Carlo Macrì per il “Corriere della Sera”
Voleva che soffrisse. Per questo ha tentato di bruciarla viva, buttandole addosso benzina, dopo aver aperto la portiera dell' auto, incrociata per strada alle 9 del mattino, in una zona di periferia di Reggio Calabria, molto trafficata, a due passi dal Liceo artistico.
CIRO RUSSO
La vittima, Maria Rosaria Rositani ha riportato ustioni sul 70% del corpo ed è stato necessario il ricovero al centro grandi ustioni di Bari dove è stata trasportata con un Falcon dell' Aeronautica militare. Le sue condizioni sono gravi. Il suo aggressore è l' ex marito Ciro Russo, 42 anni, fuggito in auto, una Hyundai di colore grigio, ritrovata nel pomeriggio dalla polizia in una zona a monte della città. Dell' uomo si sono perse le tracce. La polizia lo sta cercando.
Ciro Russo si trovava ai domiciliari a Ercolano (Napoli), provvedimento preso dai magistrati campani dopo la denuncia della moglie che si sentiva perseguitata dall' ex.
CIRO RUSSO
Lunedì notte, però, ha deciso di evadere e ha percorso 400 chilometri per raggiungere Reggio Calabria e uccidere la ex moglie. Ha studiato il piano nei particolari. Sapeva che Maria Rosaria sarebbe uscita a quell' ora di casa per andare a lavorare.
L'ha attesa in auto e quando l' ha vista transitare è sceso e si è messo davanti alla sua vettura. Maria Rosaria, probabilmente, ha intuito il pericolo e la volontà dell' uomo: ha tentato con una brusca manovra di evitarlo ma è andata a sbattere contro un albero. L'ex marito l' ha raggiunta, ha aperto lo sportello, le ha rovesciato addosso la benzina e le ha dato fuoco. Le fiamme hanno avvolto immediatamente il corpo della donna che, istintivamente, ha innescato la retromarcia andando a sbattere contro un muro. I soccorsi sono stati immediati e questo, forse, le ha salvato la vita.