Diodato Pirone per “il Messaggero”
TRIA E MOSCOVICI
Sulla manovra la grande maggioranza degli italiani, il 69% ovvero sette elettori su dieci, è favorevole ad un accordo con l' Europa sulla riduzione del deficit rispetto al 2,4% fissato a fine ottobre dal governo giallo-verde. La tendenza è fotografata da un sondaggio SWG che divide il popolo dei favorevoli all' intesa in due categorie: il 28% viene classificato come favorevole senza se e senza ma mentre il 41% preferirebbe fare concessioni ridotte alla Commissione. Solo un italiano su 6, ovvero il 16%, è per lo scontro aperto con Bruxelles.
COSA DIREBBE GEORGE BEST DEL REDDITO DI CITTADINANZA
A sorpresa il grosso dei favorevoli, sia pure sulla base di una limatura della manovra, si colloca nel corpaccione degli elettorati di Lega e 5Stelle. I leghisti favorevoli alla trattativa leggera sono a quota 48% mentre i pentastellati raggiungono quota 52%. Il 17% dell' elettorato leghista si dichiara addirittura per un accordo che venga incontro in maniera assoluta alle richieste dell' Europa.
SALVINI DI MAIO
Stando ai dati SWG il segmento della manovra giallo-verde considerato meno difendibile è il Reddito di Cittadinanza che risulta in testa alle concessioni da poter fare a Bruxelles per il 42% degli elettori. La quota 100 sulle pensioni è invece sacrificabile per il 22% degli italiani mentre la flat tax al 15% per le partite Iva viene indicata solo dal 17% degli elettori fra i capitoli della manovra da rimettere in discussione.
CONTE JUNCKER
Va segnalato che il 57% degli elettori della Lega indica il Reddito come dossier trattabile mentre il 25% dell' elettorato M5S non indica alcun tema fra quelli da sforbiciare.
Assai interessante è la terza domanda del sondaggio SWG: «Secondo lei la crescita serve soprattutto a....». Ebbene, praticamente la metà degli italiani, il 47% per l' esattezza, ha risposto che la crescita serve a «diminuire le eccessive diseguaglianze e a rimettere in moto la mobilità sociale». In tutta evidenza la risposta indica che nella società italiana resta forte una spinta dinamica unita alla necessità di ridurre la diseguaglianza.
DI MAIO FREDDIE MERCURY DI MAIO SALVINI CARTA IGIENICA SALVINI DI MAIO CONTE JUNCKER