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    IL BANANA NON ANDRÀ DA MONTI, “NON VOGLIO ALIMENTARE POLEMICHE SULLE FREQUENZE TV” - LA GDF SEQUESTRA 2,5 MLN € A PALAZZO CHIGI PER I FONDI DELL’ “AVANTI!” DI LAVITOLA - FINMECCANICA: NÉ TANGENTI NÉ ELICOTTERI A PANAMA - RE JUAN CARLOS SI SCUSA PER L’ELEFANTE (MA NON PER LE CORNA) - ROSY MAURO: NON SONO PENTITA DEL “NO” A BOSSI - SU IMU E TV CHIESTA LA FIDUCIA - PRODI CONTRO IL PROPORZIONALE - BOERI CHIEDE LE DIMISSIONI DI PENATI - ANSELMI: CALA ANCORA L’EDITORIA, CRESCE SOLO IL WEB…


     
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    1 - VERO
    Jena per "la Stampa" - Senza neanche rendersene conto, ieri sera i tre segretari della maggioranza hanno cenato col vero leader dell'antipolitica.

    berlusconi montiberlusconi monti

    2 - TV:BERLUSCONI,NON VADO DA MONTI,NON ALIMENTO POLEMICHE
    (ANSA) - "Per non alimentare polemiche e per evitare o prevenire insinuazioni malevole su questioni inerenti le frequenze televisive, il Presidente Silvio Berlusconi ha chiesto al Presidente del Consiglio Senatore Mario Monti di rinviare la colazione prevista domani a Palazzo Chigi. E' scritto in una nota diffusa da Palazzo Grazioli.

    Monti vs Berlusconi su Time a mesi di distanza NonleggerloMonti vs Berlusconi su Time a mesi di distanza Nonleggerlo

    "L'incontro - prosegue la nota di palazzo Grazioli - avrà luogo, in maniera più utile, quando sarà completata la valutazione che lo stesso Presidente Berlusconi sta compiendo, insieme agli organi statutari e agli esperti del Popolo della Libertà, sui provvedimenti fiscali, su quelli che riguardano la casa e sulle misure per la crescita che il Governo si accinge a varare".

    3 - L'ERRORE DI BERLUSCONI: ANNULLATO IL PRANZO CON MONTI
    Da www.ilfoglio.it - Silvio Berlusconi non vedrà Mario Monti domani a pranzo. L'incontro tra l'attuale e l'ex premier è stato annullato dallo stesso Berlusconi. Il timore del Cav. è che si pensasse che la visita avrebbe avuto come tema centrale la questione dell'asta delle frequenze tv. "Grande errore - il commento di Giuliano Ferrara su Twitter - Il Cav. dovrebbe vedere Monti una volta alla settimana e parlare di unità nazionale, agenda 2013".

    SERGIO DE GREGORIO E VALTER LAVITOLASERGIO DE GREGORIO E VALTER LAVITOLA

    4 - LAVITOLA: GDF A PALAZZO CHIGI, SEQUESTRATI 2,5 MILIONI
    (ANSA) - Guardia di Finanza a palazzo Chigi: su mandato della procura di Napoli, i militari del nucleo polizia tributaria hanno sequestrato 2,5 milioni di euro presso il Dipartimento per l'editoria. Si tratta, secondo quanto si apprende, dei fondi già concessi ma non ancora erogati per il quotidiano 'L'Avantì e relativi all'anno 2010.

    Il provvedimento di sequestro preventivo è stato firmato dai pm di Napoli che indagano su Valter Lavitola e sul senatore Sergio De Gregorio in merito ai finanziamenti ottenuti dalla cooperativa 'International Press', editrice de L'Avanti. Dal 1997 al 2009 il quotidiano socialista ha percepito finanziamenti dal fondo per l'Editoria pari a oltre 23 milioni: soldi ottenuti, secondo i magistrati, attraverso documenti attestanti spese in realtà mai sostenute.

