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La Roma cade 0-2 nella semifinale di andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Un gol per tempo manda ko i giallorossi che, nonostante la spinta dell'Olimpico, non riescono a rientrare mai in partita. Al 28', sfruttando un grave errore in disimpegno di Karsdorp, è Wirtz a regalare il vantaggio, poi nella ripresa è Andrich (73') a chiudere i conti. Nel finale Azmoun e Abraham provano a rendere meno amaro il passivo, ma il Leverkusen sorride e vede la finale di Dublino. Giallorossi chiamati a ribaltare il match nel ritorno del 9 maggio alla BayArena.
KARSDORP
Da gazzetta.it
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Già un’ora prima dal match, quando la Roma ha diramato la formazione scelta da De Rossi per affrontare il Bayer Leverkusen nella semifinale d’andata di Europa League, tra social e radio più di qualche tifoso giallorosso aveva mugugnato alla notizia di Rick Karsdorp in campo. Forse un segno del destino che presagiva la serataccia del terzino olandese, sfortunato protagonista del match che - in attesa della gara di ritorno - può decidere parte del cammino in coppa della squadra di DDR.
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I sentori e le sensazioni negative di tanti romanisti infatti si sono materializzati al 28’, quando il numero 2 - sbagliando un retropassaggio per Mancini e scivolando goffamente - ha involontariamente servito a Grimaldo il pallone che subito dopo l’esterno del Leverkusen ha sfruttato per servire a Wirtz l’assist da cui è nato l’1-0 dei tedeschi. Un errore fatale, che ha fatto finire Karsdorp nel mirino degli oltre 62mila tifosi romanisti presenti all’Olimpico.
Tutta la rabbia del pubblico di casa si è manifestata al 62’, quando Karsdorp si è diretto verso la panchina per essere sostituito da Angelino. Al momento del cambio infatti l’esterno cresciuto nel Feyenoord - che aveva applaudito la Curva Sud durante l’uscita dal campo - è stato sommerso dai fischi di gran parte dei sostenitori giallorossi presenti sugli spalti.
Qualcuno, tra quelli seduti nella tribuna alle spalle della panchina di De Rossi, si sono alzati in piedi rivolgendo eloquenti gesti di "disappunto" al giocatore. Una reazione che ha portato Karsdorp a non sedersi in panchina ma a rientrare direttamente negli spogliatoi (tra i fischi). Il mesto finale di una serata iniziata male e finita peggio.
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