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    “INFRONT” A TE - FINISCE IN CELLA PER RICICLAGGIO IL FISCALISTA ANDREA BARONI NELL’AMBITO DI UN’INCHIESTA CHE STA RICOSTRUENDO I RETROSCENA DELL'ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI TV DEL CALCIO - IL BOSS DI “INFRONT” BOGARELLI INDAGATO PER TURBATIVA D'ASTA


     
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    Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastalla per il “Corriere della Sera”

     

    INFRONT INFRONT

    «Faccio la voluntary disclosure ? Pago e rientrano in Italia, oppure i soldi li investiamo a Dubai?». Da quando la Svizzera, il Lussemburgo o Monaco non sono più così impenetrabili per la magistratura italiana, il fiscalista Andrea Baroni ha dovuto rispondere sempre più spesso alle domande dei suoi facoltosi clienti terrorizzati di finire nei guai per i soldi che hanno all' estero.

     

    Da ieri è però lui a doversi preoccupare nel carcere dove è finito su ordine del gip Giuseppe Gennari con l' accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro di provenienza illecita accumulato da imprenditori-evasori.

     

    MARCO BOGARELLI INFRONT MARCO BOGARELLI INFRONT

    L' arresto è la punta dell' iceberg di un' inchiesta nella quale un altro filone, differente e parallelo, sta ricostruendo i retroscena dell' assegnazione tra aprile e maggio dei diritti tv del calcio. Filone emerso ieri in una richiesta di esibizione di atti presentata dalla Gdf nella sede milanese della Lega Calcio di serie A e B, nella quale si ipotizza che gli uomini di Infront Italy srl, la società di Marco Bogarelli che era advisor per la Lega Calcio, abbiano «turbato il procedimento amministrativo - scrivono i magistrati - diretto a stabilire il contenuto dei bandi», «turbato il corretto e imparziale svolgimento delle gare», per «condizionare le modalità di scelta, violando i canoni di trasparenza e leale concorrenza». Per i pm si tratta di «turbativa d' asta» e «turbata libertà del procedimento di scelta del contraente».

     

    MARCO BOGARELLI MARCO BOGARELLI

    Andrea Baroni, italiano residente in Svizzera, invece è uno dei soci della Tax and Finance di Lugano, una società con uffici in Lussemburgo, Irlanda, Inghilterra, Monaco, Dubai e Panama, che sta facendo da consulente (fra i tanti) anche a Bee Thaechaubol, l' uomo d' affari thailandese al centro della complessa trattativa per l' acquisto del Milan da Silvio Berlusconi, operazione del tutto estranea sia ai fatti che hanno portato all' arresto di Baroni, sia alla visita della Gdf in Lega.

     

    Ma clienti della T&F sono soprattutto decine di imprenditori italiani ai quali la società offre, come si legge in inglese nel suo sito internet con versione in russo, un servizio a tutto tondo nella «consulenza fiscale internazionale» grazie a «team professionali, multilingue e altamente preparati di consulenti fiscali, contabili e specialisti nella tassazione Iva», che dovrebbero garantire a società e singoli privati «il più alto livello di confidenzialità».

     

    philippe blatter e marco bogarelli philippe blatter e marco bogarelli

    Evidentemente non abbastanza elevato da scongiurare una tragica fuga di informazioni interne e riservate: un voluminoso e dettagliato dossier con nomi, fatti e soldi spedito da un anonimo alle Fiamme gialle, ha infatti contribuito ad arricchire le indagini milanesi guidate dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dai sostituti Paolo Filippini, Roberto Pellicano e Giovani Polizzi, convintisi che, almeno fino a gennaio, Baroni sia stato il principale «movimentatore» di fondi esteri altrui e a ipotizzare quindi a suo carico il reato di riciclaggio.

     

    Tra nomi dei clienti è poi emerso quello della Infront Italy srl, la società che ha fatto da consulente per la Lega calcio nella procedura di assegnazione dei diritti televisivi della squadre di calcio di serie A e B per i campionati dal 2015 al 2017. E un secondo filone si è indirizzato proprio su questa vicenda, già nel mirino dell' Antitrust, facendo ora finire Bogarelli tra gli indagati.

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