deepfake 6
Estratto dell'articolo di Assia Neumann Dayan per “la Stampa”
[…]A cosa serve il deepfake? È il corso naturale dell’intelligenza artificiale? È abbattere i costi quando in un film non puoi permetterti il cachet di Tom Cruise e spendi tutto in effetti iperrealisti? O serve per fare pornografia senza consenso? Propenderei più per l’ultima ipotesi.
[…] In un articolo di El Pais che parla di questo caso possiamo leggere: “Il numero di questi contenuti su Internet raddoppia ogni sei mesi e rappresenta più di 134 milioni di visualizzazioni. Oltre il 90% di questi contenuti è pornografia senza consenso. […]Altri studi segnalano il rischio di interferenze e manipolazioni nei processi politici democratici”.
deepfake 10
I deepfake pornografici sono falsi snuff movies: non è il tuo corpo, ma l’immagine del tuo corpo che viene usata senza consenso. Non è uno stupro, ma è qualcosa che un po’ si avvicina: è l’idea dello stupro. La violenza non è reale, ma lo sono le conseguenze. Non è filosofia, ma reato. Qualche settimana fa su Facebook circolava la pubblicità di una app per il deepfake, FaceMega, dove le facce di Emma Watson e Scarlett Johansson erano appiccicate sopra un corpo non loro, in atteggiamenti equivoci.
deepfake 5
Il problema è questo: rendere alla portata di chiunque, dal portinaio, ai terroristi, al ragazzino di 12 anni, una tecnologia di questo genere. Una volta che l’accesso allo strumento diventa fruibile per tutti, vuol dire che tutti possono produrre contenuti falsi che sembrano verosimili, se non veri. […]la verità è che il progresso dell’intelligenza artificiale dovrebbe andare di passo con l’aggiornamento del Codice penale, oltre a quello del DSM.
deepfake 3
[…] trent’anni fa nessuno di sarebbe mai immaginato che la sua faccia sarebbe finita in un film porno a cui non aveva partecipato, film porno che può essere guardato su un telefono da chiunque, ovunque e per sempre. […]
Di storie di revenge porn, cioè di diffusione senza consenso di immagini intime e personali, ne sono pieni i giornali e la gente si ammazza per la vergogna: questo è uno dei reati più spregevoli che abbia prodotto il progresso, l’umanità, Internet. […]
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La tecnologia del deepfake può essere usata ovunque, a qualunque livello, per colpire chiunque: potrebbe essere usata per creare il video di un politico e fargli fare e dire qualunque cosa anche fuori dal set di “Black Mirror”, si possono falsificare interviste, testamenti, realizzazioni di opere d’arte, atti vandalici, incolpare innocenti, liberare condannati. […]
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