    VALTER LAVITOLA PRELEVATO ALLAEROPORTO DALLE FORZE DELLORDINEVALTER LAVITOLA PRELEVATO ALLAEROPORTO DALLE FORZE DELLORDINE

    Dalle indagini della Guardia di Finanza - che hanno portato all'arresto di Lavitola e alla richiesta d'arresto inviata al Senato per De Gregorio, entrambi accusati di associazione a delinquere - è infatti emerso che per oltre dieci anni la International Press ha avuto accesso ai contributi pubblici per l'editoria attraverso il "sistematico ricorso" a fatture per operazioni inesistenti e documenti falsi, per prestazioni mai eseguite, per 'gonfiare' la tiratura del giornale e per sovradimensionarne la diffusione. Soldi che in gran parte sarebbero poi stati trasferiti su una serie di conti esteri, come ha rivelato ai pm un giornalista dell'Avanti che sarebbe stato costretto da Lavitola a compiere alcune di queste operazioni.

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    5 - LAVITOLA: P.CHIGI, SEQUESTRO FRUTTO LAVORO CON PM
    (ANSA) - "L'iniziativa della Procura si inserisce nel quadro della collaborazione da mesi instauratasi tra la Presidenza del Consiglio e gli Organi inquirenti volta ad evitare la dispersione di risorse pubbliche in danno dei cittadini e delle imprese editoriali in regola". E' quanto scrive P.Chigi sul sequestro di 2,5 mln per l'Avanti.

    6 - LAVITOLA: FINMECCANICA, NE' TANGENTI NE' ELICOTTERI A PANAMA
    (ANSA) - "Finmeccanica e Agusta Westland non hanno pagato, né promesso alcuna tangente - in contanti o sotto forma di beni fisici, come elicotteri o altro - a Valter Lavitola, al governo di Panama o ad altri intermediari". E l'Ad Giuseppe Orsi "non ha mai autorizzato - a nessun titolo - la messa a disposizione o la consegna di alcun elicottero Agusta Westland al Governo di Panama, o al suo Presidente in deroga o in anticipo rispetto ai tempi della regolare fornitura di 5 elicotteri". Lo afferma Finmeccanica in una nota.

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    7 - LAVITOLA:GOVERNO PANAMA,IN ITALIA SI CERCA SVIARE ATTENZIONE
    (ANSA) - "Sembra che in Italia si stia cercando di sviare l'attenzione dal motivo iniziale di queste indagini", cioé i rapporti tra Valter Lavitola e l'ex premier Silvio Berlusconi. Lo afferma il segretario alla Comunicazione del governo di Panama Luis Camacho, che annuncia passi a livello diplomatico di fronte all'emorragia di notizie sulle indagini condotte dalla procura di Napoli che riguardano i rapporti tra il presidente Ricardo Martinelli e l'ex direttore dell'Avanti e su un presunto giro internazionale di mazzette.

    BERLUSCONI CON RICCARDO MARTINELLI E VALTER LAVITOLA jpegBERLUSCONI CON RICCARDO MARTINELLI E VALTER LAVITOLA jpeg

    "Il governo (di Panama), dopo due giorni di pubblicazioni e di fronte al silenzio delle autorità giudiziarie e del governo italiano, ha deciso di esprimere il suo malessere", ha affermato Camacho, aggiungendo: "Respingiamo il fatto che si cerchi di coinvolgere le nostre autorità in inesistenti giri di tangenti per inesistenti contratti di costruzioni di carceri". Rispetto al trattamento riservato al faccendiere italiano a Panama, il portavoce assicura che "tutte le attenzioni" che gli sono state date trovano spiegazione nel fatto che fosse stato presentato come collaboratore del governo italiano e parte di una comitiva che accompagnava Berlusconi nel 2010.

