi), Marco Pedoja, tenendo conto della presenza nell’elenco menzionato di uno rivali del lombardo, ovvero Qin Haiyang. Pedoja aveva già ammesso che non avrebbe accettato che Martinenghi potesse arrivare dietro al cinese per il caso in questione.

     

    E così, in un’intervista concessa a La Stampa, il coach di Tete ha rivelato: “Ogni volta che ho incrociato qualcuno della squadra cinese qui ho detto “dopati” ad alta voce. Reazioni? Non ci sono. Dopo l’oro sono andato a esultargli in faccia. Non hanno fatto un movimento, compreso l’allenatore americano della ranista Tang Qianting, lo stesso che ci ha derisi ai Mondiali di Doha quando Qin Haiyang ha battuto Tete. Lo abbiamo sempre guardato fisso, ha continuamente evitato il confronto“.

     

    L’allenatore italiano ha poi ribadito: “Ci sono troppe cose che non tornano, persino gli esercizi di forza che postano. Pan Zhanle, che ha il record del mondo dei 100 stile libero, che tira su 4 chili. Sui social ho replicato “Fitness for senior”… Un atleta ne solleva almeno 35. In più gli allenatori tengono strette le borracce, danno da bere e le riprendono. Perché?!“.

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