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    IL 21ENNE DI ORIGINE EGIZIANA, ARRESTATO A LIONE CON L'ACCUSA DI AVER UCCISO LA RAGAZZA FRANCESE VICINO AOSTA, LE AVEVA GIÀ ROTTO IL NASO A FURIA DI BOTTE. LEI AVEVA TROVATO IL CORAGGIO DI DENUNCIARLO E TRA QUALCHE GIORNO CI SAREBBE STATO IL PROCESSO . NONOSTANTE LE VIOLENZE PASSATE E LE RACCOMANDAZIONI DEL PADRE, CHE L'AVEVA MESSA IN GUARDIA, LEI E' PARTITA LO STESSO IN GIRO PER L'EUROPA CON IL SUO AGUZZINO CONVINTA DI “VIVERE UN’AVVENTURA” (CON UNO CHE LE AVEVA SPACCATO IL NASO?). IL RAGAZZO, INVECE, CON LA SCUSA DI ANDARE A CACCIA DI FANTASMI, CERCAVA SOLO UN EDIFICIO ISOLATO PER METTERE IN ATTO IL SUO PIANO: GLI INQUIRENTI PENSANO A UN DELITTO PREMEDITATO... 


     
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    Erica Di Biasi per il Messaggero – Estratti

     

    Prima di ucciderla era già stato violento nei suoi confronti.

    GIALLO LA SALLE AOSTA RAGAZZA UCCISA La cappella dell'Equilivaz posta sotto sequestro GIALLO LA SALLE AOSTA RAGAZZA UCCISA La cappella dell'Equilivaz posta sotto sequestro

    Le aveva rotto il naso a furia di botte. Lei aveva trovato il coraggio di denunciarlo e tra qualche giorno ci sarebbe stato il processo. Ecco perché gli inquirenti pensano a un delitto premeditato.

     

    L'assassino sarebbe stato fermato dalla polizia francese in attesa di essere estradato, ma sia i carabinieri che la procura di Aosta parlano di un soggetto ancora in fuga, che all'ultimo momento si sarebbe sottratto alla cattura visto che era tenuto sotto controllo.

     

    Quello che è certo è che il delitto era un modo per fargliela pagare.

     

    cadavere trovato nei boschi di equilivaz 6 cadavere trovato nei boschi di equilivaz 6

    A lei, a quella ragazza che aveva trovato il coraggio di denunciare le botte subite per anni. E anche in quella chiesa in mezzo al nulla si è difesa. Ha lottato per non morire. Lo dimostrano i tagli che ha sulle dita delle mani. Ha cercato di opporsi al suo aggressore, di spostare il coltello che l'ha trafitta alla carotide, alle vie aeree - il fendente fatale - e all'addome.

     

    Un omicidio studiato nei dettagli per sfuggire alla giustizia. I tagli che ha sulle dita a entrambe le mani sono profondi. Lei, una ragazza francese di 22 anni, originaria di Lione, o meglio di Saint-Priest, non immaginava che il suo coetaneo arrivasse a ucciderla. Cercavano luoghi abitati dai fantasmi in Valle D'Aosta. Dicevano di far parte della rete Urbex, i cui membri vanno a esplorare luoghi abbandonati. E così dopo un lungo girovagare per l'Europa, prima in Germania, poi in Austria e in Francia, sono arrivati in Italia.

    cadavere trovato nei boschi di equilivaz 5 cadavere trovato nei boschi di equilivaz 5

     

    Dalla Svizzera alla Valle D'Aosta. Lui è nato in Italia, ma vive a Grenoble. Le sue origini sono egiziane: un bel ragazzo, di colore, con i rasta. La coppia si conosceva da tempo. Stavano insieme: lei era rimasta con lui anche dopo averlo denunciato. Dopo un lungo periodo di depressione arrivato anche per via della separazione dei suoi genitori, lei aveva iniziato a un frequentare un ambiente borderline. Dormiva in edifici abbandonati: in poco tempo ha avuto qualche piccolo precedente per droga. Ai suoi vecchi amici non piaceva quel ragazzo che frequentava.

     

    Nemmeno a suo padre che l'aveva messa in guardia. Ma era partita lo stesso in giro per l'Europa con lui, convinta di vivere un'avventura. "Urbex", porta all'esplorazione di edifici abbandonati.

     

    cadavere trovato nei boschi di equilivaz 4 cadavere trovato nei boschi di equilivaz 4

    Ed Equilivaz, frazione di La Salle, in provincia di Aosta, sembrava l'ideale. Un villaggio abbandonato, che ospita anche la chiesetta diroccata dove il 5 aprile scorso è stato trovato il corpo della ragazza. Il delitto però secondo il medico legale Roberto Testi risalirebbe a molto prima: quando è stata rinvenuta la giovane poteva già essere morta da una settimana.

     

    Dopo l'omicidio il ragazzo si è preoccupato di far sparire dalla scena del crimine ogni elemento che portasse a identificare la vittima. Proprio perché si conoscevano e una volta identificata lei, come in effetti è poi accaduto, sarebbe stato facile arrivare a lui. I carabinieri di Aosta non ci hanno comunque messo molto per avere i due nomi e una volta accertato che si trattasse di un omicidio grazie all'autopsia, richiedere un mandato di cattura internazionale per fermare il ragazzo in Francia. Il giovane era infatti già fuggito verso Grenoble: era però talmente sicuro di sé da portarsi dietro il suo cellulare accesso.

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     Invece sembrava essere tutto premeditato. Il ragazzo, con la scusa dei fantasmi, avrebbe voluto portarla in un edificio isolato per mettere in atto il suo piano. L'arma del delitto, che non è stata ancora trovata, sarebbe un coltello tipo Opinel, con una lama di media lunghezza. Il borgo ha una sua storia. Proprio nella cappella dedicata a Santa Barbara gli abitanti dell'Equilivaz trovano riparo durante il diluvio del 6 giugno del 1879, mentre le sei case del villaggio venivano ridotte a ruderi.

     

     

    (…)

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