    JUAN CARLOS E L ELEFANTE UCCISO IN BOTSWANAJUAN CARLOS E L ELEFANTE UCCISO IN BOTSWANA

    8 - SPAGNA: RE SI SCUSA PER CACCIA A ELEFANTE,NON SUCCEDERA' PIU'
    (ANSA) - Dopo le forti polemiche provocate in Spagna dal suo viaggio in Botswana la settimana scorsa per una caccia all'elefante, mentre il paese è in piena crisi,Re Juan Carlos oggi si è scusato affermando di avere fatto un errore che non si ripeterà. "Mi spiace molto. Mi sono sbagliato, non succederà piu" ha detto a Efe e alla tv pubblica Tve lasciando l'ospedale in cui è stato ricoverato sabato scorso per una frattura all'anca riportata durante la battuta di caccia africana, riferisce El Pais online.

    CORINNA ZU SAYN WITTGENSTEIN E A DESTRA IL RE JUAN CARLOSCORINNA ZU SAYN WITTGENSTEIN E A DESTRA IL RE JUAN CARLOS

    9 - LAVORO: FORNERO, CONSENSO DI TUTTI SU RIFORMA APPROVATA IN TEMPI STRETTI
    Radiocor - 'E' stato concordato un percorso. L'impianto della riforma deve restare nella sua complessita'. I miglioramenti sono sempre possibili. Ne discuteremo, ma la cosa importante e' che ieri c'e' stato il consenso di tutti sul fatto questa riforma sia approvata in tempo molto stretti'. Lo ha detto il ministro Elsa Fornero, interpellata al 'Salone del risparmio' sull'incontro di ieri sera tra i leader dei principali partiti e gli esponenti del Governo e in particolare sul tema della riforma del lavoro.

    ELSA FORNEROELSA FORNERO

    10 - LEGA: ROSY MAURO, NON SONO PENTITA DEL NO A BOSSI
    (ANSA) - Rosy Mauro, vicepresidente del Senato, si dichiara "assolutamente non pentita" del no al passo indietro chiestogli da Umberto Bossi. "No, non sono pentita - dice alla registrazione della puntata di Matrix rispondendo ad una domanda - più passano i giorni e più mi convinco che ho fatto la scelta giusta, anche se dolorosa. Non posso cancellare vent'anni trascorsi nella Lega e nel Sindacato Padano", aggiunge.

    ROSI MAUROROSI MAURO

    11 - FISCO: IMU E TV,CHIESTA FIDUCIA,SCONTI ANZIANI A RISCHIO
    Manuela Tulli per l'ANSA - Il decreto fiscale corre verso l'approvazione definitiva. Già domani sarà votata la fiducia alla Camera, per consentire un terzo passaggio al Senato, blindatissimo perché il dl scade il 2 maggio e si avvicinano le feste del 25 aprile e del primo maggio. Che si decidesse di procedere con la fiducia era praticamente scontato, proprio per la ristrettezza dei tempi. Ma la guerra sulle frequenze tv nonché la presentazione di alcune centinaia di emendamenti all'Aula ha fatto confermare l'intenzione. Il decreto esce oggi con una decina di novità dell'ultim'ora: si tratta di una serie di correzioni chieste, per motivi di copertura, dalla Commissione Bilancio e recepite dalla Commissione Finanze della Camera.

    ROSI MAURO E BOSSIROSI MAURO E BOSSI

    Tra queste figura una norma che potrebbe mettere un'ipoteca sulle eventuali agevolazioni Imu per anziani e disabili, che vivono nelle case di cura o negli ospizi, e per gli italiani che risiedono all'estero e che hanno una casa in Italia non affittata. Se i Comuni vorranno agevolarli, facendo pagare loro l'imposta con l'aliquota sulla prima casa anziché l'aliquota ordinaria, dovranno farsi carico di tutta l'agevolazione.

    Lo Stato non dovrà rimetterci. Resta dunque la facoltà in capo agli enti locali ma diventa più onerosa e forse più difficile da attuare. Dalle novità sull'Imu alla cancellazione del beauty contest per l'assegnazione delle frequenze tv, dal rinvio per il conto corrente dei pensionati ai nuovi tagli ai ministeri: il decreto fiscale oggi esce nella sua formulazione di fatto definitiva arricchito di una serie di norme. Alla Camera stavano per entrare anche le nuove regole sul finanziamento pubblico dei partiti, dichiarate poi inammissibili per estraneità di materia.

