Eli Feldstein benjamin netanyahu - bibileaks
(ANSA) (di Silvana Logozzo) - TEL AVIV, 24 NOV - Dopo settimane di sgomento, la famiglia di Eli Feldstein ha deciso di far uscire allo scoperto con un'intervista clamorosa l'avvocato che difende il figlio, l'ex portavoce per la sicurezza del premier Benyamin Netanyahu, arrestato per la fuga di documenti altamente classificati pubblicati da due media europei, e che ora rischia l'ergastolo con l'accusa di aver leso la sicurezza dello Stato.
"Il mio assistito ha collaborato pienamente con gli inquirenti, ha spiegato tutto: Feldstein non lavorava per se stesso. Era un consulente per i media nell'ufficio del primo ministro, lavorava per il primo ministro", ha detto Oded Savoray a Channel 12.
ELIEZER FELDSTEIN
"Il premier è la persona autorizzata a ignorare la censura militare in Israele, è lui che ottiene tutto il materiale di intelligence, sa che cosa è consentito pubblicare, e che cosa è vietato. Feldstein era consapevole di agire legalmente, poiché agiva in nome del primo ministro. Era l'ufficio del premier che agiva tramite Feldstein. E oggi Feldstein è stato lasciato solo, solo, solo", ha dichiarato con fermezza l'avvocato Savoray.
Che ha chiarito di essere stato assunto dalla famiglia dell'imputato (ultraortodossi che mandano i figli a prestare servizio nell'esercito per proteggere Israele) perché il padre di Feldstein temeva che "questa brava anima" potesse "restare in silenzio" per non coinvolgere nessuno della presidenza del consiglio.
BENJAMIN NETANYAHU A GAZA
Il padre - ha detto - voleva un avvocato che rappresentasse gli interessi di Feldstein, "e non quelli di nessun altro... Ecco perché si sono rivolti a me", ha detto chiaro e tondo. Quindi è passato all'affondo: "Quando, come dimostra l'atto d'accusa, l'assistente di Netanyahu, Jonatan Urich (che non è stato arrestato) scrisse a Feldstein dopo che il quotidiano tedesco Bild aveva pubblicato materiale tratto da un documento classificato presumibilmente fatto trapelare da Feldstein, dicendogli 'il capo è felice'... ecco questo chiude il cerchio. Feldstein ha lavorato per il primo ministro".
ELIEZER FELDSTEIN
La 'felicità del capo' era legata al fatto che dopo mesi di negoziati bloccati sulla liberazione degli ostaggi e la tregua nella Striscia per la richiesta del premier di lasciare l'Idf nel corridoio Filadelfia (tra Gaza e l'Egitto), la tedesca Bild pubblicò il famoso documento top secret in cui si diceva che il rischio era che Hamas fuggisse in Iran proprio attraverso il corridoio portando con sé gli ostaggi. Scagionando così Bibi dalle accuse internazionali di aver bloccato i negoziati con le sue richieste.
Il premier sabato, prima dell'intervista di Savoray, di cui però già si vociferava, ha rilasciato per la prima volta da quando Feldstein è stato arrestato una dichiarazione in cui lo ha difeso: "Conosco Eli Feldstein, è un patriota israeliano, un sionista appassionato, un capitano della riserva che è passato dal mondo della Torah all'esercito. Non c'è alcuna possibilità al mondo che lui faccia qualcosa con l'intenzione di compromettere la sicurezza del Paese".
BENJAMIN NETANYAHU A GAZA
Troppo tardi. Ormai le dichiarazioni dell'avvocato stavano per essere trasmesse. Lo scandalo, se possibile, ha preso una piega anche più rischiosa per l'ufficio del premier.
Eli Feldstein