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    FRONDA ITALIA - IL DISSIDENTE FITTO RADUNA 18 SENATORI E ALTRETTANTI DEPUTATI PER L’OPPOSIZIONE A RENZI (E A SILVIO). E IL BANANA VUOLE SOFFIARE PARLAMENTARI AD ALFANO - TORNA L’IPOTESI DI UN BERLUSCONI JR (PIERSILVIO) IN CAMPO


     
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    Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

    raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

     

    Dentro o fuori. «Nei prossimi mesi ci giochiamo il futuro — scandisce Silvio Berlusconi in un venerdì trascorso tra i servizi sociali e Milanello — e non c’è tempo per i capricci di Fitto». Il leader è infuriato. Di più: di fronte alle difficoltà di Renzi, sogna di tornare protagonista e giudica la fronda azzurra un autentico tradimento. Da Perugia, però, il big pugliese continua a provocare il quartier generale di Arcore: «La classe dirigente non si seleziona a un casting del Grande fratello».

     

    La tensione è così alta che il capo del dissenso è pronto a convocare una nuova riunione dei malpancisti già questa settimana.Con lui, diciotto senatori e altrettanti deputati.

     

    Silvio Berlusconi con Alfano e Schifani Silvio Berlusconi con Alfano e Schifani

    È una partita a scacchi, giocata con un occhio al pallottoliere. Per incidere in Parlamento — a partire dal job act — il Cavaliere ha bisogno di forze fresche. Non a caso, flirta con gli alfaniani: «Ogni giorno — giura — ricevo telefonate di senatori del Ncd: sono tutti benvenuti, ma Angelino non può porre condizioni». E così Forza Italia rischia di diventare una porta girevole: una minoranza ostile a Renzi, nuovi acquisti tra i centristi.

     

    Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

    A gestire l’operazione di Palazzo Madama è Paolo Romani, mentre a proporsi come interlocutore per il Ncd è Renato Schifani. «Ho sentito Berlusconi — va ripetendo in privato — e abbiamo ragionato del futuro». La realtà è un po’ diversa. Il leader preferisce trattare con singoli dissidenti, convinto di poterne aggregare almeno dieci. E intanto fa i conti con Fitto. Nei prossimi giorni l’ex governatore riunirà i suoi parlamentari. Stavolta senza cene carbonare, ma alla luce del sole: un sfida pubblica al pugno di ferro di Arcore. L’obiettivo è accentuare il tratto antigovernativo: «Noi — sostiene — rischiamo di avere un partito di renzologi. Io sarei molto prudente prima di esprimere un giudizio sul job act».

    SILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI SILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI

     

    In un centrodestra tanto caotico, ogni suggestione provoca scompiglio. E così torna a circolare l’ipotesi di una prossima investitura di un rampollo berlusconiano — toccherebbe a Piersilvio — con tanto di video-messaggio della discesa in campo (registrato mesi fa). Concreto, concretissimo è invece l’annuncio di Francesca Pascale, fidanzata del leader: «Accetto l’invito di Luxuria — dice a Radio Capital — e parteciperò al Gay village ». E ancora: «Se avesse potuto, Silvio sarebbe venuto con me perché è un liberale. In FI nascerà presto un dipartimento per i diritti civili». Come reagirà la galassia azzurra?

    PIERSILVIO BERLUSCONI COME RENZI PIERSILVIO BERLUSCONI COME RENZI

     

     

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