    Nessun sbarramento in questo senso invece per l'emendamento del governo sull'asta frequenze tv, che lascia il segno nei rapporti tra il governo e il Pdl. Se il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera oggi ha sottolineato che la norma non esclude nessuno dalla gara, dal Pdl l'ex ministro Paolo Romani ha replicato: "Passera studi le carte". Cambia anche il patto di stabilità interno ma i Comuni confermano la loro insoddisfazione. "I Comuni italiani organizzeranno una grande mobilitazione per spiegare le loro difficoltà sul fronte dei bilanci e della crescita", ha annunciato il presidente dell'Anci Graziano Delrio.

    MONTI E PRODI A REGGIO EMILIAMONTI E PRODI A REGGIO EMILIA

    12 - PRODI: "CON IL PROPORZIONALE TORNA L'INGOVERNABILITÀ"
    Da "la Repubblica" - «Se l'accordo tra i partiti sulla legge elettorale è questo, si tornerà al proporzionale e alla prospettiva dell'ingovernabilità come nella Prima Repubblica». Scende in campo Romano Prodi che, in un intervento sul suo sito web, stronca l'ipotesi di riforma gradita alla maggioranza. Parole accolte con grande soddisfazione in particolare da Di Pietro e Vendola, mentre il Pdl accusa l'ex premier di sognare ancora il vecchio Ulivo.

    Secondo Prodi in base alla bozza prefigurata, «anche se ancora confusa», la scelta del governo «viene rinviata a dopo le elezioni, in modo da tener conto il meno possibile della volontà degli elettori». La stessa critica, in sostanza, avanzata dal gruppo trasversale di parlamentari anti-accordo. «Nell'esaminare le proposte e nel leggere le mille sparse dichiarazioni della maggioranza - punta il dito Prodi - il vero nemico pare essere il bipolarismo, cioè proprio il metodo elettorale che meglio conferisce stabilità ai sistemi democratici». Come se, conclude l'ex premier, i problemi dell'Italia «fossero dovuti al bipolarismo e non al mancato compimento del bipolarismo stesso».

    STEFANO BOERI SU FACEBOOK - PENATI SI DIMETTASTEFANO BOERI SU FACEBOOK - PENATI SI DIMETTA

    13 - BOERI: "OPPORTUNE LE DIMISSIONI DI PENATI"
    Da "la Repubblica" - Già dieci giorni fa, su Facebook, l'assessore milanese alla Cultura Stefano Boeri, del Pd, aveva scritto: «Renzo Bossi non è indagato e si dimette, ci riflettano i colleghi consiglieri indagati Penati e Boni... forse non è il caso di farsi dare lezioni dal Trota». Una stoccata all'ex braccio destro di Bersani, il consigliere regionale del Pd Filippo Penati, che all'interessato non è piaciuta, e che ha procurato a Boeri più di una accusa di "tafazzismo". Ma ieri, dopo le dimissioni del leghista Boni, Boeri è tornato alla carica.

    Ha detto ad Affaritaliani: «Da un lato c'è il garantismo, valido per tutti, dall'altro l'opportunità di fare alcune scelte, quella del passo indietro, in particolare». Attacca Boeri, il suo partito: «Mi sarebbe piaciuta una discussione franca e trasparente sulle ragioni e le questioni complessive che hanno portato all'indagine per corruzione e concussione, sul suo uomo di punta degli ultimi dieci anni».

    PENATIPENATI

    14 - EDITORIA: FIEG, 2011 ANCORA NEGATIVO, CRESCE SOLO WEB
    Michele Cassano per l'ANSA - Il colore rosso regna nei conti 2011 dell'editoria italiana ed i primi segnali del 2012 sono tutt'altro che incoraggianti. Sono poche le note positive del rapporto della Federazione degli editori 'La stampa in Italia 2009-2011'. Tra queste c'é certamente il boom degli utenti sui siti web dei quotidiani, che ha portato anche ad un notevole incremento dei ricavi del settore, ma anche la tenuta dei lettori, a fronte di un calo delle vendite. "C'é la necessità di una rivoluzione industriale - afferma il presidente della Fieg, Giulio Anselmi -. La domanda di informazione cresce, si tratta di intercettarla e questa è la nostra sfida".

    "Nel 2011 - si legge nel rapporto - nonostante l'azione di contenimento dei costi sia proseguita, gli elementi di criticità si sono riaffacciati con crescente intensità". Dopo il crollo del 2009 e l'andamento non particolarmente negativo del 2010, l'anno scorso i ricavi dei quotidiani sono tornati a scendere del 2,2%, soprattutto per il calo della pubblicità (-5,7%). Dopo le pesanti ristrutturazioni del 2009 e 2010, nel 2011 la riduzione dei costi si è scontrata con l'aumento dei prezzi della carta e dei servizi. Un quadro che ha portato ad una contrazione del 29,6% del margine operativo lordo delle imprese.

    GIULIO ANSELMIGIULIO ANSELMI

    Dal 2009 al 2011, il numero degli utenti di siti web di quotidiani in un giorno medio è passato da 4 a 6 milioni, con un incremento del 50%. I ricavi dall'attività online sono in forte crescita (+32% nel 2011), anche se in valori assoluti l'incidenza sul fatturato è ancora limitata (1,4%). Giù tutto il resto: dai ricavi pubblicitari a quelli per le vendite in abbonamento, ai collaterali. Tengono, grazie agli aumenti dei prezzi, i ricavi da vendite, che sono però calate del 2,6%. Non così i lettori che si attestano a quota 24,2 milioni per i quotidiani e 32,5 milioni per i periodici. La loro crescita non é però omogenea nel Paese, con il Sud ancora fortemente indietro. Capitolo dolente quello dell'occupazione: nel 2011 i giornalisti sono diminuiti del 6,1%, i poligrafici del 3,7%.

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    "L'editoria cartacea attraversa una fase di crisi ma non è un malato terminale", ha sintetizzato Anselmi, parlando di numeri "di una forza straordinaria". Il presidente della Fieg e dell'ANSA, in occasione della presentazione dello studio, ha aggiunto che "la rivoluzione della multimedialità è inevitabile e non può essere condotta con superficialità". Anselmi, pur lodando i primi interventi del governo, ha chiesto di proseguire sulla strada "della moralizzazione e della trasparenza" sui contributi pubblici che dovrebbero essere indirizzati "verso i giornali veri: per copie vendute e per numero di dipendenti con regolari contratti". E "poiché i partiti hanno già accesso ai fondi pubblici - ha aggiunto -, dovrebbero essere esclusi i giornali politici".

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    Quindi un nuovo appello alla politica per la difesa del copyright: "Le aziende - ha detto - hanno diritto che la proprietà intellettuale venga garantita, perché si tratta di uno strumento necessario per la loro sopravvivenza". Su questo tema, il sottosegretario all'Editoria, Paolo Peluffo, presente all'incontro, ha, non solo auspicato un intervento dell'Agcom, che si appresta ad approvare un regolamento sul tema, ma anche promesso che il governo dirà la sua nell'ambito dell'agenda digitale.

    Quanto ai contributi pubblici, Peluffo ha ricordato che "le risorse sono scarse" e che entro i prossimi tre anni bisognerà rivedere il sistema per "selezionare le aziende meritevoli". "Gli editori devono investire sui giornalisti e non considerarli personale da precarizzare, ma professionisti da fidelizzare alle testate", è il commento del segretario della Fnsi, Franco Siddi. Ironico il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino: "Sono grato alla Fieg che, grazie al rapporto, ci ha permesso di sapere che nel 2011 sono stati in vario modo rottamati 637 giornalisti".

     

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